MILANO | Salamon Fine Art | 18 maggio – 10 giugno 2020
Intervista a VERA AGOSTI di Matteo Galbiati
Da tempo apprezziamo e seguiamo con passione e interesse il lavoro di Massimiliano Galliani (Montecchio Emilia, 1983) che, con la pittura, ma soprattutto il disegno, ha sempre inteso mettere in evidenza la potenza poetica e la forte delicatezza di un segno esclusivo e persuasivo. Le figure da lui delineate si sospendono in un universo effimero e delicato, che impegna lo sguardo a ricavare i contorni di storie tutte da definire e scrivere.
Soggetti e azioni semplici diventano solenni e aprono lo spiraglio per un superamento di ogni difficoltà e limite contingente per trovare lo spazio per l’assoluto di una bellezza senza limiti e costrizioni. In occasione della sua personale Attraverso presso la galleria Salamon Fine Art di Milano abbiamo intervistato Vera Agosti, curatrice della mostra:
Quali opere avete scelto per questa mostra? Come si legano tra loro?
Per l’esposizione abbiamo selezionato lavori nuovi e recentissimi. Sono disegni a matita. Alcuni autoritratti dell’artista e rappresentazioni di animali. In entrambi in casi i soggetti cercano di bucare il foglio di carta disegnato, come se volessero uscirne e diventare vivi, da cui il tema dell’Attraverso, che fa da fil rouge.
Il concetto fondamentale per questa serie di opere è, quindi, quello dell’Attraverso: come si esplicita concettualmente nei diversi disegni presentati?
Il foglio di carta, a cui si allude nel disegno e che scherma parzialmente la visione, in realtà enfatizza il desiderio di guardare dell’osservatore, come l’ostacolo che impreziosisce la ricompensa e il fascino del proibito che rende attraente ciò che non si può avere. L’idea di Massimiliano nasce dalla serie disegno E matita del 2017, dove la punta del lapis disegnato va ironicamente a bucare il foglio, oltre che a ritrarre diversi animali, domestici o feroci, nonché insetti. Una successiva evoluzione sono i lavori sugli animali che cercano di attraversare il velo trasparente del foglio, lo segnano con il peso del proprio corpo, suggerendo l’idea del movimento, con pose ora divertenti, ora più aggressive. In alcuni casi ricompare la matita, altre volte è assente. È come se gli animali di disegno E matita si accorgessero della loro creazione e di essere vivi, scegliendo di uscire dalla carta del disegno che li mostra. L’arte come liberazione. Nel suo nuovo autoritratto, Massimiliano sta cercando di oltrepassare la pagina bianca. Similmente la sterna scappa dalla carta per volarsene via lontano. È una rappresentazione dell’energia e della voglia di vivere. I disegni sono una metafora della paura interiore, che viene proiettata all’esterno e trasformata in bellezza, positività e amore. In ultimo, resta soltanto il foglio di carta squarciato nel gioco del chiaroscuro.
Nel tuo saggio critico metti in evidenza l’affascinante e iconico concetto di “sindone”, che penso essere proprio il gradiente di senso principale rispetto al linguaggio di Massimiliano Galliani…
Il soggetto, collocato dietro a un velo di finzione, trasparente e illusorio, accennato nel disegno, appare visibile e invisibile al contempo, imprigionato dietro alla carta, vicino e lontano, reale e irreale, di questo mondo, ben riconoscibile nelle sue fattezze, ma anche del mondo dell’arte e della fantasia. La pagina non rimane intonsa, ma porta i segni indelebili della presenza e dell’accaduto, come nel sudario storico che tutti conosciamo. Il concetto di sindone quindi è presente e importante, fino a quando non viene superato dall’Attraverso.
Quale rapporto speciale ha l’artista con gli strumenti del suo fare: lapis, matite e carta? Il suo linguaggio mette in luce una relazione, aldilà di soggetti e temi, peculiare con questi “strumenti”?
Certo. La matita è raffigurata nei primi disegni dedicati al tema della creazione, che precedono il soggetto dell’Attraverso. Si sostituisce idealmente all’indice di Dio che infonde la vita ad Adamo nella Cappella Sistina, sottolineando il ruolo di demiurgo creatore dell’artista. Il foglio di carta in alcuni disegni appare come velo o sindone che nasconde parzialmente alla nostra vista la rappresentazione. Infine è disegnato lacerato negli ultimi lavori presentati in mostra, con l’autore o gli animali che sembrano scappare verso la libertà, al di fuori della pagina bianca. L’arte come terapia, in cui la mano e la matita diventano gli psicologi.
Come collochi, nel panorama contemporaneo, la figura e la ricerca di Massimiliano Galliani? In che contesto e a quali artisti lo avvicini? In cosa si distingue?
Massimiliano predilige una figurazione di ispirazione classica, la forma chiusa, i giochi del chiaroscuro. Riflette sui concetti della creazione e della meta arte. Per questo potrebbe essere avvicinato a diversi maestri del disegno. Inoltre, suggerisce con successo l’idea della trasparenza dando prova di un’eccellente abilità tecnica. Altri artisti contemporanei la ricercano con i materiali più svariati, dal vetro, alle resine e alle plastiche, fino alla luce, elemento decisivo e dominante anche nei disegni di Massimiliano.
Restringendo il campo intorno a lui, il pensiero va al delicato sfumato del padre Omar Galliani, per la cui vicinanza inevitabilmente possono nascere assonanze e contaminazioni. Lo stesso vale per gli effetti di chiaroscuro del marmo del fratello Michelangelo.
Gli altri artisti della Salamon Fine Art, dove ho introdotto Massimiliano, sono abilissimi disegnatori di arte naturalistica. L’osservazione diretta degli animali, a volte la convivenza con essi, porta a conoscerli nei minimi dettagli e a saperli descrivere sapientemente anche dal punto di vista scientifico. La forza di Massimiliano, oltre nella felice padronanza tecnica, sta nell’aver inserito l’elemento della metafora e della poesia tramite il tema dell’Attraverso. Un apporto originale e di profonda riflessione.
La mostra è anche l’occasione per presentare Massimiliano Galliani – Attraverso l’Arte monografia edita da Prearo Editore: come si struttura il volume e quali contenuti presenta?
Il libro che ho proposto e curato è una monografia che racchiude gli esiti più alti dei disegni e delle prove pittoriche di Massimiliano di questi ultimi anni, accompagnati da una selezione dei testi più significativi. Si parte con il ciclo LSDT – Le Strade del Tempo e il saggio di Alberto Zanchetta, si prosegue con la serie dei ritratti al nero e lo scritto di Deianira Amico, seguono i disegni sull’Attraverso e il mio testo, si conclude con Vita, i dipinti dei fiumi, presentati da Alberto Mattia Martini.
Massimiliano Galliani. Attraverso
a cura di Vera Agosti
monografia Prearo Editore con testi di Vera Agosti, Deianira Amico, Alberto Mattia Martini, Alberto Zanchetta
18 maggio – 10 giugno 2020
Salamon Fine Art Palazzo Cicogna
Via San Damiano, 2 Milano
Orari: su appuntamento
Info: +390276013142; +393355894218
gallery@salamonfineart.com
www.salamonfineart.com