MILANO | Galleria Antonio Battaglia e Galleria Il Milione | 6 ottobre – 21 novembre 2015
di KEVIN McMANUS
Il titolo stesso della mostra, forse involontariamente, mette in luce la posizione critica degli artisti ospitati, puntando sulla categoria del fluido, assai ricorrente in numerose letture della contemporaneità. I media di oggi, in particolare, sono fluidi, ovvero non sono più – o non solo – i media “forti” del modernismo, epoca in cui la chiara consapevolezza della propria natura mediale era considerata un valore. Uno dei problemi che l’arte di oggi affronta, ciclicamente, è quello costituito dal ruolo e dalle possibilità di sopravvivenza di questi media forti, che continuano ad esistere pur nel proliferare della multimedialità (non è un caso che numerose mostre degli ultimi decenni abbiano lavorato su concetti quali la “possibilità” della pittura o della scultura).
I tre autori inclusi nella doppia mostra al Milione e alla Galleria Antonio Battaglia fanno parte di quella schiera di artisti per i quali la pittura non può essere limitata ad una definizione di medium, inteso banalmente come mezzo i cui fini giacciono al di fuori di esso; la pittura è invece un medium opaco, una riflessione continua sulle possibilità creative inerenti alla natura materiale e semiotica del supporto. Proprio su questo punto si gioca la fertile ambiguità del termine “fluido”.
Da un lato la mostra, come ben spiegato dal curatore Claudio Cerritelli nel testo di presentazione in catalogo, si basa sulla sua accezione letterale: è il colore ad essere fluido, ossia i lavori esposti optano per un colore che non sia puro supporto cromatico ad una forma, bensì entità specifica, dotata di qualità proprie e mostrata nella sua presenza fisica, gravitazionale, di materia.
È cioè la reale, letterale fluidità della materia pittorica a determinare la costruzione formale di queste opere, al di là di qualsiasi a priori compositivo; e i tre pittori lavorano, in modi diversi, sulle esperienze specifiche del colore, quella tattile compiuta dall’artista e quella ottica compiuta dal fruitore.
Dall’altro lato, proprio questa fluidità letterale, questa specificità, costituisce la ragione principale per cui la pittura rimane a tutti gli effetti un medium solido, forte, capace di combattere con l’arma dell’immediatezza l’eccesso di mediazione di cui è fatta la vita quotidiana contemporanea. Nel vedere queste opere, tutto ciò si traduce, propriamente, in bellezza.
La bellezza delle stratificazioni di colore di Italo Bressan, nelle quali la superficie trova una propria spazialità nel ritmo quasi incantatorio delle stesure; la bellezza delle colature di Gottardo Ortelli, che nella dimensione verticale (contrapposta all’orizzontale prediletto da Bressan) sembra quasi scandire una temporalità del colore, una “narrazione” del suo mostrarsi sulla tela; la bellezza, infine, delle tele shaped di Testuro Shimizu, nelle quali la potenza dell’esperienza cromatica si fa principio determinante per modificare la forma del supporto.
L’allestimento sobrio delle due sedi espositive valorizza appieno la portata poetica delle opere, rendendo particolarmente visibile l’essenza del colore come «pensiero-luce», per citare ancora una volta il prezioso testo di Cerritelli.
Astrazione fluida. Italo Bressan, Gottardo Ortelli, Tetsuro Shimizu
testo critico di Claudio Cerritelli
6 ottobre – 21 novembre 2015
Galleria Antonio Battaglia
via Ciovasso 5, Milano
Orario: da lunedì a venerdì 15.30-19.30
Ingresso libero
e
Galleria Il Milione
via Maroncelli 7, Milano
Orario: da lunedì a venerdì 10.30-13.00 e 15.30-19.00
Ingresso libero
Info: Galleria Antonio Battaglia
+39 02 36514048
info@galleriaantoniobattaglia.com
www.galleriaantoniobattaglia.com
Galleria Il Milione
+39 02 29063272
info@galleriailmilione.com
www.galleriailmilione.com