REGGIO EMILIA | Collezione Maramotti | 22 aprile – 30 dicembre 2018
di CHIARA SERRI
Quella delle fotografia con interventi pittorici è una categoria “pericolosa”, osteggiata sia dai puristi della fotografia che dagli amanti della pittura. Il rischio è che la pennellata non sia intimamente connessa all’opera, risultando come un elemento posticcio, che nega anziché aggiungere, senza aprire a nuovi piani della percezione. Ci sono, tuttavia, casi in cui gli interventi pittorici diventano fondamentali per “rimettere in forma le cose”, per rintracciare la categoria del bello anche tra i materiali di scarto e guardare con maggiore consapevolezza al nostro presente.
Nel giardino allestito alla Collezione Maramotti da Lutz & Guggisberg, duo svizzero composto da Andres Lutz (Wettingen, 1968) e Anders Guggisberg (Biel, 1966), la pittura diviene uno strumento potente di costruzione – o ricostruzione – dell’inquadratura, o ancora un dettaglio nascosto che ci porta a riflettere sul tema del doppio e sulla moltiplicazione dell’immagine.
A partire da fotografie autografe, caratterizzate da cumuli di detriti, da scenari post-apocalittici che denunciano gli esiti di una devastazione posta in essere dalle forze della natura o dall’agire umano, i due artisti creano percorsi visivi “altri”, che dall’immagine di base traggono spunto, aprendo ad una nuova dimensione.
Nelle loro mani, la fotografia diventa “un campo di gioco dal quale far nascere nuove storie” che, traendo origine da appigli visivi, si esplicano nel quadro, si allargano all’intera parete e invadono, infine, la terza dimensione, con agglomerati di oggetti recuperati da magazzini locali.
Lo spazio devastato assume la connotazione positiva di giardino, di locus amoenus, in cui l’uomo ritrova la parte selvaggia di sé, mentre “una nuova natura germoglia dalla spazzatura”.
Tutte le opere esposte saranno raccolte in un libro d’artista di prossima uscita, con un testo del geografo Matteo Meschiari. Contemporaneamente alla mostra di Lutz & Guggisberg, il laboratorio di arti visive Atelier dell’Errore BIG, con sede presso la Collezione Maramotti, apre per la seconda volta al pubblico il propri spazi con un allestimento Più penetrante di un cristallo di radio. Qui la gomma da cancellare è bandita: l’errore è un valore, l’arte un’esperienza collettiva e relazionale.
Lutz & Guggisberg, il giardino
Mostra organizzata in occasione di Fotografia Europea
22 aprile – 30 dicembre 2018
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Orario: giovedì e venerdì 14.30–18.30, sabato e domenica 10.30–18.30
Chiuso dal 1 al 25 agosto, 1 novembre 2018
Ingresso libero
Info: tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
collezionemaramotti.org