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VENEZIA, MURANO, MESTRE | The Venice Glass Week | 14 – 22 SETTEMBRE 2024

A Venezia, città che non cessa mai di parlare con le sue pietre e i suoi canali, torna dal 14 al 22 settembre l’ottava edizione di The Venice Glass Week. Come una ritualità che si rinnova, il vetro, questo materiale insieme fragile e duraturo, simbolo di trasparenza e resistenza, riempie le calli e i sestieri, trasformando la Serenissima in un teatro di riflessione sulla tradizione e sulla modernità. Con il tema #AWorldofGlass, il festival diviene una celebrazione dell’arte vetraria e, al contempo, un dispositivo semiotico che interroga la nostra percezione del mondo, facendo convergere storia, tecnica, estetica e filosofia in oltre 260 eventi disseminati tra Venezia, Murano e Mestre. Fin dalle sue origini, il vetro ha affascinato l’umanità non solo per la sua lucentezza e duttilità, ma soprattutto per la sua capacità di incarnare il paradosso. È un solido che può essere infranto con un soffio, una superficie trasparente che ci permette di vedere attraverso e, allo stesso tempo, riflette la nostra immagine. In questo, il vetro diventa un’allegoria dell’esistenza umana: qualcosa che può essere visto da prospettive diverse, qualcosa che è allo stesso tempo fragile e potente.

LE STANZE DEL VETRO, 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia, installation view, ph. Enrico Fiorese

The Venice Glass Week non si limita a mostrare il vetro come oggetto estetico. Piuttosto, ne esplora le pieghe filosofiche e simboliche, spingendoci a riflettere su ciò che questo materiale rappresenta per la cultura veneziana e per l’intera storia dell’arte e della tecnica. Si pensi, ad esempio, al Glass Bateo, un vaporetto allestito come una mostra galleggiante che attraverserà i canali di Venezia per tutta la durata del festival. Con oltre 50 opere provenienti da 17 aziende del Marchio Vetro Artistico® Murano, il Glass Bateo diventa non solo un luogo di esposizione, ma un dialogo in movimento con la città stessa, un ponte tra il passato glorioso e un presente che tenta di riscrivere la storia.

Glass Bateo (interni), courtesy glassbateo.promovetro.com

Venezia, che pure ha costruito la sua identità sul vetro, non è una città immutabile. Anzi, è una città che da secoli gioca sul filo dell’ambiguità: radicata nella sua storia eppure costantemente aperta al nuovo. È proprio questo il significato profondo di The Venice Glass Week. Non si tratta solo di un omaggio alla tradizione vetraria, ma di un laboratorio di idee, dove il vetro è il medium attraverso cui artisti, designer e pensatori di tutto il mondo esplorano i confini del possibile.

Michela Cattai, Pistillo, ph. Enrico Fiorese

Le mostre The Venice Glass Week HUB e HUB Under35 a Palazzo Loredan incarnano perfettamente questo spirito. Da un lato, si trovano i maestri affermati che espongono le loro opere, esempi di perfezione tecnica e di profonda riflessione estetica. Dall’altro, i giovani artisti e designer under 35 sfidano i limiti tradizionali del vetro, piegandolo a nuove forme e significati, proponendo letture inedite che ci portano a pensare oltre la superficie. C’è, inoltre, un dialogo costante tra il sapere artigianale e l’innovazione tecnologica. È come se il vetro fosse il testo su cui generazioni diverse annotano i propri commenti marginali, in una sorta di palinsesto dove nulla è mai cancellato completamente ma riscritto e rielaborato. L’artista contemporaneo sa che deve dialogare con la tradizione non per replicarla, ma per rinnovarla, sovvertirla, talvolta infrangerla.
Dietro il luccichio di ogni opera, dietro ogni evento organizzato durante la settimana, si cela un discorso più ampio, una riflessione sull’economia della bellezza e sulla sua necessità in un mondo che sembra spesso orientato verso la mercificazione e il consumo rapido delle immagini. Come salvare questa arte da una deriva puramente turistica? Come preservare la maestria artigianale in un contesto economico globalizzato che rende sempre più difficile la sopravvivenza delle piccole botteghe e delle fornaci?

Federica Marangoni, On the Road, installation view, Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia

Questa non è solo un’operazione di marketing territoriale. È un atto di resistenza culturale, un tentativo di mantenere in vita un linguaggio artistico che rischia di scomparire sotto la pressione di un mercato globale. Venezia, in questo senso, è non solo una città, ma un simbolo di ciò che significa lottare per preservare una memoria collettiva che è anche una fonte di continua rigenerazione.
In un tempo in cui tutto sembra accelerare verso l’effimero, The Venice Glass Week ci invita a una lentezza necessaria. A fermarci, a osservare la luce che attraversa una perla di vetro, a vedere la bellezza nel processo, nella fatica del soffio, nella danza dei maestri vetrai. Questo festival ci ricorda che il vetro è un’arte che chiede tempo, che non si può ridurre a una pura funzionalità.
È, in fondo, un invito a ripensare il nostro rapporto con il mondo. A guardare attraverso il vetro, non solo come superficie trasparente, ma come mezzo di rivelazione. Forse, come il vetro stesso, anche noi siamo destinati a essere infranti e rimodellati. E forse, come Venezia, possiamo trovare nella nostra fragilità la nostra più grande forza.


THE VENICE GLASS WEEK
. VIII Edizione 

14 – 22 settembre 2024

Venezia, sedi varie

Info: www.theveniceglassweek.com

GLASS BATEO
Programma aggiornato degli eventi a bordo e le fasce orarie in cui l’accesso è consentito al pubblico (ormeggio in Erbaria-Rialto) al link: https://glassbateo.promovetro.com/

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