MILANO | Museo della Permanente | Fino al 28 gennaio 2018
di MATTEO GALBIATI
Si popolano di presenze diverse gli orizzonti e gli spazi della realtà raccontata come una favola nelle opere di Utagawa Kuniyoshi (1797-1861), importante autore giapponese dell’ukiyoe, a cui il Museo della Permanente di Milano dedica la prima grande mostra monografica in Italia. Se al grande pubblico sono ormai noti, quasi mitizzati, i capolavori di figure come Hiroshige, Hokusai o Utamaro, le immagini prodotte da questo altro importantissimo artista non hanno ancora conquistato nel nostro Paese – nel resto del mondo, infatti, si contano numerose le mostre che lo hanno visto protagonista – la stessa fama, lo stesso seguito e la stessa conoscenza.
Ecco, quindi, che questo progetto espositivo, forte della selezione di 165 silografie policrome tutte provenienti dal Giappone (dalla Masao Takashima Collection), costituisce un’importante occasione di studio e approfondimento sulla figura di Kuniyoshi che, formatosi sotto il maestro Utagawa Toyokuni (1769-1825), sviluppa uno stile indipendente e caratteristico, libero da schemi, forte di un’intensa capacità inventiva e narrativa, capace di una profonda visionarietà che trova riscontro in una notevole perizia tecnica.
Nelle sale dell’istituzione milanese si riassumono e delineano con precisione i contenuti dell’immaginario di Kuniyoshi, disposti nelle cinque sezioni tematiche di Beltà, Paesaggi, Eroi e guerrieri (questa con una sottosezione dedicata all’eccezionale serie dei 108 Eroi Suikoden), Animali e parodie e, infine, Gatti, parte questa di rilievo nella sua arte che vede i felini, spesso umanizzati, essere uno dei temi prediletti delle sue visioni. Il visitatore viene proiettato in un viaggio esclusivo che, nonostante la corposa quantità di materiali esposti, non affatica e non stanca, anzi, l’avvicendarsi di temi e soggetti, che accendono la curiosità e l’ammirazione, dispiega sulle pareti un affascinante racconto fluido e continuo, quasi si assistesse ad una specialissima rappresentazione teatrale scandita stampa dopo stampa. Ogni carta, ogni immagine, si lascia scorrere nell’altra con un’appassionante continuità, pur nella diversità di soggetti, che colpisce e conquista.
Del resto, se l’universo dell’ukiyoe, il Mondo Fluttuante, genere giapponese di tradizionale di stampa artistica su carta con matrici di legno, ha avuto un’influenza determinante sulla cultura contemporanea, e non solo giapponese (dai manga agli anime, dai tatuaggi alla cultura pop), la sua voce artistica ha saputo dichiararsi con una nota e un accento di assoluta individualità e autonomia stilistica: da una parte, i tre più noti e celebrati maestri già citati si configurano entro modalità espressive più tradizionali, in questa mostra si legge bene, dall’altra, come il carattere e lo stile di Kuniyoshi si muova in altri e diversi territori che, senza smarcarsi ovviamente dalla cultura di appartenenza così fortemente connotante, ha saputo ritagliarsi la prerogativa di un’inventiva visionaria davvero unica.
Definito come l’Arcimboldo giapponese per l’abilità di inserire figure composite, le une dentro le altre, o per i giochi illusionistici di luci e ombre, questo maestro si offre con tutta la spregiudicatezza “barocca” dei suoi colori: il suo stile, infatti, si differenzia dagli altri proprio per l’originalità delle sue esecuzioni e delle sue scelte rappresentative che si muovono attraverso una forte carica espressiva, viva di ironia, umorismo e di un coinvolgimento di sentimenti e emozioni in una misura mai raggiunta da nessun altro artista prima di lui.
La personale visione di Kuniyoshi si traduce anche in un’attenta e sapiente ricerca cromatica che prevede un ampio spettro di colori i quali, densi e decisi, si accompagnano ad un fitto inventario di particolari minuti e definiti, utili anche a rendere ancor più la magnificenza delle sue figure. La sua fantasia lo guida alla concezione di opere strabilianti, “chiassose” nelle presenze o essenziali nella liricità misurata e limpida, forti di una peculiare attitudine agita con un’inventiva libera. Nelle sue stampe, infatti, non si limita ad una mera interpretazione della tradizione nipponica, ma, al contrario, affascinato dalle prime immagini delle opere occidentali, attua sperimentazioni sul segno inciso che lo avvicinano a quello dell’incisione data dalla lastra di rame anziché dalla matrice in legno.
Donne elegantissime, paesaggi da sogno, miti e leggende, attori kabuki, animali reali e di fantasia, samurai, battaglie e momenti di vita quotidiana, parodie e storie vere, si dispiegano con un’eleganza di grande raffinatezza e intensa espressività che rivelano uno spirito originalissimo che lo allontana dal consueto carattere degli altri artisti dell’ukiyoe. Un maestro che, amato non appena le sue opere arrivano in Occidente (Monet conservava a Giverny alcune sue stampe), deve essere ancora ri-scoperto e, certamente, questa importante esposizione costituisce la miglior occasione per apprezzarne l’intrigante singolarità e la poliedrica estrosità del suo sguardo eccentrico.
Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante
a cura di Rossella Menegazzo
prodotta da MondoMostre Skira
con il patrocinio di Comune di Milano, Università degli Studi di Milano | Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali
catalogo Skira
4 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Museo della Permanente
Via Filippo Turati 34, Milano
Orari: tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 19.30; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Ingresso intero €13.00; ridotto €11.00; visitatori dai 6 ai 26 anni, portatori di handicap, gruppi (minimo 15 massimo 25 – dal lunedì al venerdì), insegnanti, militari, forze dell’ordine non in servizio, possessori Skira card; ridotto speciale €8.00; giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati dall’ufficio stampa; ridotto speciale €6.00 Gruppi Scuole – dal martedì alla domenica (minimo 15 massimo 25 con tolleranza fino a 29), scuole di ogni ordine e grado; gratuito minori di 6 anni, guide turistiche abilitate con tesserino di riconoscimento, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa della Mostra, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Milano, tesserati ICOM, guide turistiche (previa esibizione di tesserino di abilitazione professionale), componenti commissione vigilanza e vigili del fuoco (previa esibizione di tessera non nominativa)