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MILANO | Gió Marconi | Fino all’8 marzo 2025

di NICOLETTA BIGLIETTI 

La tensione dei corpi, la densità psicologica degli sguardi e quella scultorea e mutevole “essenza” che solo i suoi colori sanno emanare, perché quelle di Patrizio Di Massimo non sono “semplici” opere, ma memorie di un eco che si fa cromia. Memorie di uno “specchio”, in cui la “solidità” dell’antico mezzo sovverte le sue stesse regole per diventare profondo e inedito riflesso in cui perdersi e, talvolta, anche riconoscersi. Ed è proprio su queste stesse opere – quelle, cioè, che non si accontentano di essere osservate, ma che chiedono di essere percepite, interrogate e vissute – che si basa la prima personale dell’artista dal titolo Amici, Nemici, Letti e Mariti (Friends, Foes, Beds and Beaus) alla Galleria Gió Marconi di Milano.

Patrizio di Massimo. Amici, Nemici, Letti e Mariti / Friends, Foes, Beds and Beaus, installation view, Gió Marconi, Milan Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

Una mostra in cui le tele si configurano come teatri di sguardi, presenze e assenze. Tra le luci taglienti e gli inquieti panneggi, infatti, i personaggi di Di Massimo osservano e, al contempo, “sfidano” lo sguardo del fruitore. Una sfida che esiste anche quando nessun volto appare. Anche quando è un letto vuoto – con le sue vibranti e conturbanti sinuosità – a comunicare ciò che alla vista “scompare”.
È con un dolce e guidato percorso – diviso per stanze – che nella galleria milanese la poetica di Di Massimo si diffonde, con l’obiettivo di fare addentrare, a poco a poco, il visitatore nella pratica stessa dell’artista per esplorare le più profonde e ricche sfumature della sua ricerca. Soprattutto nei primi due nuclei – la Stanza dei Litigi in cui emergono manifesti i riferimenti al suo vissuto, come nel caso delle aule dell’Accademia di Brera, e nella Stanza degli Uomini, in cui si indaga la mascolinità attraverso ritratti di diversi soggetti immortalati in pose classiche – si percepisce, infatti, come la scelta dei protagonisti ritratti, diventi, spesso, pretesto” per esplorare il mutevole e sfaccettato volto dell’esistenza umana.

Patrizio di Massimo, 28B Erlanger Road (Diana, Nicoletta and Patrizio), 2024, oil on linen, 130.5 x 110.7 cm, 134.3 x 114.3 x 5.6 cm (framed) Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Eleonora Agostini

Ma sono poi i ritratti appartenenti alla serie 28B Erlanger Road, ed esposti nella Stanza della Famiglia, che offrono uno spaccato della sfera domestica: qui le raffigurazioni di Di Massimo, della moglie Nicoletta Lambertucci e della figlia Diana – ambientati in camera da letto – rendono vibrante e vivo quel profondo e sincero legame che unisce le tre figure.
È, però, nell’ultima sala, quella dei Letti Vuoti, ove si percepisce il “peso” di un’assenza che si fa essenza: qui, i protagonisti sono lenzuola e cuscini, che – variamente disposti su ciascuno di sette letti – evocano l’immagine assente di una famiglia presente. Un binomio, quest’ultimo, che – rimandando all’elemento epifanico – impregna la stanza di un’atmosfera meditativa, ulteriormente sottolineata dal desiderio dell’artista di sviluppare i toni cromatici delle opere riferendosi ai sette chakra e ai sette colori dello spettro cromatico.

Patrizio di Massimo. Amici, Nemici, Letti e Mariti / Friends, Foes, Beds and Beaus, installation view, Gió Marconi, Milan Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan Photo: Fabio Mantegna

Perché per Di Massimo, l’arte non è “cura”, ma pratica meditativa fondamentale per rimanere presenti a se stessi. È infatti dall’ascolto del proprio Io e da un processo di introspezione profonda che l’artista esplora nuove possibilità dell’essere e dello stare.
In un procedimento in cui le convenzioni sociali e culturali vengono spogliate dei loro stessi significati, Di Massimo le fa “ri-indossare” ai suoi protagonisti – o non protagonisti – facendo acquisire loro una consapevolezza nuova e rinnovata. Perché, la poetica di Di Massimo – con la sua costante tensione tra ironia e lirismo – è la memoria di un eco che si fa cromia. È la memoria di uno “specchio” in cui perdersi e – anche in un’apparente ma terribilmente necessaria assenza – forse, riconoscersi.

Patrizio Di Massimo. Amici, Nemici, Letti e Mariti (Friends, Foes, Beds and Beaus)

8 gennaio 31 marzo 2025

Gió Marconi
Via Tadino 15, Milano

Orari: da martedì a sabato 11.00-18.00

Info: +39 02 29 404 373
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

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