Non sei registrato? Registrati.
Milano | Galleria Giovanni Bonelli | 6 febbraio – 14 marzo 2020

La Galleria Giovanni Bonelli presenta una personale di Marco Pace (Lanciano, 1977, vive e lavora a Firenze) dedicata al tema del sogno.

La mostra comprende tre cicli di opere, La Trilogia dell’Arcadia, costituiti da disegni, da dipinti e da un’installazione sonora, tutti realizzati in uno spazio di tempo che va dal gennaio 2019 a oggi.

A dispetto di un immediato riferimento alle celebri teorie freudiane, Pace attua qui una ricerca più intima e completamente scevra da riferimenti sessuali. Le tre serie di lavori che compongono il corpus della mostra rappresentano altrettante possibilità di interpretazione del sogno. Nella serie dei Giganti – composta da cinque grandi lavori a carboncino e diciotto piccoli monotipi – si sottende un’interpretazione materialistica del sogno visto come “eco nella mente di eventi fisiologici del corpo”. I soggetti sono raffigurati oppressi da sforzi fisici che rappresentano – metaforicamente – la quotidianità del lavoro, le responsabilità della famiglia e del vivere quotidiano. Nella serie Arcadia – composta da dodici piccoli quadri a olio raffiguranti scene bucoliche – si trova un’interpretazione più romantica del sogno, visto come via di comunicazione con Dei antichi e forze soprannaturali che parlano all’uomo di una possibile vita in armonia, raffigurata da fauni e altre figure. Infine, l’ultima parte della mostra, Ritorno alla realtà, comprende dipinti a olio di varie dimensioni realizzati negli ultimi due anni che hanno come caratteristica quella di raffigurare soggetti isolati (quasi mai uomini) ambientati in luoghi stranianti come paesaggi naturali – nei quali la memoria dei monti abruzzesi prevale – o in edifici che hanno segnato in qualche modo la storia dell’architettura contemporanea, di cui l’artista è appassionato.

Marco Pace, Torrente, 2019, olio su tela, cm 20×18,5

“Penso che l’Arcadia sia il luogo ideale e insieme reale in cui si muove tutta la ricerca di Marco, il paesaggio in cui vivono i suoi personaggi, è un luogo immaginario che Marco nutre e di cui nello stesso tempo si nutre”, racconta Gino Gianuizzi nel suo testo critico.
E continua, descrivendo il corpus dell’esposizione: “L’Arcadia è raccontata attraverso piccoli quadri a olio su tela, le cui dimensioni ridotte, misurano 18,5×20 cm, fanno sì che nella dimensione architettonica della galleria quasi si sottraggano allo sguardo del visitatore, e si danno come apparizioni che bisogna cercare e poi avvicinare con rispetto: ecco allora che rivelano allo sguardo un mondo abitato da fauni, da animali e altre figure del mito; bisogna osservare con attenzione, entrare in quella dimensione, varcare la soglia, entrare in consonanza, essere disposti alla rivelazione. Anche lo spazio della galleria è chiamato in causa, a creare un limbo fra sogno e realtà. Fanno parte del ciclo ancora un olio su tela e un’installazione sonora in cui una voce femminile che legge l’intervista di Gianni Pettena a Buckminster Fuller datata 1974 è accompagnata dal più antico brano musicale pervenutoci, l’“Epitaffio di Sicilo” (I-II secolo d.C.) interpretato dal musicista Luca Di Bucchianico”.

Marco Pace. Le possibilità del sogno

6 febbraio – 14 marzo 2020
Inaugurazione: giovedì 6 febbraio ore 19.00

Galleria Giovanni Bonelli
Via L.P. Lambertenghi, 6 – Milano

Info: T. +39 0287246945
info@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •