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SAVONA | Palazzo Vescovile | 14 settembre – 30 settembre 2024

Sabato 14 settembre alle 17 presso la Sala Mostre del Palazzo Vescovile in Piazza Vescovado a Savona, inaugura la mostra Nenne Sanguineti Poggi. Da Savona alla Biennale di Venezia tra Europa e Africa
La mostra si propone di documentare il lungo percorso artistico e di vita di Nenne Sanguineti Poggi coronato dall’ultimo traguardo: l’esposizione quest’anno alla 60. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Il successo di questa artista che fu straordinario e indiscusso nella sua seconda patria, il Corno d’Africa, dove la sua creatività si espresse nella decorazione dei più importanti edifici pubblici di Asmara e di Addis Abeba, esempi straordinari della rinascita modernista italiana in Africa. Ma la sua figura di intellettuale raffinata e di artista di respiro internazionale non si possono spiegare senza la cultura famigliare e il vivace e sorprendente contesto sociale di Savona dell’epoca: a cui la mostra dedica diversi approfondimenti attraverso i profili di Vittorio e di Poggio Poggi, nonno e padre di Nenne, figure fondamentali per la storia savonese.

Il video Un’artista senza confini, introduce i visitatori nella vita di Nenne attraverso le sue parole e la sua voce, interpretata magistralmente dall’attrice Annapaola Bardeloni, di recente scomparsa, a cui questa mostra intende rendere omaggio. Il percorso espositivo presenta le opere pittoriche e i disegni della collezione italiana e illustra le più importanti opere pubbliche realizzate in Africa. La sezione audiovisiva intitolata Quadreria delle interviste, presenta le immagini dell’inaugurazione della Biennale e testimonianze, interviste, racconti. L’opera Tekkà, attualmente esposta alle Corderie dell’Arsenale a Venezia, è stata riprodotta ed esposta in uno spazio deputato a conclusione della mostra, insieme al diorama che è stato esposto alla mostra di Milano inaugurata da Vittorio Sgarbi.

Veduta della mostra Nenne Sanguineti Poggi. Da Savona alla Biennale di Venezia tra Europa e Africa

“La presenza di Nenne Sanguineti Poggi alla 60. Biennale di Venezia è un riconoscimento importante, non solo per l’opera e per la figura dell’artista savonese, ma anche per la nostra città. Una città che ha avuto un passato culturale e artistico importante, e che oggi rilancia la propria identità e la propria unicità attraverso una nuova sfida: la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027.”- Dice Marco Russo, Sindaco di Savona.

“È stato un percorso importante quello degli ultimi 10 anni in cui con Punto a capo abbiamo allestito mostre e convegni in Italia e negli Stati Uniti, grazie alla volontà e sostegno di Vincenzo Sanguineti, e dell’Associazione NSP ART. La presenza di Nenne alla Biennale è stata la definitiva conferma del valore di questa artista” – dice Monica Brondi curatrice della Mostra – “originale e controcorrente, che ha saputo far rispettare il suo talento e la sua professionalità, indipendentemente dalle convenzioni sociali e dai confini geografici.”

Lo scorso 16 aprile, in una anteprima riservata esclusivamente agli artisti e ai prestatori, aveva aperto le porte della sua 60. Edizione la Biennale d’Arte di Venezia, della più importante vetrina nazionale e internazionale dell’arte. Nell’ambito del tema di quest’anno “Stranieri ovunque” l’artista savonese Nenne Sanguineti Poggi (1909- 2012) è stata selezionata dal curatore della Biennale Adriano Pedrosa “per aver lasciato un segno indelebile nell’arte etiope ed Eritrea” come esponente del Modernismo Italiano e della rinascita urbanistica di Asmara. Una straniera in Italia come in Africa, avendo vissuto una lunga vita sempre in contesti e ambienti di respiro internazionale.

Nata a Savona nel 1909 in una nobile famiglia di intellettuali e storici (come il nonno paterno Vittorio Poggi etruscologo, sovrintendente del Museo Archeologico di Firenze), fu pittrice, mosaicista, ritrattista e disegnatrice talentuosa, ma anche scrittrice e giornalista, inviata speciale dell’ONU.
Ha decorato i più importanti edifici di Asmara (capitale dell’Eritrea) ed è stata l’artefice di una nuova architettura nell’ambito dell’esperienza post coloniale. Fine intellettuale, è stata in contatto con i più importanti artisti e personaggi del suo tempo, in un paese che stava allora formando il proprio patrimonio artistico, urbanistico e architettonico.

L’opera esposta si trova nel nucleo storico della Biennale, negli spazi dell’Arsenale: si tratta di un nudo di donna denominato Tekkà (o Tekkè) realizzato nel 1948 caratterizzato da pennellate post impressioniste dai colori vividi, che già risente dell’influsso del cromatismo africano. Proprio l’anno scorso è stata pubblicata per i tipi di Sagep una importante monografia in italiano e inglese Nenne Sanguineti Poggi. Artista senza confini curata da Monica Brondi e Magda Tassinari. Numerosi storici e critici hanno scritto e approfondito l’opera dell’artista tra cui Vittorio Sgarbi e Luca Pietro Nicoletti.

Per chi volesse approfondire biografia e opere: www.nennesanguinetipoggi.com

Sabato 14 settembre alle 17 interverrà all’inaugurazione il prof. Vincenzo Sanguineti, neuropsichiatra in Philadelphia, figlio dell’artista, appositamente dagli Stati Uniti, oltre ai rappresentati delle Istituzioni Partner Comune di Savona, Associazione A Campanassa, Società Savonese di Storia Patria.

Nenne Sanguineti Poggi. Da Savona alla Biennale di Venezia tra Europa e Africa
a cura di Monica Brondi

14 – 30 settembre 2024

Sale espositive del Palazzo Vescovile
Piazza vescovado 11, Savona

Orari: tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00

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