MILANO | Galleria Monica De Cardenas | 12 dicembre 2019 – 29 febbraio 2020
di SERENA FILIPPINI
A Milano negli spazi della Galleria Monica De Cardenas è allestita una personale dedicata all’artista tedesco Stephan Balkenhol (Fritzlar, Germania 1957), uno dei maggiori scultori contemporanei.
Balkenhol, nel corso della sua trentennale carriera, ha basato la sua ricerca su un unico materiale, il legno, tipico della sua zona di provenienza e del suo retroterra culturale, presenza costante e quotidiana per chi vive a contatto con boschi e foreste, talvolta, però, sottovalutata o associata soltanto al mondo dell’artigianato e meno comunemente a quello artistico (contemporaneo).
Per ciascuna delle sue sculture l’artista si serve di un unico tronco, che può essere di pino, pioppo o cedro, dal quale fa poi emergere, con la pazienza e la conoscenza proprie di chi sa trattare il legno, sculture e bassorilievi che hanno sempre un unico e ripetuto soggetto: l’uomo.
L’uomo di Balkenhol è un uomo imperfetto, estremamente normale e senza nessuna volontà di ergersi a giudice nei confronti di chi lo guarda, né tantomeno preso dalla smania di superiorità rispetto all’uomo contemporaneo, anche perché, al contrario, proprio in lui risiede il suo spirito.
I soggetti prendono vita dal legno, che già di per sé è un materiale estremamente vivo, e non fingono di essere altro, ma mostrano orgogliosi la loro origine, la loro superficie imperfetta, non levigata, il loro essere grezzi, puntuale ed evidente similitudine a ciò che l’uomo è anche interiormente, e non solo all’apparenza esteriore, e al suo essere perennemente in fieri.
Si tratta di figure in piedi o sedute intente soltanto a vivere, senza particolari gesti o espressioni, serie, impassibili ed imperturbabili, e sembrano osservarci senza nemmeno troppa attenzione; sono loro, piuttosto, che si fanno osservare da noi, che ci immedesimiamo in loro, accorgendoci del fatto che forse non siamo tanto diversi da queste sculture lignee quando sono gli altri a guardarci.
La scelta di lavorare il legno è fondamentale per l’artista perché, a differenza di altre lavorazioni e materiali, gli permette di essere totalmente libero di operare in completa autonomia dall’inizio alla fine, dalla scelta del tronco, fino al processo che porta alla sua trasformazione finale.
Anche in questo si può percepire la naturalezza e l’attenzione con cui viene trattato questo materiale, come qualcosa di vivo e sensibile, che si lascia plasmare soltanto da chi sa comprendere questa sua percettività.
Alla lavorazione concreta, fatta anche di colpi di accetta, sgorbia e pialla, Balkenhol aggiunge nella fase finale il colore, per “vestire” le sue figure con semplici pantaloni o con una camicia, scegliendo spesso colori primari e tinte monocrome, senza particolari dettagli, mantenendo anche in questo la dignitosa semplicità, la sobrietà e l’eleganza di questi uomini e donne di legno.
Visitando la mostra e osservando le opere ci si rende conto che Balkenhol non sente la necessità di trasmettere particolari messaggi o insegnamenti; è come se negli anni fosse riuscito a creare una micro-società silenziosa parallela alla nostra, nella quale possiamo evadere e rifugiarci temporaneamente, giusto il tempo di una visita, per guardarci dall’esterno e riflettere sul nostro essere umani, anche ironicamente, trovando conforto da queste figure calme e senza fretta che, forse, per molti possono rappresentare un ideale da raggiungere, fuori dalla logica della frenesia che quotidianamente ci attanaglia.
Stephan Balkenhol
12 dicembre 2019 – 29 febbraio 2020
Galleria Monica De Cardenas
via Francesco Viganò 4, Milano
Orari: dal martedì al sabato 15.00-19.00
Ingresso libero
Info: +39 02 29010068
info@monicadecardenas.com
www.monicadecardenas.com