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AOSTA | Museo Archeologico Regionale | 13 dicembre 2013 – 11 maggio 2014

Oltre 90 opere, racchiuse in un arco temporale che va dal 1912 al 1948, costituiscono il grande progetto espositivo che il Museo Archeologico Regionale di Aosta dedica a Fortunato Depero (1892-1960).
Con questa mostra, che prosegue l’indagine del museo aostano sulle Avanguardie storiche del ‘900 con le rassegne dedicate in precedenza a Klee e a Kandinsky, si focalizza l’attenzione sul maestro trentino quale figura emblematica che maggiormente ha saputo proporre, nel secolo scorso, un’idea e una visione dell’arte totale. In collaborazione con il Mart di Rovereto, che ha assicurato il prestito di una serie importante di opere, alcune mai esposte prima d’ora, l’esposizione percorre i decenni più impegnativi e significativi della produzione dell’artista. Un progetto questo che si muove nella direzione di una valorizzazione dell’artista futurista, testimoniata anche dai tanti altri eventi internazionali che lo coinvolgono come Depero e la ricostruzione futurista dell’universo proposta a Casa Milà di Barcellona (fino al 12 gennaio 2014); la grande rassegna in programma al Guggenheim di New York sul Futurismo (dal 21 febbraio all’1 settembre 2014) e la personale Depero futurista alla Fundacion Juan March di Madrid (in apertura a giugno 2014).
Fortunato Depero, Bozzetto per manifesto pubblicitatrio Uomo-matita
I prestiti del Mart si affiancano a quelli fondamentali provenienti da altre realtà museali, da fondazioni e gallerie, ma anche da musei aziendali come la storica azienda Campari con cui Depero sviluppò un lungo sodalizio tra il 1925 e il 1939. A questi si somma anche un nucleo di opere che fanno parte della collezione personale dell’artista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento.
Fortunato Depero ha sfidato le convenzioni con un processo creativo in grado di muoversi entro discipline assai diverse e di ricorrere sempre a differenti tecniche. Lo stesso Boccioni, nel 1916, lo rimproverava affettuosamente di “osare troppo”. Nel manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, firmato con Giacomo Balla, dichiarava:

“Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all’invisibile, all’impalpabile, all’imponderabile, all’impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell’universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione, per formare dei complessi plastici che metteremo in moto.”

Fortunato Depero, Bozzetto di copertina per Vanity FairL’Universo Depero qui viene presentato nelle sue differenti declinazioni: sono esposti, infatti, dipinti, arazzi, tarsie, mobili, sculture, bozzetti, progetti, disegni e schizzi dagli esordi, in ambito simbolista, giungendo alle realizzazioni degli anni Quaranta, con il recupero della tradizione e dell’arte popolare. Secondo la concezione di questa mostra non potevano mancare certo le riflessioni sul teatro e la danza; il percorso che ha portato alla nascita di Casa Depuro; l’esperienza americana; il legame con il mondo pubblicitario.
Le sette sezioni della mostra (Esordi e Futurismo; Teatro; Casa del Mago; Pubblicità; Riscoperta dell’arte popolare; Rivisitazioni) dimostrano come Depero abbia proposto una nuova estetica rivolta, e disposta ad accogliere, ogni aspetto dell’esistenzaUniverso Depero affronta, in questo senso, l’opera di un artista che ha saputo rinnovare il rapporto arte-vita senza mai rinunciare anche ad implicazioni spontanee, ludiche e ironiche.
Nell’ambito dell’allestimento verrà realizzato un tappeto-installazione con 3 mila bottigliette di Campari Soda, la storica monodose disegnata da Depero nel 1932. Sarà anche proiettato Esplosioni di un artistail video che il regista Luciano Emmer ha voluto dedicare a Depero nel 2008, un anno prima della sua scomparsa. 

Universo Depero
a cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero
in collaborazione con il Mart di Rovereto
organizzazione Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta
catalogo con testi di Nicoletta Boschiero, Alberto Fiz, Alessandro Mendini e Ugo Nespolo accompagnati dagli scritti di Depero 

13 dicembre 2013 – 11 maggio 2014 

Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas 12, Aosta 

Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso
Ingresso intero Euro 5,00; ridotto Euro 3,50; gratuito under 18 anni e over 65 anni 

Info: Assessorato Istruzione e Cultura
+39 0165 274401
u-mostre@regione.vda.it
www.regione.vda.it

Museo Archeologico Regionale
+39 0165 275903
infomuseoarcheo@regione.vda.it

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