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VENEZIA | Marignana Arte | Fino al 3 giugno 2023

Marignana Arte con Metamorfosi. Percorsi oltre la forma, nello spazio principale della galleria veneziana, mette in relazione i lavori di quattro artisti: fuse*, Yojiro Imasaka, Silvia Infranco, Giulio Malinverni che si confrontano sul tema della metamorfosi. Il termine metamorfosi indica letteralmente tutto ciò che va oltre la propria forma. Tale concetto assume significati molto diversi in base al contesto in cui viene usato. È decisamente più specifico se applicato in campo scientifico, dove riguarda precisi cambiamenti di strutture organiche dovute ai processi evolutivi che li determinano. Ma la categoria di metamorfosi viene spesso usata in contesti estranei alle leggi della biologia o della botanica: nell’arte, nella letteratura, ma anche nel discorso comune indica, ad esempio, la profonda trasformazione che un essere umano o un’intera cultura possono vivere.

Metamorfosi. Percorsi oltre la forma, installation view, courtesy Marignana Arte, ph. Enrico Fiorese

Le metamorfosi studiate dalle scienze sono processi che seguono leggi specifiche, mentre le metamorfosi espresse dalle arti sono libere perché non sono dettate da leggi naturali, ma dal libero volere dell’artista. Ma se nel mondo classico e medievale la metamorfosi è sempre legata a una volontà divina e sacra e nella modernità alla sfera individuale e intima del soggetto, nelle opere in mostra la trasformazione non riguarda più il sacro e neppure la pura soggettività, ma investe invece il problema della tecnica e della relazione tra uomo, arte e natura.

Metamorfosi. Percorsi oltre la forma, installation view, courtesy Marignana Arte, ph. Enrico Fiorese

Mentre Yojiro Imasaka cerca di fissare l’immagine di una natura ancora preservata dalle violente trasformazioni indotte dalla tecnica umana, i fuse* pongono la tecnica come strumento d’analisi e di espressione estetica delle continue trasformazioni della realtà. Il problema della tecnica in relazione alla metamorfosi è anche al centro della ricerca di Giulio Malinverni, che riflettendo sulla relazione tra luce e materia nel fare pittorico, mostra la dimensione onirica del divenire, un tipo di trasformazione che dalla realtà dei sensi si rivolge alle infinite possibilità dell’immaginazione. I lavori di Silvia Infranco, nei quali l’uso della cera “travalica il tempo” o “sospende e preserva” una superficie dal proprio vissuto, si situano esattamente tra i due poli del discorso, mostrando al tempo stesso l’ineluttabile movimento che trasforma il reale e lo sforzo artistico di fissare e proteggere l’elemento materiale dal suo divenire.

Metamorfosi. Percorsi oltre la forma, installation view, courtesy Marignana Arte, ph. Enrico Fiorese

Nello spazio della Project Room di Marignana Arte, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, è in corso il terzo capilo del progetto Liberi tutti che espone, fino al 3 giugno, le opere di sedici giovani artisti provenienti dagli ateliers dell’Accademia, studenti ed ex studenti, con lo scopo di mostrare gli esiti più recenti delle loro ricerche nel corso dei tre capitoli in cui è suddivisa l’esposizione.
L’inizio del percorso espositivo ha coinciso con la presentazione del libro Illusioni. Il tempo è dalla mia parte, volume che verte sull’opera di Aldo Grazzi, per anni docente dell’Accademia, al quale il titolo dell’esposizione vuole rendere omaggio e al quale Marignana dedicherà la personale Evanescenze che inaugurerà sabato 20 maggio a Spazio Berlendis.

Liberi tutti – Chapter III, installation view, photo credits: Anna Corai

Da sempre il concetto di arte e quello di libertà vivono in una dialettica inscindibile: da una parte la libertà di sperimentazione teorica e pratica è da sempre condizione necessaria al fare artistico; dall’altra sarebbe impossibile non tener conto della spinta alla libertà che la fruizione stessa dell’opera d’arte da sempre genera. Liberi tutti è in questo senso un progetto che non vuole accomunare forzatamente le opere esposte, ma che cerca piuttosto di esprimere la significazione polisemica – anche in omaggio alla carriera artistica e accademica di Grazzi – sottesa a ricerche diverse condotte da giovani e promettenti artisti. La mostra è un richiamo alla bellezza della libertà della creazione e della fruizione artistica, articolato in tre capitoli, dove sono presenti le opere dei seguenti artisti: Capitolo 1 – dal 11 febbraio al 4 marzo 2023: Alessandro Artini, Federico Borroni, Weichao Chen, Luca Marignoni, Chiara Peruch, Paolo Pretolani. Capitolo 2 – dall’11 marzo al 1 aprile 2023: Silvia Luisa Elena Faresin, Megan Elizabeth Freeman, Silvia Giordani, Laura Omacini, Francesca Vacca. Capitolo 3 – dal 15 aprile al 3 giugno 2023: Francesco Cima, Bruno Fantelli, Simone Rutigliano, Giordano Tricarico, Fabiano Vicentini.

Liberi tutti – Chapter III, installation view, photo credits: Anna Corai

 

Metamorfosi. Percorsi oltre la forma
fuse* , Yojiro Imasaka, Silvia Infranco, Giulio Malinverni
testo critico di Carlo Sala


Fino al 27 maggio 2023


Galleria Marignana Arte

Dorsoduro, 141, Rio Terà dei Catecumeni, Venezia


Liberi tutti

Alessandro Artini, Federico Borroni, Weichao Chen, Francesco Cima, Bruno Fantelli, Silvia Luisa Elena Faresin, Megan Elizabeth Freeman, Silvia Giordani, Luca Marignoni, Laura Omacini, Chiara Peruch, Paolo Pretolani, Simone Rutigliano, Giordano Tricarico, Francesca Vacca, Fabiano Vicentini.

Fino al 3 giugno 2023

Marignana Arte Project Room
Dorsoduro, 140 A, Rio Terà dei Catecumeni, Venezia

Info: +39 041 5227360
info@marignanaarte.it
www.marignanaarte.it

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