PARMA | SEDI VARIE | 2 aprile – 15 maggio 2016
Intervista a CHIARA CANALI di Chiara Serri
Bilancio positivo per la prima edizione di Parma 360 Festival della Creatività Contemporanea che, ad un mese dall’apertura, ha superato i 20.000 visitatori. In una città segnata da note vicende politiche e giudiziarie, una manifestazione che, attraverso la cultura e la creatività, ha fatto presa sul territorio, incoraggiando la partecipazione del pubblico e la creazione di nuove relazioni perché, come afferma Michelangelo Pistoletto, “l’arte può essere motore di una libera trasformazione sociale”. Tante le mostre, da Maurizio Galimberti a Vico Magistretti, da The Art of Food Valley alla video installazione di C999, fino al Naufragio con Spettatore di Claudio Parmiggiani, nuovamente accessibile ai visitatori. Ne parliamo con Chiara Canali, direttrice artistica del festival insieme a Camilla Mineo, Simona Manfredi e Federica Bianconi.
Come è nata l’idea di allestire un Festival della Creatività Contemporanea? Perché proprio a Parma?
L’idea di Parma 360 è stata lanciata da Camilla Mineo, giovane e intraprendente curatrice di Parma che avvertiva da tempo un senso di insoddisfazione e staticità nella vita culturale parmigiana anche a causa delle recenti vicissitudini della cronaca e della politica. Lo stesso clima di immobilismo lo avevo percepito anch’io organizzando le prime due edizioni di Parma Street View con la volontà di riqualificare alcune aree della città attraverso il linguaggio della Street Art. Ho perciò accettato con entusiasmo la sua proposta di collaborare alla nascita di un festival, sull’esempio di Fotografia Europea a Reggio Emilia o Paratissima a Torino, che portasse nuove energie creative nella città di Parma. Assieme a Simona Manfredi, già promotrice di eventi e iniziative in città e importante referente per le relazioni istituzionali, e Federica Bianconi, architetto ideatrice di The Strange Days, abbiamo fondato l’associazione 360 Crativity events e abbiamo iniziato a lavorare a capofitto sul progetto.
Cosa si intende per “creatività”?
Creatività, come la definisce il matematico Henri Poincaré “è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”. L’obiettivo di PARMA 360 è stato proprio questo: creare nuove reti e relazioni che potessero essere utili prima di tutto alla città e ai suoi cittadini, valorizzandone il patrimonio storico artistico. Il festival ci ha permesso di fare presa sul territorio attraverso i molteplici linguaggi dell’arte, che è espressione primaria della creatività. Centrale per la prima edizione di Parma 360 è il segno del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto che, nella sua essenza, simboleggia la creatività in quanto nasce dalla filosofia della Trinamica come combinazione di due unità che danno vita a una terza unità distinta e inedita. La creatività infonde vita alle idee degli artisti e permette loro di concretizzarle in opere d’arte. Mi piace ricordare, al proposito, la bellissima definizione di Bruno Munari, “Creatività: tutto ciò che prima non c’era, ma realizzabile in modo essenziale e globale”. È quanto ci siamo prefissate noi con questo festival, essere “essenziali e globali” al tempo stesso, comunicare alla città con semplicità e in maniera trasversale attraverso un variegato programma culturale.
Com’è strutturata la manifestazione?
La manifestazione è costituita da un circuito ufficiale di mostre allestite negli spazi pubblici della città, grazie alla collaborazione del Comune di Parma che, nella figura dell’Assessore Laura Ferraris, ha da subito creduto nel nostro progetto. Si sono poi aggregati alcuni spazi privati, come nel caso di due chiese sconsacrate, che sono state trasformate in suggestivi e insoliti spazi espositivi. Ma l’anima vitale del festival è anche rappresentata dal circuito off, 360 Viral, che ha coinvolto il pubblico in un percorso artistico diffuso e disseminato in tutta la città mettendo in mostra le opere degli artisti nelle vetrine dei negozi. Inoltre la programmazione espositiva è stata ampliata da una ricca offerta di workshop dedicati alla fotografia e al food design, laboratori didattici per scuole e bambini e un Forum sulla rigenerazione urbana che ha visto la presenza in città di Michelangelo Pistoletto e Mario Botta.
Le mostre da non perdere?
Senza dubbio il progetto AriDadaKali di Maurizio Galimberti, nato sotto la stella della creatività in quanto rilegge il nudo con la stravagante licenza creativa delle estetiche dadaista, surrealista e Bauhaus. La mostra di Vico Magistretti che ha voluto ricostruire lo studio dell’architetto come “spazio della creatività”, luogo da cui sono scaturite le sue più fervide creazioni. La collettiva The Art of Food Valley, reinterpretazione libera e creativa dei prodotti tipici del distretto della Food Valley attraverso i linguaggi, i metodi e gli strumenti di 24 artisti contemporanei. La video installazione Opus di C999, affresco contemporaneo che assieme alle fotografie di Erresullaluna e Chuli Paquin ricrea un’atmosfera non solo di ascensione e di santità, di drammaticità. E ancora la grande opera Naufragio con Spettatore di Claudio Parmiggiani, realizzata nel 2010 nella Chiesa di San Marcellino in occasione della omonima mostra e ora riaperta al pubblico. Infine un viaggio nei linguaggi più liberi della street art e dell’illustrazione con la mostra Fire&Desire di BDC28.
Qual è stata la risposta della cittadinanza?
La risposta della cittadinanza di Parma è stata ottima. Non avevamo mai visto una città così viva e piena di fermento! Alla call per la realizzazione del Terzo Paradiso di Pistoletto in Piazzale della Pace, ad esempio, hanno risposto oltre 200 realtà di Parma tra associazioni, scuole, creativi, architetti, designer. Sono 230 gli spazi aggregati nel circuito, 360 tra gallerie ed esercizi commerciali, 120 gli artisti messi in mostra, 10 i workshop organizzati e 6 i laboratori didattici tutti sold out. Nel primo weekend di apertura abbiamo conteggiato oltre 10.000 visitatori alle mostre e, ad un mese dall’apertura, abbiamo varcato la soglia dei 20.000, un record se si considera la media delle visite alle mostre d’arte contemporanea. Come afferma Pistoletto, “l’arte può essere motore di una libera trasformazione sociale”. A Parma abbiamo assistito al risveglio dal torpore di una cittadinanza attiva, che vuole partecipare e mettersi in gioco per rigenerare lo spirito e le membra della propria città! A tal proposito abbiamo già in programma una seconda edizione del festival, ma non è ancora arrivato il momento di svelare tutti i dettagli!
Parma 360. Festival della Creatività Contemporanea
Direzione artistica: Camilla Mineo, Chiara Canali, Simona Manfredi, Federica Bianconi
Sedi varie, Parma
2 aprile – 15 maggio 2016
Info: info@parma360festival.it
www.parma360festival.it