VENEZIA | FUCINA DEL FUTURO | 20 MAGGIO – 26 NOVEMBRE 2023
È aperto ufficialmente al pubblico il Padiglione della Repubblica di San Marino alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, visitabile fino al 26 novembre 2023 all’interno della Fucina del Futuro e negli spazi aperti di Calle e Campo San Lorenzo, nel cuore del Sestiere di Castello.
Ospite Ospitante si configura come un vero e proprio laboratorio di co-progettazione su tematiche legate all’ospitalità, parte di un progetto di ricerca internazionale e pluriennale, fondato su luoghi e bisogni reali.
A rappresentare la Repubblica più antica del mondo, sono l’artista Vittorio Corsini con il progetto Coniugato al presente, e The Hospitality Lab, un gruppo di ricerca composto da studenti, designer e ricercatori delle Università sammarinesi, veneziane e internazionali con il progetto Ecologia dell’altro, in stretto dialogo con le comunità locali.
La serata inaugurale si è aperta con i saluti dei Segretari di Stato Andrea Belluzzi e Stefano Canti, del Commissario Riccardo Varini e dei rappresentanti di FR Istituto d’Arte Contemporanea, azienda sammarinese guidata da Alessandro Bianchini, Roberto Felicetti e Vincenzo Rotondo che si conferma nel ruolo di organizzatore dopo l’esperienza maturata con la Biennale Arte 2022. A seguire, gli interventi dei curatori Michael Kaethler e Marco Pierini, in dialogo con l’artista Vittorio Corsini e con il direttore editoriale di Domus Walter Mariotti, e la lezione del Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corrado Petrocelli sul tema dell’ospitalità al tempo dei latini.
A conclusione, un rinfresco narrato a cura dello Chef Marco Bravetti, accompagnato dai vini del Consorzio Terre di San Marino. Erano, inoltre, presenti noti esponenti del mondo dell’architettura, del design, dell’arte, della cultura, dell’imprenditoria e del lusso, unitamente a studenti, docenti e ricercatori delle scuole di alta formazione italiane ed internazionali, che si sono trattenuti fino a tarda sera in un clima di generale apertura e positivo confronto.
«Il Padiglione di San Marino, situato nella splendida cornice di Sestiere di Castello – dichiara il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura Andrea Belluzzi – è stato allestito grazie a un lavoro corale portato avanti da FR Istituto d’Arte Contemporanea, dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dal Commissario Riccardo Varini, dai curatori Michael Kaethler e Marco Pierini e dalla Project Manager Anna Guerra, sotto la supervisione del Comitato Scientifico. A tutti loro rivolgo, anche a nome dei colleghi Segretari di Stato, un sentito ringraziamento. Nella sua storia San Marino è sempre stata una terra ospitale e il tema scelto da San Marino per questa Biennale è proprio l’ospitalità. Il Padiglione è costruito come un libero dialogo tra due mostre in due stanze. La prima mostra è un’installazione interattiva di Vittorio Corsini, artista di chiara fama, che porta il pubblico nel cuore dell’esperienza dell’ospitalità. La seconda mostra, ispirata alla prima e posta accanto ad essa, è un “Laboratorio di ricerca esplorativo” che coinvolgerà vari artisti, designer, filosofi, sociologi e antropologi per riflettere sul tema della ospitalità. La Biennale di Venezia costituisce indubbiamente un’occasione unica per promuovere il Paese. Nell’intento del governo sammarinese, però, l’esposizione dovrà servire anche a valorizzare l’offerta culturale della Repubblica e ad instaurare nuove relazioni con professionisti del settore, scuole di alta formazione, enti e fondazioni culturali di tutto il mondo. San Marino vuole presentarsi sullo scenario internazionale come un territorio ricco di fermento culturale, amico degli artisti e sostenitore delle diverse forme d’arte. Dopo gli anni dell’emergenza sanitaria, è tempo di ridare spazio alla creatività e alla bellezza. La Repubblica di San Marino è pronta».
«Siamo tutti ospiti su questa Terra – sostengono i curatori Michael Kaethler e Marco Pierini – eppure siamo anche tutti ospitanti, nel modo in cui possiamo, o non possiamo, proteggere, sostenere e nutrire gli altri esseri (umani e non), presenti negli spazi in cui viviamo, attraverso le nostre azioni e le nostre scelte. Il Padiglione della Repubblica di San Marino vuole esplorare il tema dell’ospitalità, dall’immateriale al materiale, e dall’umano all’oltreumano, spostando l’attenzione dalla dimensione dell’individuo a quella collettiva, per indagare le opportunità che le architetture sanno offrire in termini di relazioni sinergiche tra organismi, luoghi e ambiente. Architetture della natura o dell’uomo capaci di ospitare ed esaltare forme spaziali virtuose di co-progettazione, produzione e interazione, coinvolgendo gesti, oggetti e azioni. Accoglienti, inclusive, empatiche ed espansive».
La partecipazione sammarinese alla Biennale Architettura 2023 vuole proporre un approccio non solo espositivo, ma soprattutto esplorativo ed esperienziale. Il contesto teorico ed applicativo prende forma all’interno di un contesto di ricerca dal carattere internazionale e interdisciplinare. Comunità, alimentazione, interspecie e religione sono le quattro categorie d’indagine che definiscono linee e dimensioni della ricerca, in base alle relazioni che gli esseri viventi sono in grado di instaurare con l’altro.
«Il Padiglione ha sede all’interno di un’insula che rappresenta una tipica microcomunità di Venezia, – dichiara il commissario Riccardo Varini – con il Campo e la Chiesa di San Lorenzo, la biblioteca di quartiere, una sede della municipalità e una casa di riposo per anziani. La posizione del complesso è, quindi, particolarmente indicata per attuare progetti di co-design con le comunità del luogo, ascoltando i loro bisogni per mettere in atto un piano strategico pluriennale, sociale, economico e ambientale, di riattivazione sinergica dell’ospitalità nel luogo, all’interno di una concezione ecosistemica del fare».
Il progetto Ospite Ospitante si articola in due sale, distinte ma connesse, concepite come due organismi tra loro in tensione. Il primo spazio, dedicato alle opere di Vittorio Corsini, ha la funzione di decompressione, sospensione dal caos esterno, favorendo una dimensione contemplativa, di rigenerazione del pensiero sui temi e i valori essenziali dell’essere oggi. Il secondo spazio consente, invece, di trasformare il pensiero in azione, attraverso workshop progettuali di co-design con la partecipazione di studenti, designer, cittadini, scultori, sociologi, agricoltori, artigiani e visitatori di passaggio.
«Fra i temi presenti nel lavoro di Vittorio Corsini – spiegano i curatori Michael Kaethler e Marco Pierini – quelli della cura, dell’abitare, della casa, delle relazioni interpersonali e del rapporto dell’uomo con l’ambiente dove la vita si svolge, appaiono ricorrere con maggiore costanza lungo trent’anni di attività, contribuendo a rendere omogenee opere e pratiche diverse per materia, dimensione, occasione, destinazione. La scultura non è mai stata per Corsini elemento da contemplare bensì un dispositivo, uno strumento per vivere e agire lo spazio, un mezzo per mettere in relazione persone».
Per il Padiglione della Repubblica di San Marino, Vittorio Corsini ha realizzato tre nuove opere, tenendo presente non soltanto il tema portante dell’ospitalità, ma anche la natura, la storia e la morfologia dello spazio nel quale dovranno essere collocate. La prima (Esercizio 2, 2023), costituita da un cubo in plexiglas (cm 200x200x200), è posta al centro della stanza e consente l’ingresso al proprio interno a una persona alla volta; attraverso la simultanea azione di circa 2.000 led bianchi, l’opera reagisce alla presenza umana con una sorta di alito luminoso esemplato sul respiro umano durante la meditazione, pulsazione capace di creare una condizione totalmente immersiva e intima, pur percepibile anche da chi rimanga all’esterno. Una dimensione altra condivisa da tre giovanissimi protagonisti di altrettanti video (Benvenuti in città, 2023), intenti a ballare la “loro” musica, che rimane però negata allo spettatore. Ciascuno di essi viene infatti ripreso in uno spazio assolutamente bianco, dominato soltanto dal ritmo e dall’energia del corpo in movimento. Primo video mai realizzato da Corsini, Benvenuti in città interagisce con lo spazio esterno, e in particolare con il vento, che determina la velocità del movimento. Il silenzio che avvolge lo spazio interno può sciogliersi, invece, grazie alla terza opera (Welcome chairs, 2023), collocata sulla via, a fianco della porta d’ingresso. Una coppia di sedie in bronzo, invito alla sosta e alla conversazione, al dialogo, alla partecipazione del visitatore del Padiglione così come dell’abitante del quartiere e del passante casuale, persino quello che non sappia – o non si accorga – di essere sulla soglia di uno spazio espositivo. Una scultura in cui la narrazione diventa fatto architettonico.
Nella seconda sala è allestito un vero e proprio laboratorio di progetto, denominato The Hospitality Lab, che agisce in base ad una precedente fase di mappatura delle necessità della popolazione locale. Lungo i sette mesi della durata della Biennale, saranno organizzate attività di co-design tra studenti, docenti di diverse università sammarinesi, italiane e straniere ed esponenti delle comunità artigianali, commerciali, degli anziani residenti nella vicina casa di risposo e delle comunità di bambini della zona di San Lorenzo. Verranno organizzati numerosi workshop progettuali tematici della durata di una settimana, che affronteranno progetti distinti, in base alle necessità emerse dalla prima fase di mappatura. Man mano che i progetti si chiuderanno, gli studenti universitari si occuperanno di allestire una stratificazione di mostre che arricchiranno gli spazi di idee e visioni. Parallelamente si intendono realizzare alcune di queste idee, sviluppate da studenti, visitatori e comunità locali, attraverso la produzione di manufatti, quali arredi mobili per usi futuri della Fucina del Futuro, prodotti relazionanti per gli anziani, giochi per bambini, micro architetture effimere per il Campo e gli spazi aperti limitrofi.
«L’ospitalità è un atto, un gesto e un’intenzione verso l’altro. L’ospitalità determina quanto permettiamo a questo “altro” di entrare nei nostri spazi e zone di comfort, quanto gli permettiamo di influenzare chi siamo e come viviamo», conclude Michael Kaethler.
Il Padiglione della Repubblica di San Marino è stato progettato e realizzato da FR Istituto d’Arte Contemporanea e Università degli Studi di San Marino, con il supporto delle Segreterie di Stato per l’Istruzione e la Cultura, per il Territorio e per il Turismo.
FR Istituto d’Arte Contemporanea, azienda fondata nel 2006 a San Marino da Roberto Felicetti, Vincenzo Rotondo e Alessandro Bianchini, comprende i marchi FR Art Collection, FR Watch Collection, FR Art Events. L’attività si caratterizza sia per le dirette televisive su DT 125 e SKY 861, sia per l’organizzazione di mostre dedicate ai principali artisti del Novecento storico italiano e del panorama internazionale. Tra le esposizioni: Al di là della forma. Mostra sul novecento Storico Italiano (Palazzo Granieri della Roccia, Torino), La fine dell’avanguardia da De Chirico a Guttuso, a cura di Vittorio Sgarbi (Galleria d’Arte San Marino, Palazzo Arzilli), la personale di Pablo Atchugarry presso il Waterfront di Porto Cervo. FR Istituto d’Arte Contemporanea ha organizzato il Padiglione di San Marino alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte, portando inoltre La Biennale a San Marino, con una ulteriore mostra in Repubblica degli artisti presentati a Palazzo Donà Dalle Rose.
Ospite Ospitante
Padiglione della Repubblica di San Marino alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
A cura di Michael Kaethler e Marco Pierini
20 maggio – 26 novembre 2023
Fucina del Futuro
Castello 5063b, Venezia