Matteo GalbiatiMILANO | Galleria Martina Simeti | 15 gennaio – 19 febbraio 2022
di MATTEO GALBIATI
La collettiva, che riunisce a Milano per la prima volta in un progetto comune gli artisti Alek O., Cristian Andersen, Lupo Borgonovo, Anne Bourse, Maurice Pefura e Marisa Tesauro, riesce a “miscelare” perfettamente le ricerche, le espressioni, le materie, le attitudini e gli indirizzi assai diversi che questi autori esprimono con la convincente (e vincente) intuizione di Martina Simeti che ci invita ad osservarli secondo la “comune” possibilità di interpretare l’ovvietà e la banalità di “oggetti” comuni attraverso la trasfigurazione della loro forma-scopo – e di conseguenza della loro essenza – per aprire finestre su nuove suggestioni e significazioni. Del resto, There is a crack in everything. That’s how the light gets in, trae proprio spunto dalle parole della canzone Anthem del leggendario Leonard Cohen che, attraverso la poesia dei suoi versi, invita a rompere le nostre solide abitudini, perché una nuova luce possa illuminare il nostro vivere e pensare.
Alek O., Zig Zag, 2016, mirror fragment and mirror cuts, 42×30 cm Photo Andrea Rossetti
La crepa che tocca tutte le cose celebrata dal cantautore è allora uno strumento, è una possibilità, è una conquista e non una debolezza o, peggio, un’imperfezione: è uno spiraglio che diventa varco, che guarda nel profondo di dimensioni sconosciute e che ci possono traghettare oltre il limite della nostra consuetudine.
L’allestimento delle opere proposto dalla galleria milanese, secondo questa prospettiva di lettura e secondo il principio che ne ha sviluppato il progetto espositivo, predispone lo spazio come se fosse arredato: l’impressione è quella di ritrovarsi in un ambiente “conosciuto” e abitato da oggetti convenzionali, ma che poi, osservato con attenzione, questo insieme rivela la differente natura della sua immagine. Percorrendolo le “crepe” negli oggetti manifestano tutto il loro potere trasfigurante rimandandoci, e rimettendoci, ad una dimensione nuova che restituisce un’altra potenzialità al nostro sguardo.
There is a crack in everything. That’s how the light gets in, veduta della mostra, Martina Simeti, Milano Foto Andrea Rossetti
Gli artisti non dissimulano mai l’origine dell’oggetto dei propri lavori, infatti riconosciamo uno specchio, una lampada, un tappeto, dei quadri, le ceramiche, il palcoscenico di un piccolo teatro, ecc… Tutto concorre a essere quello che è, ma l’energia di ciascuno, dirompente nel “differire” la totalità del proprio apparire – e nella loro coerente e puntuale coralità questo effetto si amplifica –, permette di rileggere altrimenti la realtà che inizialmente davamo per assodata e certa.
L’invito proposto è quello di accogliere questa possibilità come un mezzo e un metodo capaci di attuare la nuova conquista che ci guida a superare quei confini e quelle barriere (mentali) che spesso imponiamo, forse inconsapevolmente, a noi stessi e al nostro vivere.
There is a crack in everything. That’s how the light gets in, veduta della mostra, Martina Simeti, Milano Foto Andrea Rossetti
Un metodo che, attraverso lo stimolo “accordato” di questi artisti, diventa applicabile alla nostra quotidianità: il loro pensiero, concretizzato nell’interpretazione di un’inedita e inespressa materialità, supera, rompendola, la convenzione della realtà stessa e della sua ovvietà routinaria per scovare, nelle celate crepe dei suoi difetti, la bellezza di una luce che, entrandovi, fa breccia e irradia di energia la possibilità di esistenze nuove.
Non abbiamo commesso un errore se adesso ci guardiamo attorno in modo differente, ci siamo liberati dell’offuscamento dettato dall’ovvio, per poter provare a leggere il mondo con la forza di altre verità.
There is a crack in everything. That’s how the light gets in
Artisti: Alek O., Cristian Andersen, Lupo Borgonovo, Anne Bourse, Maurice Pefura, Marisa Tesauro
15 gennaio – 19 febbraio 2022
Galleria Martina Simeti
Via Benedetto Marcello 44 , Milano
Info: +39 02 36 513 326
contact@martinasimeti.com
www.martinasimeti.com
