MILANO | Primo Marella Gallery | 24 settembre 2015 – 12 gennaio 2016
di MATTEO GALBIATI
Dopo aver decantato i contenuti della prima parte della mostra Pittura Analitica. Ieri e Oggi (vedi), ritroviamo, come da programma, puntuale il secondo capitolo di questa significativa esposizione che la galleria Primo Marella Gallery, con l’abile regia di Alberto Fiz, dedica a quegli artisti che hanno coltivato e praticato con estrema passione e coerenza – partendo dagli Anni Settanta – una rigorosa disamina della pittura e del fare-farsi pittura nell’accezione “analitica” della sua visione.
Ritorna, quindi, con questo nuovo allestimento, quella che avevamo già definito e sottolineato come una scelta coraggiosa, mirata ad analizzare con scrupolo una stagione importante – che vediamo non ancora conclusa – per una corretta scrittura della storia artistica, e i suoi precisi codici espressivi, contemporanea.
Qui si espongono gli stessi artisti che, nella lettura del loro “ieri”, si vedevano da giovani porsi in controtendenza rispetto il proprio tempo concentrandosi e sostenendo quel linguaggio – la pittura – dato da più parti come definitivamente tramontato, ora nel presente, con anni di esperienza sulle spalle, li ritroviamo coesi ciascuno nella propria originale ricerca che sottolinea tutta la potente freschezza, originale e originaria, del rispettivo linguaggio.
La pittura non è affatto morta e queste venticinque opere recenti, che raccontano i trascorsi degli ultimi quindici anni di ricerche di artisti ormai affermati e consacrati dalla loro maturità, lo conferma ed asserisce quanto quella radicale loro scelta li abbia portati a perseguire nella ferma convinzione del valore etico ed estetico delle loro idee.
Oggi ammiriamo intatta – forse ancor più sentita data l’attualità di una pittura che non cede mai il passo all’accademismo e alla maniera – quella forza dichiarativa del variegato spettro delle affermazioni pittoriche. Il filo rosso della liricità delle loro poetiche non viene scalfita dal tempo e dalle mode, anzi proprio nel corso degli anni ha avuto modo di radicarsi con determinata convinzione, traendo linfa e nutrimento dall’humus vivo del loro pensiero, che non ha mai abbandonato quel convincimento di una fede assoluta, incontaminata e incontaminabile, nella pittura e nel principio primo del suo porsi.
Le opere che scandiscono gli ambienti della galleria presentano, quindi, l’intatta testimonianza del significato profondo dello sguardo di questi artisti che, pur non avendo mai formato un movimento o un gruppo codificato da manifesti, non essendo mai stato sostenuto dalle posizioni militanti e dal protagonismo di una certa critica rampante (facendo eccezione per l’interesse di pochi storici dell’arte che erano raffinati intellettuali del pensiero artistico), nell’autonomia individuale hanno sempre lavorato, non hanno mai smesso o interrotto una ricerca che non solo ha mantenuto viva la voce della pittura, ma l’ha salvaguardata anche dalle “tendenze”.
Questo aspetto resta un tema centrale nella verità storica degli “analitici” che, se forse è vero che non sono stati sotto i riflettori della celebrità mass-mediatica, rimane altrettanto vero che la continuità temporale della loro opera ci consegna un’eredità importante e preziosa.
L’energia della pittura, sezionata e filtrata nel senso profondo del proprio essere e nella sua verità fenomenologica, prima ancora che stilistica e di segno individuale, grazie a questi artisti ha oggi ancora il suo senso assoluto. Troviamo la risposta an-iconica alle interrogazioni profondamente umane che portano il limite dello sguardo ad allargarsi oltre l’orizzonte della sua visione.
Dalla genesi del loro passato al presente della loro contemporaneità, queste ricerche attendono quel meritato studio, attenzione e revisione nella storia dell’arte che ancora manca. Un “successo” che non si può certo ridurre e banalizzare ad un tiepido risveglio mercantilistico o del collezionismo, ma che si deve dichiarare nel suo reale merito e apporto. Una linfa vitalissima che il colore, l’espressione, le tecniche, le realizzazioni di questi grandi maestri ha saputo nutrire la Pittura. Quella con la P maiuscola, quella che non è mai scomparsa.
Pittura Analitica. Ieri e Oggi
Parte II: Oggi (la Pittura Analitica del XXI)
a cura di Alberto Fiz
Artisti: Enzo Cacciola, Vincenzo Cecchini, Paolo Cotani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Paolo Masi, Carmengloria Morales, Claudio Olivieri, Pino Pinelli, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini
24 settembre 2015 – 12 gennaio 2016
Primo Marella Gallery
viale Stelvio 66, Milano
Info: +39 02 87384885
info@primomarellagallery.com
www.primomarellagallery.com