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MONDOLFO (PU) | Sedi varie | Dal 7 agosto

Intervista a FILIPPO SORCINELLI di Matteo Galbiati

In occasione della III edizione del Synesthesia Festival 2020 incontriamo il direttore artistico della manifestazione che anima l’estate di Mondolfo (PU), Filippo Sorcinelli, con lui approfondiamo i contenuti dell’inedito progetto Mondolfo Galleria Senza Soffitto con cui il piccolo centro marchigiano si trasforma in un museo all’aperto:

Come nasce Synesthesia Festival e come è cambiato nel corso delle tre edizioni?
Synesthesia Festival nasce da una mia idea, poi condivisa e sviluppata dai miei collaboratori e dai membri dell’Associazione Pro Arte Mondolfo, ed ha lo scopo di approfondire e diffondere la cultura di questo particolare fenomeno che accomuna l’uomo nella sua quotidianità: la contaminazione e la percezione dei sensi. Giunto oramai alla terza edizione, il Festival nella sua giovinezza si è “imposto” inizialmente con la sua semplicità nel panorama culturale regionale per poi strutturarsi velocemente attraverso la sua principale caratteristica: arte e percezione come fenomeno culturale necessario per affrontare la vita e rinnovarsi attraverso le emozioni.

Matteo Pignataro, Sotto è Sopra. Foto Franco Simoncini

Quest’anno il Covid-19 ha rivoluzionato i piani delle proposte culturali e dell’agenda artistica programmata. Voi avete puntato tutto sulle arti visive ed è nato Mondolfo Galleria Senza Soffitto. Come l’avete organizzata e pensata? Come si lega e come rispetta i contenuti del Synesthesia Festival?
Si può dire tranquillamente che il progetto Mondolfo Galleria Senza Soffitto è uno degli appuntamenti, sicuramente più interessanti del Festival, che ha dovuto obbligatoriamente modificare il suo programma originale a causa della pandemia, ma non per questo ci ha resi vulnerabili o apatici: il lockdown ci è servito per rafforzare i nostri obiettivi… La cultura non deve fermarsi, ma deve saper guardare avanti nelle cose, ha la capacità di superare gli ostacoli. Ecco allora che questo nuovo progetto vuole schiudere forse un modo nuovo di fare i conti con l’Arte, quotidianamente, dove, nessuno escluso oramai, si troverà a contatto con le più svariate discipline quali la fotografia, la pittura, la scultura e la street art: una grande galleria a cielo aperto che si alimenterà giorno per giorno lungo tutta Mondolfo, a partire dal centro storico, in uno spazio temporale proiettato all’infinito, cercando di parlare a chiunque e suscitare le emozioni più disparate, immergendosi anche all’interno dell’opera, solleticando, incrociando e dialogando con tutti i cinque i sensi.

Mario Giacomelli, Il teatro della neve. Foto di Franco Simoncini

Quali sono gli artisti che avete scelto? Come sono stati messi in relazione al territorio?
Con le fotografie Mario Giacomelli ha aperto il canale con la vista e il territorio; i suoi scatti sono legati alla sua forma poetica: questi due elementi sono necessari per comprendere la collocazione delle opere, chiaramente non scelte a caso. Uno dei suoi paesaggi, ad esempio, è stato collocato proprio accanto ad una grande terrazza dove è possibile ammirare le celebri colline marchigiane. Fotografia, arte, poesia, territorio (…) ci aiuteranno senza dubbio a comprendere quanto l’artista fosse legato alla sua terra, e possono offrire un dialogo senza precedenti, fornendo un nuovo modo di circondarci di Bellezza.
Enrico Ferrari viaggia con il pensiero e traduce le sue emozioni attraverso le sue opere: per Mondolfo ha preparato una scultura che, collocata in uno dei giardini nel centro storico, si fonde e si spande con l’ambiente circostante, trovando una nuova forma di armonia. Yuri Kolesnikow è intervenuto su una parete del Belvedere schiudendo al mondo la sua idea di reportage fotografico fondata sul disturbo: centinaia di foto-copie quasi riprendono vita dialogando inaspettatamente tra loro come una folata di vento, ricordando anche che proprio quel luogo, particolarmente ventoso, è dispensatore di migliaia di pensieri. Loreprod, tatuatore e street artist, è in procinto di compiere la sua terza opera; indaga e ricerca l’inconscio umano nelle sue varianti più estese, disperate, impossibili… citandone soltanto alcuni.

Il grande maestro Mario Giacomelli e la Street Art sembrano mondi lontani e apparentemente inconciliabili…
Eppure chi lo ha conosciuto profondamente, sa bene che Mario Giacomelli è forse street artist inconsapevolmente perché chi più di lui è attaccato alla vita urbana e ne ha fatto materia poetica plasmabile e sofferta da schiudere definitivamente nel mondo.

Enrico Ferrari, Volti dell’anima. Foto Franco Simoncini

Come avete individuato i luoghi cittadini in cui intervenire? Quali caratteristiche hanno per poter accogliere opere che sono “vere e proprie installazioni site specific e permanenti”?
Il primo elenco di luoghi è stato composto con il concerto dell’Amministrazione Comunale che da sempre si dimostra accogliente verso i nostri progetti: piazze, mura perimetrali, giardini, plessi scolastici, cinema, ex ospedali, (…) cercando di rispettare le regole essenziali di rispetto verso monumenti e siti d’interesse tutelati come bene storico artistico.

Quali sono le connessioni sinestetiche che si generano? Su cosa puntate?
Partendo dal presupposto che ogni opera genera emozione, abbiamo cercato di legare le fotografie di Mario Giacomelli alle sue parole… Non dimentichiamoci che questo grande artista è stato anche un eccellente poeta, instaurando uno speciale legame tra il suo pensiero emotivo e la produzione fotografica. A Mondolfo, ogni sua opera è stata collocata unendo il territorio, una sua funzione o una particolare caratteristica, creando un intreccio emotivo interessante che stimola ed articola tutti i sensi.

Mario Giacomelli, Paesaggio di Mondolfo. Foto di Franco Simoncini

Che riscontro state avendo?
Mondolfo finalmente sta avendo la sua “rivincita”. Tanto afflusso, tanto turismo, soprattutto quello vocato all’arte. In pochi giorni il centro storico si è risvegliato da un torpore che francamente non meritava di avere. I sacrifici pagano anche con gli stessi cittadini che, vedendosi coinvolti in prima linea, oggi offrono i propri spazi e le proprie case per interventi artistici. Una grande soddisfazione!

Idee o desideri per il prossimo anno?
Stiamo già lavorando per l’edizione 2021 di SYNESTHESIA FESTIVAL, il cui tema porterà attenzione particolare verso l’architettura e il paesaggio. Sarà un grande programma che porterà lustro al nostro amato territorio.

Synesthesia Festival 2020 III edizione
Mondolfo Galleria Senza Soffitto
direzione artistica Filippo Sorcinelli
a cura di Associazione PAM – Pro Arte Mondolfo
con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Mondolfo
comunicazione Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication

Artisti: Mario Giacomelli e Gaetano Bigi “el gae”, Francesco Diotallevi, Enrico Ferrari, Luisa Fuligni, Yuri Kolesnikow, Loreprod, Mindshapes, Nerodecò – Creative for change, Matteo Pignataro, Simone Travaglini, Andrea Sata

Dal 7 agosto 2020

Sedi varie
Mondolfo (PU)

Info: www.synesthesiafestival.it

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