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BOLOGNA | SEDI VARIE

di Iacopo Cotalini

La settimana di Opentour – evento che valorizza la ricerca artistica dell’Acccademia di Belle Arti di Bologna – si è aperta con la mostra Ciò che esiste, là dove non si vede, vincitrice del Premio Kappa-Noün per la giovane curatela rivolto agli studenti del Biennio di Didattica e mediazione culturale del patrimonio artistico. Nello spazio del collezionista Marco Ghigi, il collettivo curatoriale FIFTIPS (Diana Cava, Mara Cintori, Laxmi Filira, Ludovica Pescarolo, Blu Mila Renzini) ha costruito un display espositivo in cui si intersecano opere della collezione Ghigi con i lavori dei giovani artisti dell’accademia, in un percorso che nasce dal concetto di interstizio, declinato in quel limbo esistenziale che le nuove generazioni sperimentano nel confine tra la vita online e quella offline. Un allestimento che, attraverso installazioni legate a oggetti del quotidiano come delle scarpe (Tunahan Havrandere, Welcome, 2024), tubi idraulici (Lucia Letizia Perillo e Alessia Cincotto, Qualsiasi particella, 2024) e una lavatrice spogliata del suo involucro (Luna Prandi e Syria Roveto, wash&wash, 2024), e a opere a parete, come le fotografie di Irene Fenara (Self portrait from Surveillance camera, 2018) e Francesca Woodman (Yet another leaden sky, 1977), comunica una sensazione di smarrimento sociale e di incertezza tra un’estremità esistenziale immanente e una trascendente. Pensieri che trovano il loro spazio nell’angolo di Francesco Gennari (Il luogo dove dove non c’è più posto per la coscienza (angolo n. 1), 2008), le cui perle d’argento poste di fronte alla finestra interna del Kappa-Noün suggeriscono allo spettatore quasi di specchiarsi nelle sue stesse riflessioni.

Ciò che esiste, là dove non si vede, a cura di Fiftips, Kappa_Nöun, 2024, ph. Carlo Favero

In un processo analogo di collaborazione tra studenti di corsi accademici diversi, prende forma alla Raccolta Lercaro la collettiva Quotidiano scolpito. La vita sensibile degli oggetti. Il collettivo curatoriale Hidea (Giulia Capriglia, Maria Rosa Cuccitto, Sara Perni, Ludovica Pescarolo, Martina Scribani), composto da studentesse di Didattica e mediazione culturale del patrimonio artistico, ha selezionato insieme alla docente di curatela Marinella Paderni 14 artisti dei corsi di scultura. La collettiva si struttura grazie al dialogo e agli studio visit portati avanti tra i due corsi durante l’anno, curando uno spazio che diviene testimone della ricerca della giovane scultura di oggi. Le opere affrontano il tema dell’oggetto quotidiano e di come esso possa essere ri-guardato in un’ottica contemporanea, spostando la riflessione su quanto le relazioni che si intessono con esso possano ‘scolpire’ la nostra quotidianità e, di conseguenza, la nostra identità.

Opentour 2024, Giovani talenti in galleria – Raccolta Lercaro

Presso la galleria P420, Massimo Bartolini cura Tre angoli, una porta e una colonna, mostra che – come suggerisce il titolo – invita gli studenti a confrontarsi con lo spazio espositivo. La prima opera è di Anna Tappari (Ti suonano i capelli, 2024) e pervade lo spazio con un suono da lei composto che fuoriesce da funghi di argilla applicati a una colonna: il suono sembra un respiro artificiale e costruisce l’architettura sonora della sala. Proseguendo nel percorso, lo sgorgare dell’acqua dalla fontana-tombino prismatica di Tommaso Silvestroni (Fontana II, 2023) introduce lo spettatore alla densità dell’ultima sala, sulla cui soglia si pone l’architettura organica di Sara Cortesi (Falena, 2024). Nell’angolo opposto si trovano i due video di Silvestroni: Candiano (che sembra piatto all’aviatore che lo sorvola) del 2024 e Teodora (2022) i cui proiettori sono posti l’uno sopra l’altro, mettendo in relazione il volo di un aquilone con le evoluzioni di un auto in un parcheggio deserto. Al centro della sala, i due lavori di Federico Zamboni, Vita di Milarepa (2024) e Passaggi (2021), affrontano il tema della trasformazione da pietra in scultura nella prima e da legno in pittura nella seconda. Illuminano gli angoli, l’immersiva e colorata installazione a terra di Dilan Perisan Excavation of the Solaris (2020) e il gioiello organico di Cortesi Orecchino da parete (2024).

Opentour 2024, Giovani talenti in galleria – P420, ph. Carlo Favero


OPENTOUR 2024 – Art is coming out

18-23 giugno 2024

Openshow 
Accademia di Belle Arti di Bologna
via Belle Arti 54 | via del Guasto 7, Bologna

18 – 29 giugno
Orari: lunedì-venerdì, ore 10-18.30; sabato, ore 10-13.30
Date e orari delle mostre esterne: a seconda della disponibilità di ogni spazio espositivo

Giovani talenti in galleria
Evento diffuso nella città di Bologna
Dal 20 giugno, con data di termine secondo le disponibilità di ogni spazio espositivo
I 28 spazi in cui si articola Giovani talenti in galleria sono: AF Gallery (via dei Bersaglieri 5/e, fino al 29 giugno), Arco Iris R (via di Corticella 104, fino al 6 luglio), Blu Gallery (via Don Giovanni Minzoni 9, fino al 28 giugno), BoA Spazio Arte (via Barberia 24/a, fino al 21 luglio), Centro Sociale TPO (via Camillo Casarini 17/5, fino al 22 giugno), Di Paolo Arte (Galleria Falcone e Borsellino 4 a/b, fino al 6 luglio), Fondazione Carisbo – Casa Saraceni (via Farini 15, fino al 28 luglio), Ex Casa del Custode – Parco della Montagnola (via Irnerio 2/3, fino al 24 giugno), Fondazione Collegio Artistico Venturoli (via Centotrecento 4, fino al 22 giugno), Galleria d’Arte Cinquantasei (via Mascarella 59/b, fino al 31 luglio), Galleria Enrico Astuni (via Jacopo Barozzi 3, fino al 28 giugno), Galleria Stefano Forni (piazza Cavour 2, fino al 22 giugno), Galleria Studio Cenacchi (via Santo Stefano 63, fino al 22 giugno), Galleria Studio G7 (via Val D’Aposa 4/a, fino al 20 luglio), Hamelin (via Zamboni 15, fino al 23 giugno), L’ARIETE artecontemporanea (via Marsili 7, fino al 28 giugno), LABS Contemporary Art (Via Santo Stefano 38, fino al 20 luglio), Lavì! City (via Sant’Apollonia 19/a, fino al 23 giugno), Marsaladue (via Marsala 2, fino al 20 luglio), Megadue (via Mascarella 16/a, fino al 30 giugno), Millennium Gallery (via Riva di Reno 77a, fino al 23 giugno), OTTO Gallery (via D’Azeglio 55, fino al 29 giugno), P420 (via Azzo Gardino 9, fino al 20 luglio), Pietro (via Galliera 20, fino al 23 giugno), Raccolta Lercaro (via Riva di Reno 57, fino al 28 luglio), Sof:Art (Corte Isolani 1/c, fino al 6 settembre), Studio la Linea Verticale (via dell’Oro 4/b, fino al 13 luglio), the rooom (via Galliera 8, fino al 22 giugno).

Info: www.ababo.it

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