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FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE | PALAZZO SANTA MARGHERITA | 16 SETTEMBRE – 20 NOVEMBRE 2022

di LEONARDO REGANO

Continua fino al prossimo 20 novembre la monografica dedicata dalla Fondazione Modena Arti Visive a Luigi Ghirri (1943-1992), dal titolo Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso. Curata da Daniele De Luigi, la mostra fa parte di un progetto più ampio dal titolo Vedere Oltre dedicato al grande fotografo emiliano nel trentennale della sua prematura scomparsa, promosso dalla città di  Reggio Emilia  insieme a  Modena  e  Parma, e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna.

Originario di Fellegara di Scandiano, frazione di poco più di mille abitanti in provincia di Reggio Emilia, Luigi Ghirri si avvicina alla fotografia poco più che ventenne, diventando presto un punto di riferimento per la scena artistica emiliana e non solo, oggi riconosciuto come uno dei più grandi interpreti del mezzo fotografico del Secondo Novecento.

Attorno a lui e alla figura del critico Gianni Celati,  ideatori del progetto espositivo “Viaggio in Italia“, presto si forma un fertile clima di scambi e confronti che riunisce personalità centrali della fotografia italiana quali Mario Cresci, Giovanni Chiaramonte, Mimmo Jodice, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Gabriele Basilico.

Luigi Ghirri, Case IACP per la Provincia di Roma di Paolo Portoghesi, 1985. C -print, vintage, 27,3X38,7 cm Comune di Modena, Collezione Galleria Civica – FMAV Fondazione Modena Arti Visive © Eredi Luigi Ghirri

Fin dagli inizi degli anni Settanta, Ghirri mise a punto una tecnica di ripresa inconfondibile rivolgendo il suo obiettivo verso il quotidiano e l’apparentemente banale, rifuggendo in maniera programmata quella tipica propensione alla dimensione aulica della rappresentazione che per secoli ha contraddistinto le arti visive.

Nelle Sale Superiori del centralissimo Palazzo Santa Margherita, la mostra si snoda in un racconto in dieci punti in cui, a partire dagli anni Ottanta e della maturità, si va a ritroso nel tempo ripercorrendo gli anni giovanili e le tante collaborazioni che hanno arricchito il suo lavoro. Più di sessanta opere fotografiche in mostra, provenienti dalle collezioni della Galleria Civica e dal fondo della Fondazione Modena Arti Visive, a cui si aggiunge un nutrito fondo di documenti d’archivio, cataloghi, libri d’artista.

Luigi Ghirri, Lucerna, 1971, C – print, vintage, 29,5×20,2 cm, Comune di Modena, Collezione Galleria Civica, Fondo Franco Fontana – FMAV Fondazione Modena Arti Visive © Eredi Luigi Ghirri

Il punto di partenza è il 1989, anno della pubblicazione dei due volumi “Paesaggio italiano” e “il profilo delle nuvole”. Luigi Ghirri conferma con essi il ruolo di capofila che aveva ormai assunto nella cosiddetta “Scuola italiana di paesaggio”, che indagava lo spazio urbano italiano come metafora della rivoluzione sociale che stavamo attraversando in quegli anni.

Come scrive Celati, il paesaggio diventa “una cartografia imprecisa, senza punti cardinali, che riguarda più la percezione di un luogo che non la sua catalogazione o descrizione, come una geografia sentimentale dove gli itinerari non sono segnati e precisi, ma ubbidiscono agli strani grovigli del vedere”. E sempre Celati, sottolinea come Ghirri sia stato in grado di richiamare “una visione comune e uno sguardo spontaneo” consapevole della necessità di un’esperienza condivisa del paesaggio.

Centrale in mostra è il rapporto con Modena, da sempre oggetto dell’interesse del fotografo. In mostra troviamo un nucleo di fotografie scattate per la guida che il Touring Club Italiano dedicò nel 1984 all’Emilia-Romagna, in due volumi e quelle richieste da Vittorio Savi per la rivista “Lotus International” dedicate al grande progetto del cimitero monumentale, il Cimitero nuovo San Cataldo di Modena, progettato da Aldo Rossi. Era la prima volta che il fotografo emiliano si confrontava direttamente con l’architettura.

Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso. Installation view

Da segnalare anche la presenza in mostra della serie Colazione sull’erba (1972 – 1974), allora esposta alla Galleria Civica di Modena, in cui Ghirri si è interrogato sul complesso rapporto tra naturale e artificiale negli spazi periferici urbani, sulla presenza di un verde controllato e non spontaneo nella città contemporanea, anticipando tante riflessioni ancora oggi aperte nel dibattito critico contemporaneo.

Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso. Installation view

L’ultima parte della mostra, dedicata ai primi anni della attività di Ghirri, racconta del suo rapporto con la città di Modena attraverso le numerose collaborazioni che hanno segnato la sua carriera come quelle con Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Claudio Parmiggiani, Franco Vaccari e, soprattutto, con Franco Guerzoni, sodalizio fecondo segnato da un legame intenso.

 

Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso
a cura di Daniele De Luigi

16 settembre – 20 novembre 2022 

FMAV – Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande 103, Modena

Orari: mercoledì  venerdì:ore 11 – 13, 16 – 19
sabato, domenica e festivi: ore 11 – 19

Informazioni:
biglietteria@fmav.org | www.fmav.org
tel. in orario di mostra: Palazzo Santa Margherita 059 2032919

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