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PIACENZA | Sedi varie | Dal 14 settembre 2024

di NICOLETTA BIGLIETTI

Una mappatura emotiva del contemporaneo, realizzata attraverso mostre, progetti espositivi speciali, eventi e aperture straordinarie di musei e gallerie e spazi pubblici. È con questo obiettivo che si apre XNL Aperto, il programma di arte contemporanea diffuso sul territorio piacentino che, sostenuto da Rete Cultura Piacenza, dal 14 settembre ha dato il via alla sua terza edizione. Questa edizione si caratterizzata per una diffusione ancor più capillare sul territorio, consolidando la visione di una comunità culturale plurale che condivide l’esperienza e il desiderio di sviluppare una diversa modalità di fruizione dei suoi luoghi attraverso la conoscenza delle arti “contemporanee”.

Installation views, Sul Guardare Atto 4° / Valentina Furian, Notti bianche. 2024. Courtesy
l’artista, Galleria UNA e XNL Piacenza. Ph. Daniele Signaroldi

Un progetto a cui anche XNL Arte partecipa, e nei cui spazi – nell’ambito del ciclo di mostre curate da Paola Nicolin e rivolto alla rilettura nel patrimonio artistico del territorio piacentino da parte di artisti contemporanei dal titolo Sul guardare – si colloca l’esposizione Notte Bianca di Valentina Furian, artista veneta che apre un dialogo tra la sua poetica e la coppia di sculture equestri del Mochi in Piazza Cavalli; delle creature pensate dall’artista come sentinelle della città e dunque destinate a “sacrificare” il sonno per il beneficio del branco.
Un concetto che è implicitamente anche esplicato nel titolo della mostra – Notte Bianca appunto – in cui persiste la vulnerabilità dello stare in bilico tra due mondi – quello animale e quello umano, quello onirico e quello storico – così come la tensione che emerge da approcci di coesistenza assertivi.
Delle tematiche che vengono esplorate non solo con uno sguardo sulla relazione tra l’animale e l’uomo, ma anche attenzionando l’ambiente antropizzato, proprio come emerge in Centauro, titolo di una delle opere esposte da Furian.
Qui le riprese, effettuate dall’artista a Buenos Aires e confluite poi in un’installazione video, si pongono come obiettivo principale quello di analizzare la relazione tra esseri umani e cavalli, prendendo come riferimento la figura mitologica del Centauro. Un’analisi che parte dalla trasformazione iniziale del cavallo dal suo stato “selvaggio” sino ad arrivare a quello “addomesticato” attraverso l’addestramento.

Still del libro ‘OUT OF THE GRID. Italian zine 1978-2007’ un progetto di Dafne Boggeri, nell’ambito dell’11° edizione dell’Italian Council, co-curato con Sara Serighelli, in collaborazione con Ilenia Arosio, Marta Zanoni, Leonardo Caldana e Maddalena Manera, edito da Les Presses du réel (FR), 2023. Ph. Ilenia Arosio

Una trasformazione in cui si crea una nuova identità, un nuovo ibrido. Perché, in realtà, il centauro oggi non deve essere ricondotto necessariamente alla forma mitologica a cui ci si riferisce sovente, ma a quell’entità che prende forma dalla relazione fisica che gli umani instaurano con i loro animali; una relazione in cui il tutt’uno uomo-animale non agisce con la ferocia che appartiene al suo “predecessore mitologico”, ma è qualcosa di nuovo che si origina da questa specifica relazione. Ed ecco allora che gli occhi languidi della creatura ripresa così nel dettaglio rivelano una distensione che racconta una perdita di quello stato di allerta tipico delle prede di notte, mentre i movimenti mantengono una tensione ambigua che si culla tra l’abbandono e la costrizione.
Sempre su un diverso modo di guardare e approfondire la storia di un passato non troppo distante si basa anche la seconda mostra prodotta dagli spazi di XNL Arte dal titolo Out Of The Grid; un progetto di Dafne Boggeri dedicato all’omonimo libro e progetto di ricerca dell’artista e curatrice che intende porsi come occasione per immergersi nelle pagine di quelle pubblicazioni che – dal 1978 al 2006 – hanno rappresentato sia il terreno fertile per l’anticipazione di alcune tendenze sia la necessità di usare altri media per comunicare.

Micaela Piñero, Me Ilumino de Inmensidad, Installation view at UNA, 2024

Una mappatura a maglie larghe che coinvolge la società italiana, soprattutto quella giovane, tra post movimento ’77 e pre Internet 3.0, dando visibilità a piccoli smottamenti immaginifici e tecnici che hanno fatto tremare ciclostili, fotocopiatrici e macchine offset. Allora accade che anche un semplice francobollo può diventare perimetro di un’infinita sperimentazione visiva-concettuale o che il messaggio scorra sui fili della segreteria telefonica, nelle lettere delle onde radio, sulla carta termica per fax, sui vinili e sui CD, fino ad approdare alle immagini dell’algoritmo con il mondo dei blog. Fino ai primi anni 2000 la fanzine, infatti, era una forma editoriale che si trovava spesso in anticipo sulle intuizioni di fenomeni sociali e culturali esplicitando, talvolta, il desiderio di rendere immobile un linguaggio, hackerandone i codici della comunicazione e sovvertendone le dinamiche della pubblicità per riconquistare un territorio libero di espressione.
Quella libertà verso i linguaggi artistici che lo stesso spazio di XNL ha come radice fondante del proprio essere, intendendo promuovendone una trasversalità che avvicini i cittadini, e in particolare i giovani, alle espressioni artistiche contemporanee.
Sulla base di tali premesse Out Of The Grid. Italiano zine 1978-2006, si delinea dunque come un viaggio appassionante dentro e attraverso la fanzine – ovvero quelle autoproduzioni informali, clandestine, irriverenti e fuori dagli schemi, come ricorda il titolo del progetto – che, aprendo lo sguardo sul recente passato con le sue sfide sociali e culturali, rappresenta un terreno fertile di apprendimento e riflessione su cui anche la società contemporanea è invitata a riflettere.

Out of the Grid. Italian zine, 1978–2006. Post-movimento pre-internet3.0. Un progetto di Dafne Boggeri. 2024. Courtesy XNL Piacenza. Intallation views. Ph. Daniele Signaroldi

A questa terza edizione di XNL Aperto confermano inoltre la propria partecipazione Fenestella – a cura di un consorzio di gallerie private composto da Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi, UNA galleria – che presenta una collettiva degli artisti Diana Ejaita, Micaela Piñero, Alessandro Pessoli, Colter Jacobsen e Giles Bettison, Volumnia che per l’occasione arricchisce la mostra dedicata al lavoro più personale di Michele De Lucchi con nuove opere di Giò Ponti, Franco Albini, Marco Zanuso, Carlo Scarpa, Osvaldo Borsani, Mario Ceroli, creando un dialogo con le iconiche produzioni dell’architetto, artista e designer, Alfabeto Bianco – ideato da Francesca e Ruggero Montrasio con la partecipazione di Montrasio Arte Monza e Milano – che presenta Fausto Melotti e Giacomo Morelli, UNA galleria che nel suo spazio cittadino è presente con la personale di Adji Dieye, BIFFI Arte con le mostre dell’artista serbo Karanović e di Anna Mazza, e infine Spazio BFT con la retrospettiva dedicata a Ugo Locatelli.
Inoltre prosegue anche la collaborazione con le istituzioni cittadine tra le quali Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi che presenta Catwalk – un video dell’artista polacco Cezary Bodzianowski, a cura di Zero, la Galleria Alberoni con Antico contemporaneo alberoniano: da Antonello da Messina a Omar Galliani e Musei Civici di Palazzo Farnese che, in occasione della serata inaugurale hanno ospitato la performance S di Lorenzo Morandini realizzata nell’ambito del dAS Festival, festival multidisciplinare dedicato alle arti della danza e della coreografia.

Raccogliere cera sciolta,
accendere nuove fiamme, veduta della mostra, Consortia, Ex
Consorzio Agrario, Piacenza

Tra moderno e contemporaneo, tra spazi privati e luoghi pubblici, l’itinerario si estende nei borghi con il Museo Collezione Mazzolini – parte del polo museale che ha sede nei monumentali ambienti del monastero di San Colombano a Bobbio e raccoglie un’ampia selezione di opere d’arte moderna e contemporanea – e The Shit Museum, in località Campremoldo Sopra di Gragnano Trebbiense, che in occasione di XNL Aperto 2024 ospita David Reimondo – Atto di pensiero, a cura di Gaspare Luigi Marcone.
Infine lo spazio culturale Rathaus propone quest’anno l’installazione artistica Quello che possiedi ti possiede, sui temi della globalizzazione e del desiderio; mentre si aggiunge per la prima volta alla lista dei partecipanti il nuovo progetto espositivo d’arte contemporanea Consortia, promosso dall’Associazione Tralaviaemiliaeluest, che per l’occasione presenta la mostra Raccogliere cera sciolta, accendere nuove fiamme a cura di Francesco Fochi e Pierluigi Montani all’interno dell’Ex Consorzio Agrario di Piacenza.
Una terza edizione dunque all’insegna di una trasversalità di linguaggi che si irradiano in un contesto culturalmente fertile e dinamico. Un territorio in cui l’arte si fa strumento attivo e proattivo di una conoscenza territoriale, profondamente “contemporanea” ed emotiva.

XNL Aperto – III edizione
promosso da XNL Arte
sostenuto da Rete Cultura Piacenza

Dal 14 settembre 2024

Luoghi vari
Piacenza

Info: XNL Piacenza. Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica
via Santa Franca, 36 Piacenza
+39 0523 311111
www.xnlpiacenza.it

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