MESTRE (VE) | GMR.2 – Galleria Michela Rizzo | 5 dicembre 2024 – 24 gennaio 2025
di FRANCESCO FABRIS
GMR.2, la sede mestrina della Galleria Michela Rizzo, ospita la prima personale di Ludovico Bomben (Pordenone, 1982). Nella mostra Aere – Pratiche di Avvicinamento l’artista si dedica, attraverso cicli di soluzioni omologhe, ad una ricerca mirata a delimitare gli spazi inafferrabili ed impalpabili dell’aere, convertendo la dimensione celeste – per definizione infinita – in segmenti ed estratti di realtà oggettiva.
Lo spazio, l’ambiente e ma misura divengono cosi il terreno di una attività di delimitazione ideale e plastica che l’artista – diplomato all’accademia di Venezia in decorazione – realizza attraverso l’inclusione di segni, elementi plastici e finiture, luci e tracce geometriche per cosi realizzare ambienti contenuti e sicuri.
L’intera galleria è in realtà gestita da Bomben come un’unica quinta teatrale, ove le variazioni cromatiche di luce realizzate “in situ” danno vita ad un opera singola ed accogliente, dentro cui si dipanano i vari lavori.
Nel ciclo dei Notturni, scuri cieli sono ricoperti di nuvole. La dimensione infinita è però intersecata da sfere nere collocate secondo precise proporzioni, cosi da consentire di “navigare e misurare” il buio limitando con l’aiuto di particelle fisiche l’orror vacui del cosmo.
Nella serie di opere Nuvole, l’immagine iconica della formazione atmosferica è intersecata da un espediente (il fendente) già usato dall’artista in altre occasioni.
L’elemento materiale ferisce sia visivamente che fisicamente l’immagine ed il supporto, per richiamare con la sua forma sproporzionata e violenta l’attenzione sulla dimensione più fisica e vicina, cosi declassando l’aere impalpabile con un netto ribaltamento di senso e percezione.
Anche in Carte con paesaggio la natura infinita della carte e la loro bidimensionalità è ferita e delimitata da segni luminosi che ne restituiscono la dimensione pratica e finita.
Complessivamente, l’opera di Bomben punta a guidare l’osservatore verso una rinnovata percezione della dimensione celeste. Questa, in maniera assolutamente coerente ed originale, si raggiunge attraverso una reale “pratica di avvicinamento”, ossia un esperimento di materializzare e ravvicinare il punto di visione e contatto con dimensioni infinite, per coglierne davvero, attraverso una esperienza settoriale, la loro effettiva incommensurabilità.
Ludovico Bomben. Aere. Pratiche di avvicinamento
Galleria Michela Rizzo – GMR.2
Via Torre Belfredo 49C, Mestre (VE)