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ASCOLI PICENO | Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini | Fino al 4 maggio 2025

Intervista ad ALESSANDRO ZECHINI e ANDREA VALENTINI di Valeria Carnevali

Si svolge ad Ascoli Piceno e celebra l’arte e la memoria di un grande autore marchigiano della prima metà del Novecento: nato nel piccolo borgo di Monte Vidon Corrado, dove è oggi visitabile la Casa Museo, Osvaldo Licini dà nome ed ispirazione ad una manifestazione volta ad apprezzare e valorizzare il lavoro di alcuni tra i migliori esponenti della pittura italiana del presente. Fino al 4 maggio è visitabile nell’omonima Galleria di Arte Contemporanea nel capoluogo piceno la mostra dell’artista a cui in questa ultima edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast è stato tributato il premio: Luca Bertolo.
Abbiamo rivolto alcune domande inerenti al premio ad Alessandro Zechini, curatore della mostra, e ad Andrea Valentini, rappresentanti dell’Associazione Arte Contemporanea Picena.

Premio Osvaldo Licini by Fainplast ha celebrato quest’anno la sua quinta edizione. È una manifestazione piuttosto recente, che però è maturata nel corso di un lustro. Ogni fatto umano nasce da un bisogno e da un’intuizione che lo incontra…
Il Premio Licini nasce dall’esigenza di valorizzare e sostenere la pittura italiana contemporanea attraverso un progetto strutturato e continuativo. L’intuizione che ha dato origine alla manifestazione è stata quella di creare un ponte tra le generazioni di artisti, mettendo in dialogo la pittura del Novecento con le ricerche attuali.
Determinante è stato l’incontro con Fainplast, un’impresa che ha creduto nel valore culturale dell’iniziativa e ne ha sostenuto la crescita. Questo ha permesso di dar vita a un premio con una forte identità curatoriale, capace di coinvolgere artisti, critici, curatori e collezionisti in un percorso che celebra la qualità e la profondità della pittura italiana nel panorama contemporaneo.

Premio Osvaldo Licini, 2021, allestimento della mostra personale di Marco Neri. Ph. Pierluigi Giorgi

Dal locale al nazionale: come ha influito la manifestazione sulla vita culturale e sociale della città di Ascoli Piceno e come si inserisce nel panorama espositivo del Paese?
Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast ha avuto un impatto significativo sulla vita culturale di Ascoli Piceno, rafforzando il dialogo tra istituzioni pubbliche, privati e associazioni. La manifestazione, strutturata come un progetto continuativo, ha dato vita a un programma annuale di incontri e mostre, consolidando la presenza dell’arte contemporanea nella città. Un segnale concreto di questa crescita è la nascita dello Spazio Premio Licini, luogo dedicato a eventi culturali, residenze d’artista e mostre riservate ad artisti che, per età, non rientrano nella selezione del Premio.
Sul piano nazionale, il Premio si è affermato come un punto di riferimento per la pittura italiana, ricevendo l’attenzione di importanti istituzioni. È stato invitato a presentare il proprio percorso in sedi prestigiose come la Triennale di Milano, il MAMbo di Bologna, il Madre di Napoli, Arte Fiera Bologna, la Fondazione Menegaz di Castel Basso e la Casa Museo Licini di Monte Vidon Corrado, con un prossimo appuntamento al Palazzo Collicola di Spoleto. Questa rete di relazioni testimonia il valore della manifestazione, che si colloca nel panorama espositivo nazionale come un progetto innovativo e di qualità.

Premio Osvaldo Licini, 2022, allestimento della mostra personale di Riccardo Baruzzi. Ph. Pierluigi Giorgi

Marco Neri, Riccardo Baruzzi, Valerio Nicolai e ora nell’edizione in corso Luca Bertolo, questi sono i vincitori rispettivi di ogni edizione, scelti in una rosa di autori accuratamente selezionati da una folta giuria di esperti. C’è un filo conduttore che accomuna la ricerca pittorica di ognuno di loro?
Il filo conduttore tra Marco Neri, Riccardo Baruzzi, Valerio Nicolai e Luca Bertolo risiede nella loro capacità di interrogare la pittura nei suoi elementi essenziali, oscillando tra astrazione e figurazione. Neri ha esplorato il confine tra queste due dimensioni, dialogando con l’astrattismo liciniano degli Anni ’30 attraverso la serie “Padiglioni della Biennale”. Baruzzi ha ridotto la pittura a segno e gesto, toccando corde intime che si ricollegano alla figurazione essenziale di Licini. Nicolai ha lavorato sul rapporto tra immagine e spazio, sviluppando una narrazione pittorica sospesa tra reale e immaginario. Bertolo, infine, mette in tensione percezione e rappresentazione, ponendo lo sguardo al centro del processo pittorico. In tutti, emerge una ricerca che interroga la pittura non solo come mezzo espressivo, ma come luogo di continua ridefinizione del visibile.

Premio Osvaldo Licini, 2023, allestimento della mostra personale di Valerio Nicolai. Ph. Pierluigi Giorgi

Ma sedendo e mirando. L’intruso è la mostra del vincitore di quest’anno, Luca Bertolo, pittore ma non solo, con una forte connotazione concettuale. Qual è il legame possibile tra la sua poetica e quella di Osvaldo Licini?
Luca Bertolo e Osvaldo Licini condividono una pittura che accoglie l’incertezza e il frammento, generando immagini in bilico tra visione e dissoluzione. Nella mostra Ma sedendo e mirando. L’intruso, Bertolo crea un dialogo con Licini attraverso la sospensione del tempo e dello sguardo, evidente nell’opera in cui un “Mirino” incornicia un “Angelo” dagli occhi specchiati, ribaltando il rapporto tra osservatore e osservato. La sua rilettura del paesaggio, con riferimenti a Cézanne e Leopardi, richiama l’approccio lirico e visionario di Licini, in cui il paesaggio non è mera rappresentazione, ma spazio mentale e poetico.

Luca Bertolo, (mirino), 2024, Ph. Pierluigi Giorgi

Premio Osvaldo Licini by Fainplast

Mostra in corso:

Luca Bertolo.
Ma sedendo e mirando. L’intruso
a cura di Alessandro Zechini e Andrea Valentini

14 dicembre 2024 – 4 maggio 2025

Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini
Corso Giuseppe Mazzini 90, Ascoli Piceno

Info: www.premiolicini.org

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