MILANO | Primo Marella Gallery | 11 giugno – 13 settembre 2015
di MATTEO GALBIATI
Ci sono mostre che costituiscono una semplice carrellata di immagini di opere che, ripescate da magazzini, studi o collezioni, riempiono una parte della stagione espositiva delle gallerie, rappresentando solamente esposizioni d’occasione e circostanza. Il pretesto di creare l’“evento” si traduce in progetti spesso svuotati di significato e senso e colmi di opere di secondo ordine e di scarso interesse artistico.
La mostra, ricca ed elegante, che la galleria milanese Primo Marella Gallery, invece, ha scelto coraggiosamente di presentare alla fine della stagione quando molti propongono, appunto, idee sottotono e più “leggere”, ha tutte le caratteristiche per inquadrarsi in quei grandi progetti che non solo rientrano nelle programmazioni delle gallerie private, ma possono anche, senza sfigurare, annoverarsi negli annali dei grandi musei.
Pittura Analitica. Ieri e Oggi, curata da Alberto Fiz, per chi ha modo di osservarla con attenzione, è la prima puntata di una raccolta di opere di notevole interesse e di grande qualità, che testimonia l’esperienza di una storia che, iniziata negli Anni Settanta, ha ancora oggi una propria vitalità e attualità.
Questa esposizione – il cui progetto si suddivide nei due capitoli Ieri, attualmente in corso e Oggi, in calendario per l’apertura di settembre, vuole enunciare in modo esaustivo e con i suoi protagonisti di spicco quella particolare istanza che, in un contesto storico in cui la pittura fu messa fortemente in crisi dalle nuove ricerche affermatesi fin dagli anni Sessanta, tanto da vederne prematuramente sconfitta e superata la propria consuetudine (si diceva fosse ormai cosa morta), cercò di rimettere al centro del dibattito e del fare dell’artista proprio il senso del dipingere. Un nucleo ampio di artisti, che pur avendo una rete di contatti e scambi reciproci non si costituì mai in un vero e proprio movimento o gruppo, tenacemente scelse di continuare a credere nella voce della pittura e nell’urgenza della sua poetica che doveva trovare altri codici e formalità per esprimere se stessa e le sue possibilità narrative.
Tutti loro, trovando ciascuno una propria via e una propria identità, seppero concentrarsi su quelle costituenti primarie, sui gradienti primi e germinali dell’atto pittorico, con cui comporre opere che restassero come testimonianza di riflessioni “analitiche” su questo linguaggio artistico: tela, telaio, colore, gesto, segno diventano le basi primarie e uniche, le fondamenta esclusive su cui hanno costruito tutta la loro ricerca.
Se con difficoltà in quegli anni queste riflessioni avevano avuto modo di trovare riscontro e largo apprezzamento, oggi stanno rivivendo quella meritata valorizzazione che spetta ad artisti di assoluto valore e importanza. Mostre come quella proposta dalla galleria milanese si orientano proprio in questa direzione e costituiscono per il pubblico un’ottima occasione per accostarsi ad una lettura riassuntiva di esperienze di grande importanza per l’arte contemporanea della seconda metà del Novecento.
Alle pareti si osservano opere di primissimo livello che impegnano lo sguardo in un’osservazione attenta e puntuale che, nel raffronto tra un artista e l’altro, lascia accedere a quei singoli temperamenti che, entro coordinate davvero ristrette, hanno trovato un’ampia gamma di risoluzione e formulazioni.
Dipinto dopo dipinto incontriamo poetiche uniche, specchio fedele di quella visionarietà che ha portato l’“antico” linguaggio della pittura a ritrovare una nuova forza e una potente e radicale autonomia, in quella che viene ormai definita come Pittura Analitica, il sentore semantico si incentra su considerazioni che vanno al cuor profondo, intimo, della propria natura. L’immagine pittorica si rinnova, si ri-attiva partendo da se stessa, senza mai aver temuto neppure la propria dispersione per la sua ortodossa frammentazione di esperienze, specchio di quella caratterizzazione liquida che ha contraddistinto l’arte nella seconda metà del secolo scorso.
In questa prima tappa si racconta la genesi di quella storia, si testimoniano i primi decenni di duro lavoro e di ricerca sperimentale che hanno gettato le basi di un “movimento” di pensiero la cui durata resta ancora vitalissima. Un oggi la cui forza si legge sarà nella seconda parte, nel secondo capitolo di questo valido ed emozionante progetto.
Questa mostra, allora, non va relegata come la classica di fine di stagione, ma l’inizio – col botto – anticipato della nuova.
Pittura Analitica. Ieri e Oggi
Parte I: Ieri (1970-1980)
a cura di Alberto Fiz
Artisti: Enzo Cacciola, Vincenzo Cecchini, Paolo Cotani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Paolo Masi, Carmengloria Morales, Claudio Olivieri, Pino Pinelli, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini
11 giugno – 13 settembre 2015
Primo Marella Gallery
viale Stelvio 66, Milano
Info: +39 02 87384885
info@primomarellagallery.com
www.primomarellagallery.com