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BOLOGNA | Miro Gallery | fino al 28 febbraio 2014

di ILARIA BIGNOTTI

Attenti a quei due, e non solo per i nomi intriganti; attenti perché lo spazio e le persone coinvolte nel progetto di Miro Gallery hanno davvero la capacità di affermare una modalità intelligente e interdisciplinare di fare cultura oggi.
Chizu Kobayashi, Camelia, Foto di Grégoire Dupond.  Courtesy Studio Miro e l’artistaMiro è il nome della galleria che a sua volta nasce dallo Studio Miro, formato da tre giovani architetti che hanno saputo “prendersi lo spazio” a suon di concorsi vinti e di ricerca seria e coerente: nel 2010 gli architetti Valentina Cicognani, Giacomo Minelli e Riccardo Pedrazzoli, in seguito alla vittoria del Premio Iceberg, ricevono dal Comune di Bologna una ex bottega artigiana del comparto San Leonardo. Ecco allora l’idea di ricavarne uno studio di architettura che al contempo potesse ospitare a rotazione mostre personali di artisti emergenti. Due le sale progettate, non comunicanti e completamente diverse, una legata alla struttura pre-esistente dell’edificio ed affacciantesi sulle corti interne, un’altra invece che è innovativo contenitore, aperto sulla città, essenziale e rarefatto, uno spazio di lavoro minimale e flessibile, dove sotto la luce diffusa del controsoffitto teso i giovani architetti lavorano ogni giorno circondati dalle opere di artisti.
Svelata l’identità duplice e unica di Miro, va invece scoperto il volto di Chizu: giovane artista giapponese, Chizu Kobayashi, che in occasione dell’appena trascorsa kermesse di ArteFiera a Bologna ha trasformato il secondo spazio in un ambiente delicato e accogliente, presentandosi al pubblico nella sua prima mostra personale dove la rarefazione delle opere scultoree realizzate intrecciando fili di ferro, come righe di una storia da raccontare e trasformare ogni volta, sa dialogare con soffusa sensibilità con le pareti bianche e luminose.
Everyday is a good day è il titolo della mostra a cura di Giorgia Olivieri, “scopritrice” dell’artista, e di Studio Miro, titolo che trae origine dal corrispettivo proverbio giapponese “Nichi nichi kore kōnichi” proveniente dalla cultura buddista zen e diffuso in Oriente da almeno 1100 anni.

Opere di Chizu Kobayashi esposte in mostra, foto di Grégoire Dupond, courtesy Studio Miro e l’artista

Immagini di frutta, di fiori, di piccoli animali, istantanee mutevoli di metallo mobile e leggero, dalle mani di Chizu si liberano così sulle pareti della Miro Gallery, rievocando l’interno di una casa giapponese tesa tra tradizione e modernità. Ogni oggetto scultoreo diventa allora segno augurale, portavoce nella lieve presenza delle sue trame di ferro di un messaggio positivo e di profonda serenità. Ogni giorno è un buon giorno: se si vive nel rispetto del corpo e dello spirito, il tempo non sarà mai sprecato poiché ogni giorno sarà unico e prezioso nel fluire eterno del tempo.
Una riflessione importante e da accogliere soprattutto oggi, che lo Studio Miro ha saputo fare propria, nella serietà della progettazione, nella sensibilità per l’arte, nell’accoglienza della città in uno spazio ogni giorno diverso nella sua unicità.

Chizu Kobayashi. Everyday is a good day
A cura di Studio Miro e Giorgia Olivieri

fino al 28 febbraio 2014

Miro Gallery – Studio Miro
Via Sant’Apollonia 25, Bologna

Orari: su appuntamento

Info: +39 051 984 5770
info@miroarchitetti.com
www.miroarchitetti.blogspot.it

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