AVELLINO | Complesso Monumentale Carcere Borbonico | 20 gennaio – 9 febbraio 2015
La mostra Pizzi Cannella. La Fontana Ferma – Fusioni in bronzo 1987-2013, prima personale dell’artista romano Piero Pizzi Cannella (1955) in Irpinia, porta nuovamente l’arte contemporanea a dialogare con la vitale e culturalmente sempre più attiva regione campana. Con Irpinia: un sistema fra cultura e memoria, curato con convinzione e dedizione da Maria Savarese cui questa esposizione si inserisce, è, infatti, un vivace esempio di un progetto – che è diventato programma attivo – capace di coinvolgere un territorio visto come periferico nelle dinamiche artistiche e creative attuali, riuscendo poi a riattivare il grande potenziale – spesso inespresso o poco curato – turistico, artistico e culturale della stessa regione cui si rivolge.
Da Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino e Moni Ovadia, Piero Pizzi Cannella, quindi, è l’ultimo in ordine di partecipazione, tra quei personaggi di spicco che con la propria partecipazione hanno creduto a questo programma, a dare un determinante contributo all’innovazione e al cambiamento di un territorio capace di proiettarsi verso un nuovo futuro grazie ad una progettualità e un rinnovamento possibili. Cambiamenti in cui la cultura diventa imprescindibile.
La mostra di sculture dell’artista è stata pensata, allora, appositamente con una relazione stretta con le stanze del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino, principale polo museale della provincia omonima. Il pubblico potrà incontrare e ammirare una ventina di opere – tra sculture e carte – che raccontano la parte più intima di Pizzi Cannella in cui le due anime della sua ricerca si intrecciano e contaminano con una segreta e nascosta dinamica di senso, sottile, segreta e profonda.
Parte da protagonista la riveste La Fontana Ferma, un’installazione in cui l’acqua diventa specchio mantenendosi sull’orlo di quattro grandi anfore. Attorno a questa opera ruotano 14 sculture inedite che coprono quasi trent’anni di lavoro dell’artista: troviamo i Gioielli, le Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole, i “personaggi immaginari” di Pizzi Cannella, come li definisce lo stesso autore. Queste forme sono caratteristiche delle sue tele e delle sue carte e, in questa circostanza, si possono vedere per la prima volta riportate nella scultura.
Accanto ai lavori scultorei sono esposte anche alcune carte di grande formato: in queste si indaga il tema dei vasi e delle anfore. Se la prima scultura in creta risale al 1978 e nel tempo sono seguite numerose altre piccole opere (qui esposte in esclusiva), il disegno resta comunque sempre il suo referente unico, è il loro principio fondatore. Pizzi Cannella porta i disegni ad uno stadio di tridimensionalità materializzata, ma senza cercare mai la conquista totale dello spazio.
Pizzi Cannella. La Fontana Ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013
a cura di Maria Savarese
20 gennaio – 9 febbraio 2015
inaugurazione lunedì 19 gennaio ore 17.30-21.00
Complesso Monumentale Carcere Borbonico
Via Dalmazia 22, Avellino
Orari: da lunedì a venerdì ore 17.00-20.00; chiuso sabato e domenica
Ingresso libero
nell’ambito di
Irpinia: un sistema fra cultura e memoria
direzione artistica di Maria Savarese
promosso da Comune di Bagnoli Irpino
finanziato da Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12
matronato di Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli
19 settembre 2014 – 9 febbraio 2015
Sedi: Palazzo del Municipio, Parco pubblico, Chiesa di San Domenico a Bagnoli Irpino (AV); Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi (AV); Piazza Natale e il centro antico a Nusco (AV); Complesso Monumentale Carcere Borbonico ad Avellino