LODI | Platea – Palazzo Galeano | 16 gennaio – 26 marzo 2022
di ALESSIA PIETROPINTO
Imparare ad ascoltare, a comprendere le più piccole vibrazioni emanate dal territorio, a percepirne l’essenza, la sua origine, le sue mille trasformazioni, le sue peculiarità; mettere in dubbio ogni nostra certezza cercando di ristabilire quel profondo legame, sintomo di una primordiale connessione con la terra.
Alberonero (Lodi, 1991), designer, pittore, scultore e, a volte, contadino, inaugura questa seconda programmazione – nello spazio espositivo di Platea | Palazzo Galeano a Lodi – volta a dare maggiore visibilità ad artisti emergenti selezionati da Luca Trevisani, protagonista della successiva esposizione. Sette le mostre in programma che, attraverso opere contemporanee site-specific, si pongono l’obiettivo di offrire alla cittadina di Lodi e, soprattutto, ai ragazzi di questa città, una visione innovativa e stimolante di un linguaggio artistico difficilmente apprezzato o compreso.
Alberonero, puntando ad una minimale, essenziale e pura rappresentazione visiva, trae ispirazione dalla sua terra, dalle sue radici, e con l’opera Penso Pianura dona un nuovo equilibrio formale e spaziale al contesto espositivo conferendogli una connotazione inaspettata, a tratti mistica e surreale. Il tralcio di vite di sangiovese, posto orizzontalmente ed avvolto in una nebbia fittizia, è causa di quell’incidente di sguardo che, simbolicamente, include lo spettatore, rendendolo partecipe e protagonista di un ambiente che, a sua volta, restituisce la propria essenza all’ignaro passante catalizzato dal suo richiamo.
L’artista, partendo dal concetto di vuoto, pone sé stesso in una relazione di corrispondenza e di coesistenza con un luogo che acquisisce, attraverso la creazione di un legame con il proprio corpo, una forma soggetta ad una perenne trasformazione, ad un inevitabile ciclo di vita destinato a terminare. Le sue installazioni prendono vita partendo dalla consapevolezza e volontà di divenire un essere senziente che, discostandosi da quella visione antropocentrica che ha portato l’essere umano a sviluppare un modo di vivere e vedere il mondo secondo un’ottica di dominio, non occupa lo spazio ma diviene spazio, non si pone al di sopra di un luogo ma fa sì che il suddetto diventi parte integrante, estensione fisica e mentale, di sé.
Alberonero educa i nostri sguardi, ammaliati dalla sua opera, indirizzandoli verso una maggiore capacità di sintesi e purezza sensoriale, giocando con diverse cromie che, accarezzando il fluttuante ramo di vite circondato da una fitta nebbiolina, danno origine ad un artificio, segno di quell’interrelazione dialettica tra natura e finzione, tra realtà e immaginazione.
Penso Pianura non è solo un’installazione, è un concetto che amplifica il suo raggio di propagazione mutando in poesia, teatralità, musica e artificio; è il risultato di una pulsione, un impeto interiore che, a gran voce, tenta di emergere concretamente dall’artista e simbolicamente da questa evanescente atmosfera surreale che involge l’opera finale.
Nata dall’ascolto sensibile del sito di azione, la sua opera, silenziosamente, si diffonde oltre il circoscritto spazio espositivo, narrando la storia di un non-luogo, un territorio di confine, un limbo sottile privo di orizzonti in cui perdersi per poi ritrovarsi, in cui riversare i più reconditi segreti, le inquietudini celate e i desideri sommessi che attendono solo di essere compresi e svelati.
Alberonero. Penso Pianura
16 gennaio – 26 marzo 2022
Platea | Palazzo Galeano
Corso Umberto I 50, Lodi
Info: +39 342 0515787
info@platea.gallery
www.platea.gallery