ROMA | PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO | TEMPIO DI VENERE E ROMA | FINO AL 14 GENNAIO 2024
di NICOLETTA PROVENZANO
Luogo del sacro e della storia, santuario della materia e dell’ingegno architettonico, il Tempio di Venere e Roma nel Parco archeologico del Colosseo accoglie la mostra Kórai di Mattia Bosco in un ideale ricongiungimento tra l’incorruttibilità della pietra e l’eterna sopravvivenza e resistenza dell’antico.
Il progetto a cura di Daniele Fortuna – promosso dal Parco archeologico del Colosseo, dalla galleria d’arte Atipografia e da ArtVerona, nonché realizzata con il contributo del main sponsor Istituto Gentili, con il supporto tecnico di O.M.G. Ossola Marmi e Graniti S.r.l di Domodossola e Barattini Marmi S.r.L di Carrara, in collaborazione con Galleria Fumagalli e la galleria francese online Artistics – è l’esito della nona edizione del format Level 0 di ArtVerona 2021 che ha visto coinvolti musei e fondazioni private nella scelta di un artista, presente in fiera, da promuovere nella programmazione dei propri spazi espositivi.
In una continuità e in uno scambio di racconti e memorie, di stratificazioni ed erosioni, di fratture e levigature, le 12 sculture di Mattia Bosco, pensate appositamente per il Tempio, trovano naturalmente la propria dimora: opere e spazio, riconoscendosi reciprocamente, attuano un dialogo armonico e diacronico, conducendo il fruitore in una dimensione senza tempo, dove il prima e il dopo si riflettono simultaneamente in uno specchio di eternità.
Le nove sculture della serie Kórai, stanti come le fanciulle votive di età arcaica custodi di una eterna giovinezza, si dispongono circolarmente nella cella dedicata alla dea Roma Aeterna, quasi fossero celebranti ancelle di un rito antico, ripercorrendo uno stilema seriale concettualmente vicino alle formule iconografiche in ambito ellenico del VII e VI secolo a.C., mantenendo una singolarità individuale, materica, cromatica e formale, nella superficie lasciata pura, poeticamente e naturalmente scabra, intimamente connessa alla sua origine rocciosa libera dalla politezza geometrica della lavorazione.
Nella cella dedicata alla dea Venere, due opere della serie Sezioni Auree catturano la luce seducente e incantata dell’oro in fendenti tangenti e trigoni che riprendono le luminescenze minerarie presenti tra le concrezioni calcaree del marmo.
Nel rapporto aureo che fonde insieme proporzione e ragione, inesprimibile e inconoscibile, l’artista interviene sull’elemento scultoreo andando ad evidenziarne scalfitture e fessure, luoghi di un innesto da cui nasce una nuova forza morfogenetica, in forma simbolica e sublimata di geometria nel suo significato gnoseologico.
Nell’inseparabilità di un passaggio confinale, l’opera Stonegate, prospiciente il Colosseo, definisce uno spazio geografico equilatero, insieme portale e frontiera da cui si origina ogni rito iniziatico che introduca ai misteri, componendo la prima figura primordiale da cui il mondo si manifesta come medesimo e diverso.
Principio generativo nella materia primordiale, questa immagine triangolare elementare diviene forma e realtà fisica, radice monadica essenziale da cui deriva ogni altra figura.
Nella mostra Kórai di Mattia Bosco la materia è celebrata come matrice primigenia, ricca di memoria, vibrata dall’artista come forma vitale, equilibrata tanto nell’ordinata e rilucente compostezza apollinea, tra angolature lineari e verticalità nette, quanto nella forza sferzante e segreta della pietra.
Mattia Bosco. Kόrai
a cura di Daniele Fortuna
22 settembre 2023 – 14 gennaio 2024
Orari di apertura:
dal 1° al 28 ottobre: 9.00 – 18.30
dal 29 ottobre al 28 febbraio: 9.00 – 16.30
La mostra è compresa nel biglietto di ingresso al Parco archeologico del Colosseo e visitabile durante il normale orario di apertura.
Tempio di Venere e Roma
Parco archeologico del Colosseo, Roma
Info: www.colosseo.it