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LECCO | Polo Museale di Palazzo delle Paure | 23 maggio – 11 luglio 2021

di SERENA FILIPPINI

Nel centro di Lecco, nella prestigiosa cornice del Palazzo delle Paure, è allestita la mostra Nicolò Tomaini. Habeas corpus: sommario di decomposizione, a cura di Filippo Mollea Ceirano e Sabina Melesi, il Sistema Museale Urbano Lecchese (Si.M.U.L) ha così aperto le proprie sale ad un artista che, poco più che trentenne, ha già all’attivo dieci anni di carriera e la partecipazione a diversi eventi espositivi. Nicolò Tomaini (Bellano, 1989) propone una mostra che può a tutti gli effetti essere definita monografica, presentando gran parte delle opere realizzate dal 2011 ad oggi.

Nicolò Tomaini, Silicio: Ritratto del Conte Zambeccari, 2020, tela dipinta ad olio di inizio ‘800 sezionata, idropitture e inchiostri su tela, su tavola, 62.5×45.5 cm Courtesy Galleria Melesi, Lecco

Il percorso espositivo, suddiviso per criterio tipologico delle opere e non cronologico, si basa sull’analisi ironica e provocatoria che l’artista restituisce riguardo all’invadenza della tecnologia e al nostro esserne diventati succubi, fino a perdere talvolta di vista il mondo reale in favore di quello virtuale, tanto immediato quanto ingannevole.
Ecco che, proprio come accade nei nostri device, tele antiche si trasformano, per mano dell’artista, in immagini visibili solo per metà perché la restante parte ricoperta di nero è in attesa di caricarsi, ritratti ottocenteschi vengono alterati e scomposti come in fase di annullamento, mostrando i caratteri digitali del codice sorgente che contiene gli algoritmi di distruzione dell’immagine; in altre opere la descrizione di noti intellettuali si limita alla riproduzione della pagina di Wikipedia in cui possiamo reperire le informazioni su di essi, e poi ci sono i Ritratti di amanti, opere dal titolo poetico e carico di romanticismo che non sono altro che la riproduzione su tela degli ultimi accessi di una coppia su WhatsApp, o ancora Le 120 giornate di Sodoma che fanno intravedere opere d’arte all’interno di pacchi da spedizione, pronte idealmente a partire come un qualsiasi altro oggetto commerciale.

Habeas corpus: sommario di decomposizione, installation view, Palazzo delle Paure, Lecco Credits Alberto Moroni Courtesy Galleria Melesi, Lecco

Il percorso si conclude con alcune delle prime opere realizzate da Tomaini nel 2011 riportanti le più conosciute icone dei social che diventano graficamente simboli di dittature del passato e strumenti di morte.
I lavori di Tomaini sono la più vivida rappresentazione del nostro rapporto con la tecnologia, con la conoscenza e con la cultura: in un’ottica del “tutto e subito”, avere a portata di mano miliardi di informazioni veloci ci rende potenzialmente più ricchi, soprattutto pensando ai mezzi di cui abbiamo a disposizione, ma la ricchezza, purtroppo, rimane solo in potenza perché, anziché usufruire del tutto, ci accontentiamo del poco, illudendoci di essere in grado di tenere sotto controllo le innumerevoli informazioni che incontriamo, ponendoci, però, di fronte ad esse con la superficialità che, alla lunga, fa venire meno la sostanza.

Nicolò Tomaini, Le 120 giornate di Sodoma, 2020, idropitture, inchiostri e assemblaggio su tela, 35×46.5 cm Courtesy Galleria Melesi, Lecco

Questa analisi lucida dell’artista non ha la pretesa di puntare il dito contro il prossimo, dal momento che il suo desiderio di guardare con interesse il presente e chi lo vive lo porta inevitabilmente a compiere un’analisi anche su se stesso, giovane uomo che vive la realtà odierna di cui è rappresentante.
Il risultato che ne deriva è un vero e proprio “sommario di decomposizione” moderno, citando il titolo: quest’ultimo riporta inoltre il nome di un atto, l’Habeas Corpus Act, promulgato in Inghilterra nel XVII secolo e poi esteso, che oggi, con riferimento generico del diritto inglese, indica la tutela e l’inviolabilità delle libertà personali; sempre che non siamo noi, con la nostra spietata fiducia nella tecnologia, a renderle violabili o, peggio, violate.

Nicolò Tomaini. Habeas corpus: sommario di decomposizione
a cura di Filippo Mollea Ceirano e Sabina Melesi

23 maggio – 11 luglio 2021

Polo Museale di Palazzo delle Paure
Lecco, Piazza XX Settembre, 22

Orari: lunedì chiuso; martedì 10.00-13.00; mercoledì e giovedì 14.00-18.00; venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00
Ingresso €2.00

Info: +39 0341.481.247
segreteria.museo@comune.lecco.it
palazzopaure@comune.lecco.it
www.museilecco.org

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