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Per chi non conoscesse ancora il “mondo” di Lino Di Vinci, Cosmopop – la mostra personale a lui dedicata dal neonato spazio Civico69 di Firenze – sarà occasione di fare esperienza del suo lavoro, insieme ad un giovane spazio espositivo, ripercorrerne le tappe, segnate da una continua ricerca e sperimentazione.
Per chi lo conosce sarà una riscoperta che spinge gli illusori confini del nostro sguardo sempre un po’ più in là, dall’astrazione “classica” al Pop, dall’installazione artistica al design…


F. Di Giorgio: Mi racconti da cosa nasce questo progetto? L’incontro con il nuovo spazio espositivo Civico 69?

È una sorta di “miniantologica” nella quale convivono lavori realizzati alcuni anni fa, insieme ad opere recenti e create ad hoc per i nuovissimi spazi della Galleria.
Avevo l’esigenza di incontrare un gallerista che mi desse la disponibilità di esporre un progetto eclettico, trasversale, in totale libertà d’espressione ed è ciò che, per fortuna, è avvenuto.
L’incontro con la giovane gallerista Daniela Falzone, che coraggiosamente (visti i tempi…) apre un nuovo spazio per l’Arte Contemporanea e il Design, è avvenuto dopo una sua semplice visita sul mio sito, rimanendo favorevolmente impressionata dalle mie opere. Ci siamo conosciuti ed il feeling umano e professionale hanno fatto si che il progetto Cosmopop prendesse vita.
Come hai strutturato il tuo intervento in galleria e come ti sei sintonizzato con il luogo?
Ad una prima visita il luogo mi ha immediatamente sedotto, nei suoi interni modernissimi nel cuore di una città “splendidamente antica” come Firenze. Non è stato quindi molto complicato per me sintonizzarmi con un ambiente cosi pieno di implicazioni storico-estetiche.
Ho strutturato il mio intervento ripercorrendo le tappe del mio cammino artistico, ripensando e ridefinendo modalità espositive che potevano trasmettermi nuovi sviluppi creativi.
Nel mio lavoro pittorico convivono due opposti apparenti: il segno chiaro su fondo scuro e viceversa, ma entrambi appartenenti alla stessa matrice creativa. È cosi che è avvenuto l’incontro “negativo/positivo” in un susseguirsi di forme e colori in continuo divenire, come il mutare costante delle cose della vita. Per meglio esprimere questo concetto di “cambiamento perpetuo”, ho utilizzato anche luci a led di nuova generazione, in colori mutanti nelle varie gradazioni. L’idea di utilizzare la luce fisica anche attraverso la creazione di box luminosi mi ha permesso di aggiungere un maggiore potenziale espressivo alle opere, cosa che per me nel tempo è diventata sempre più importane nel processo di appropriazione dell’ambiente che le ospita.
In questa direzione, anche l’utilizzo di stickers adesivi di varie dimensioni disseminati sulle pareti accanto ai dipinti. Rigorosamente di forma tonda, come satelliti d’energia sprigionata dal quadro, lo circondano e proseguono idealmente il suo racconto immaginario.


Da sinistra: Box luminoso, metallo, plexiglass, cm 40×40. “Sweet purple morning”, cm 130×140. “Irrequieto con brio”, acrilico su tela, cm 50×50

Cosmopop richiama, come accade spesso nel tuo lavoro, mondi “altri”, forme di vita abitanti di uno spazio imprecisato interdetto, almeno apparentemente, all’uomo che ne può però godere una visione fantastica nel senso più lato… Ci racconti dove attinge il tuo immaginario?

Il titolo Cosmopop vuole essere sia ironico sia descrittivo della mia nuova ricerca, che negli ultimi anni si è, in un certo senso, spogliata dalla (a tratti) pesante eredità dei mostri sacri della pittura astratta contemporanea, andando verso la rappresentazione fantastica di mondi immaginari popolati da forme volutamente non molto rassicuranti, provenienti dagli abissi insondabili dell’inconscio. Ho legato la parola “Pop” soprattutto all’utilizzo di colori spesso molto forti e a ri-traduzioni personali di forme decorative che in qualche modo echeggiano quel tipo di cultura nella quale (vedi soprattutto Moda e Design) siamo tutt’ora immersi.
Lo stesso utilizzo di luci colorate concorre a riecheggiare questo tipo di suggestioni, in questo senso il titolo del nuovo progetto è nato in maniera molto spontanea nella sua voluta sinteticità, dato che era importante per me condensare l’apparenza di ciò che la mia arte esprime in questo momento, in una sola parola che ne enunciasse in qualche modo anche i contenuti.

Da Chromophobia ad Abissi da Anywhere a Red Planet, solo per citare alcuni cicli di opere, la tua ricerca, come hai già raccontato, spazia da tecniche pittoriche tradizionali a sperimentazioni di mezzi e supporti differenti che hanno dirottato, naturalmente, parte del tuo lavoro verso creazioni di design. Come vivi questa dualità?

Ho sempre lavorato in maniera “circolare” per non ripetermi troppo e tornare, rinnovandomi, sugli stessi temi. È così che passo ciclicamente da lavori in bianco e nero ai monocromatici Blu, Rossi, Neri, ecc… variando al tempo stesso le tecniche sia tradizionali della pittura, che digitali, una “strategia” di lavoro che mi dà la possibilità di divertirmi pur nel turbamento che spesso mi accompagna nell’atto creativo.
Nel senso della circolarità convive il mio interesse legato al modo in cui il mio lavoro artistico “flirta” con il design.
Rendere luminosi i miei lavori pittorici, decorare superfici citando alcuni stilemi del mio lavoro artistico, mi diverte moltissimo e mi emoziona, è chiara però la mia attenzione a far sì che le due cose si “fondano” senza “confondersi”.
In ogni caso, per scelta ed istinto, naturalmente privilegio il mio percorso prettamente artistico rispetto alla decorazione e al design, spesso condizionati da fattori legati alla committenza o alle caratteristiche degli ambienti che li ospitano. Un dualismo ben accetto, quindi, che stimola e infonde nuova energia al lavoro nella sua totalità e che, lo ammetto, fornisce anche un incentivo economico da non trascurare in un periodo così difficile per le professionalità del mondo dell’arte.

La mostra in breve:
Lino Di Vinci. Cosmopop
Galleria Civico 69
Via Ghibellina 69/r, Firenze
Info: +39 329 7218858
6 febbraio – 3 marzo 2010
Inaugurazione sabato 6 febbraio 2010 ore 18.00
www.civico69.com

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