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LODI | Platea | Palazzo Galeano | 7 aprile 2022 – 22 giugno 2022

di ALESSIA PIETROPINTO

Platea | Palazzo Galeano, associazione culturale nata nel 2020 a Lodi con l’obiettivo di promuovere l’arte di giovani studenti sul territorio lodigiano, torna in scena, in seguito alla recente inaugurazione di Notes for dried and living bodies di Luca Trevisani, con un incontro, moderato da Carlo Orsini, tra l’artista e lo storico e critico d’arte contemporanea Riccardo Venturi. Il tema, Naturalmente la natura non esiste, sviscerato mediante quesiti a cui non sempre è facile rispondere, viene ampiamente approfondito partendo da un’analisi dell’opera attualmente esposta nello spazio di Platea | Palazzo Galeano.

Luca Trevisani. Naturalmente la natura non esiste, veduta della mostra, Platea | Palazzo Galeano, Lodi Foto © Alberto Messina 2022

Luca Trevisani (Verona, 1979) fonda la sua pratica artistica su una serie di gesti, apparentemente spontanei e semplici, che celano in realtà un intenso lavoro sia fisico che concettuale. La costante ricerca, lo studio dal vero, l’attenzione ai minimi dettagli e la continuativa indagine sulla materia si intersecano con la sua attitudine multidisciplinare, una necessità di incessante sperimentazione che ha condotto l’artista in una dimensione a tratti surreale, di sospensione temporale, in una condizione innaturale determinante per il risultato finale. L’artificio supera così la semplicità apparente della natura, si eleva ad elemento immaginifico in grado di suscitare stupore; la vista viene in questo modo rapita dal risultato finale che, discostandosi dal dato naturale, permette all’artista di spingersi al di là dei propri limiti rendendo, apparentemente, ciò che non è reale più accattivante della sua controparte naturale.
L’intento di riuscire a far coesistere il reale e la sua effimera rappresentazione, conducono Trevisani ad attuare una vera e propria metamorfosi, una trasformazione della materia interna ed esterna, congelando il naturale decorso della vita in un istante, un momento sfuggente che, mediante la sua azione, diventa eternità immutabile. Foglie di sterlizia, banano e loto che, tramite un lungo processo di essiccazione e pressatura, assumono le sembianze di un cartonato, un supporto su cui imprimere pattern sempre diversi. L’analisi morfologica delle foglie, inserendosi all’interno del suo modus operandi, guida l’artista ad attuare una ponderata scelta del motivo decorativo con il fine di giungere ad un riadattamento del concetto di natura, percepita come un unicum con il nostro essere.

Luca Trevisani, Notes for dried and living bodies in Corso Umberto (dettaglio) Courtesy Pinksummer, Genova e l’artista Platea 2022

Riccardo Venturi, facendo riferimento all’opera site-specific Notes for dried and living bodies, pone l’attenzione sul dato naturale, sul suo intrinseco significato e sulla necessità dell’essere umano di comprenderlo mediante l’elaborazione di costruzioni visive che, il più delle volte, finiscono per snaturarne l’essenza. Uomo e natura, natura e artificio, realtà e finzione; Trevisani, partendo da una serie di inscindibili contraddizioni semantiche, crea cristalli di tempo facendo coesistere due differenti idee di natura, cercando di imitare il dato naturale imprimendo, su di una superficie viva, un’immagine il cui scopo è quello di esistere in assenza della sua componente vegetale, un pattern che, sovrapponendosi, si insinua tra le sottili nervature della foglia dando origine ad una (ir)reale scultura bidimensionale.

Luca Trevisani. Naturalmente la natura non esiste

7 aprile – 22 giugno 2022 

Platea | Palazzo Galeano
Corso Umberto I n. 50, Lodi

Info: +39 342 0515787
info@platea.gallery
www.platea.gallery

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