REGGIO EMILIA | BINARIO49 | 28 APRILE – 11 GIUGNO 2023
di CHIARA SERRI
Uno dei meriti di Fotografia Europea è quello di condurre il visitatore alla scoperta di luoghi meno noti della città di Reggio Emilia, in particolare attraverso le proposte del Circuito Off che, sebbene per sua stessa natura sia diversificato e inclusivo, comprende anche progetti di alta qualità, in cui la ricerca fotografica diventa ricerca antropologica e sociale.
È questo il caso di a ribbon and a prayer – da spazi laici a luoghi sacri, mostra personale di Massimiliano Camellini (Venezia, 1964), curata da Andrea Tinterri e Benedetta Incerti negli spazi di Binario49.
Situato in zona Stazione, Binario49 è caffè letterario, luogo di aggregazione, incubatore di un’economia solidale, che ospita il doposcuola per i ragazzi, così come attività sportive e ricreative. Lo spazio seminterrato, che negli anni Settanta era il magazzino di un noto marchio sportivo, viene periodicamente aperto al pubblico per esposizioni temporanee, prima tra tutte l’anteprima nazionale della mostra Africa di Sebastião Salgado, che nel 2019 aveva portato nel quartiere 25.000 visitatori.
Totalmente immerso nel buio, il progetto di Massimiliano Camellini colpisce, in prima analisi, per un allestimento estremamente scenografico ed evocativo e, a seguire, per la cura dei dettagli, la qualità di stampa, la ricerca condotta dall’artista e dai curatori sui materiali e sulle soluzioni espositive.
Avviato nel 2017 e presentato in parte a Venezia nel 2022, il progetto fotografico a ribbon and a prayer racconta la trasformazione di spazi laici – capannoni, laboratori artigianali, fattorie – in luoghi sacri, rilevati spesso da comunità migranti.
L’autore condensa in una sola immagine, o in un solo colpo d’occhio, il prima e il dopo di ogni luogo, utilizzando il colore come discrimine. Se il presente delle scarpe accuratamente allineate all’ingresso di una sala di preghiera musulmana o dell’iconostasi decorata di una chiesa moldava viene fissato nel bianco e nero, il passato di questi luoghi – un edificio industriale e una macelleria – è virato nel colore. Non un colore casuale, ma quello della religione di riferimento. Un percorso cromatico, dunque, che come una Via Crucis corre parallelo all’itinerario di mostra, conducendo il visitatore dal porpora all’arancione fino all’ocra, al verde e al turchese.
Trait d’union tra le singole opere, che si trova peraltro evidenziato nel titolo della mostra, è l’uso di nastri e tessuti per trasformare uno spazio dismesso in un luogo di preghiera. Tessuto che ricorre anche nei tappeti, unici elementi rilevabili oltre alle fotografie, in un contesto totalmente scuro, che tramite il raccoglimento creato da una rete ponderata di faretti trasforma ancora una volta un magazzino in un luogo di adorazione.
In alcuni casi le due immagini sono fuse in un’unica composizione, in altri casi esistono due pannelli divisi: dietro una lightbox, davanti una foto su cavalletto, in mezzo lo spazio, che suggerisce diverse possibili letture. E ancora le stampe su pvc e la frammentazione dell’immagine tramite teleri che limitano ma non occludono completamente la vista, invitando il pubblico ad andare oltre. “Due mondi separati – scrive Benedetta Incerti – comunicanti solo attraverso un nulla che sta tra la fine di un evento e l’inizio di un altro”.
A ribbon and a prayer è un progetto in itinere che non si concluderà a Reggio Emilia (dove sono esposte 9 delle 14 opere che lo compongono) e nemmeno nel contesto europeo. L’idea di Massimiliano Camellini è infatti quella di estenderlo nel prossimo futuro a tutti i continenti, dando così rappresentazione a ogni religione esistente sul pianeta.
Massimiliano Camellini. a ribbon and a prayer – da spazi laici a luoghi sacri
a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti
Circuito Off di Fotografia Europea 2023
28 aprile – 11 giugno 2023
Binario 49
Via Turri 49, Reggio Emilia
Orari: venerdì e sabato 18.00-22.00; domenica: 17.00-21.00
Ingresso libero
Info: +39 348 5889449
info@b49.it
www.b49.it