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SPOLETO (PG) | Appartamento Nobile, Palazzo Collicola | 4 luglio – 13 settembre 2020

Intervista a PAOLO CANEVARI di Matteo Galbiati

Dall’esterno a dentro il museo, è un percorso estremamente articolato quello che Paolo Canevari ha pensato e voluto per la sua personale a Palazzo Collicola di Spoleto (PG) dove, in Materia Oscura, si riassumono trent’anni della sua ricerca. Il percorso, fluido e non gerarchico, permette di far relazionare le opere tra loro senza una stretta e vincolante disposizione cronologica a sottolineare quel senso di appartenenza complessiva di ogni momento del suo intenso lavoro, esito di un pensiero coerente e rigoroso. Questa permeabilità della lettura favorisce anche – fattore molto caro a Canevari – un coinvolgimento maggiore, diretto e immediato, del pubblico che sente la reciprocità tra il luogo e l’intervento dell’artista, il cui fare viene accolto e abbracciato da questi ambienti come fossero in una potente incubatrice di senso.
La nobile cornice settecentesca del Palazzo umbro, con la sua storia, le sue presenze, i ricchi arredi e le numerose opere d’arte che custodisce, è, infatti, lo sfondo ideale in cui Canevari tesse il suo racconto contemporaneo, inserendolo nel flusso della storia e legando il passato alle vicende del nostro presente. Senza perdere il valore (voluto e cercato) del contrasto, spesso forte e deciso, questo progetto espositivo esaudisce il suo impegno nel sottolineare la forza e il valore dell’arte nei confronti dell’attualità, perché possa, in questo modo, diventare viva testimonianza.
Paolo Canevari ci ha dato l’opportunità di scoprire in anteprima Materia Oscura regalandoci preziosi spunti in questa intervista:

Paolo Canevari durante l’allestimento della mostra, Appartamento Nobile, Palazzo Collicola, Spoleto (PG)

In che tempi nasce questa tua personale e come la ri-pensi nei suoi contenuti, alla luce dell’apertura in un momento tanto peculiare come l’attuale?
All’interno di una società iniqua travestita da democrazia, sono molte le persone che vivono in una dimensione peculiare/straordinaria. Questa epidemia ha toccato tutti ed è un esempio di vera condivisione nel dramma. Ho concepito ogni mia opera come una struttura linguistica universale, dunque sempre contemporanea. Alcuni dei lavori esposti in mostra hanno 30 anni ma sono, e devono essere, attuali. Credo che l’arte debba vivere nel presente, ma presagire il linguaggio futuro.

Come si struttura il percorso espositivo che inizia con un’opera inedita di grande significato, realizzata per l’occasione, e finisce poi nelle sale espositive? Quali scelte hai attuato, quali cicli presenti nello specifico?
Materia Oscura, curata da Marco Tonelli e Lorenzo Fiorucci a Palazzo Collicola di Spoleto, è una selezione di opere, dalla mia prima personale a Roma nel 1990 fino agli ultimi Monumenti della Memoria realizzati su carta con olio esausto da motore di automobili. Un percorso di ricerca durante il quale non mi sono mai fermato a uno schema o a un’idea, atteggiamento molto di moda che non condivido.
La mostra è una riflessione sui diversi periodi del mio lavoro, riordinati in una trama che non ne ricostruisce la cronologia ma stabilisce un dialogo tra le opere, tra opere e pubblico.

Paolo Canevari. Materia Oscura, veduta della mostra, Appartamento Nobile, Palazzo Collicola, Spoleto (PG)

Quale sguardo deve avere lo spettatore e come deve affrontare la lettura di questi tuoi lavori, tutte opere molto intense e dal singolare impatto emotivo, senza lasciarsi distrarre troppo da una visione “distorta” dall’enfasi di questo periodo post Covid-19?
Il bello dell’arte è che le visioni sono sempre influenzate emotivamente, credo; è la possibilità che ciascuno ha di leggere e rileggere le opere con occhi ogni volta nuovi, diversi. Guardare con sensibilità e intelligenza un’opera vuol dire anche contestualizzarla, assumerne i significati in un approfondimento concettuale che non si fermi alla forma. Le opere d’arte sono meccanismi che spingono a pensare, che lasciano in bilico la loro essenza rimanendo in un territorio metafisico.

Importante per te è anche il legame con la dimensione storica del luogo che accoglie i tuoi lavori. Come ti sei regolato nel contesto settecentesco dell’Appartamento Nobile di Palazzo Collicola?
Il luogo è artefice di una ulteriore interpretazione delle opere. L’arte non ha tempo. Nella sua continua metamorfosi di senso, ha la capacità di adattarsi ai luoghi, ai tempi, alle persone cambiandone la visione e la dimensione fisico temporale. A Palazzo Collicola, dove sono presenti l’arte e la storia, mi sono sentito accolto, capito. Come artista vivo in sintonia con il passato che mi ha portato sulle spalle. Sono figlio “per privilegio di anagrafe” di una cultura antica di cui mi sento parte. Ho camminato sulle strade di Michelangelo e Pasolini, sulle colline dipinte da Raffaello, a 14 anni ho visto Giorgio de Chirico, nelle mie vene scorre il sangue degli artisti che mi hanno preceduto ed è con questa convinzione che vivo la mia vita.

Paolo Canevari. Materia Oscura, veduta della mostra, Appartamento Nobile, Palazzo Collicola, Spoleto (PG)

Materia oscura non è certo un titolo semplice… Come vorresti che venisse interpretato? Come si lega alla tua esperienza artistica che è capace di esplorare mezzi e linguaggi assai diversi?
L’oscurità è l’ignoto che da sempre accompagna l’umanità, la presenza incombente di un’ombra che ci segue, è il malessere. La materia oscura è una dimensione esistenziale dove l’arte porta la luce, apre nuove prospettive, è salvifica.

In questo senso, nella tua ricerca privilegi da sempre il concetto rispetto alla forma o ai materiali, e rivendichi con forza l’azione estrema di chi fa arte all’interno della società. Quale ruolo spetta all’artista adesso e nel prossimo futuro?
Il ruolo che l’arte e i (veri) artisti hanno sempre avuto: stare ai margini di una società per metterne in discussione gli assetti, generare domande, essere i cercatori di luce e i rabdomanti del senso della vita.
Un ruolo eversivo, antagonista, in una società assopita sulla falsa sicurezza del materialismo e del consumismo. L’arte è la coscienza dell’uomo. Credo che Michelangelo sapesse di creare un problema ai dogmi ecclesiastici dipingendo nudi tutti i personaggi nella Cappella Sistina e nel Giudizio Universale.

Altri progetti su cui stai lavorando?
Una mostra personale a Settembre alla Dip-contemporary art a Lugano, i progetti di una monografia e una raccolta di scritti.

Paolo Canevari. Materia Oscura
a cura di Marco Tonelli e Lorenzo Fiorucci
progetto realizzato grazie al contributo del bando Exhibit Program | Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
si ringrazia Galleria Christian Stein, Milano
catalogo Gli Ori

4 luglio 13 settembre 2020

Appartamento Nobile, Palazzo Collicola
Palazzo Collicola 1, Spoleto (PG)

Orari: da venerdì a domenica 10.00-13.00 e 15.30-19.00 (da agosto anche giovedì)

Info: +39 0743 46434
spoleto@sistemamuseo.it
info@palazzocollicola.it
www.palazzocollicola.it

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