ROMA | Galleria Emmeotto | 16 maggio – 18 luglio 2014
di Daniela Trincia
Con una spiccata attenzione alle ombre e ai giochi che possono confondere l’occhio, la propensione al bianco e nero di Ferdinando Scianna appare coerente conseguenza del suo sguardo sul mondo, cristallizzato già nei suoi scatti iniziali, realizzati all’età di circa sedici anni. Primo tra i fotografi italiani a entrare nella Magnum Photos, per un lungo periodo è stato lontano dalla sua terra, la Sicilia. Dopo più di cinquant’anni, trascorsi nelle varie parti del mondo per i suoi reportage, con la personale Sicilia mondo si può dire che Scianna cerchi – e trovi – le proprie origini.
Presentando i lavori fotografici a partire dagli anni ’60, il fotografo ritrae quella Sicilia religiosa, dei tradizionali e festanti pellegrinaggi, tra cui quelli ai Santuari di Trecastagni (dedicato ai tre fratelli martiri del IV sec. Alfio, Cirino e Filadelfo, uccisi a Lentini, nel siracusano) e di Baucina (nel palermitano, dedicato a Santa Fortunata, martire a Roma del III sec.). Ma anche una Sicilia espressione di un’evidente quotidianità allorquando è teatro di una campagna pubblicitaria di moda, come quella realizzata da Scianna per Dolce&Gabbana, con le foto di Marpressa (1987), dove la modella non è mai ritratta in posa, bensì ripresa in gesti di piena normalità.
Quell’attenzione ai giochi d’ombra che, nello scatto Festa del Crocifisso, Capizzi (1982), diviene fortemente opportuna ad amplificare e a moltiplicare quella moltitudine di anonime presenze partecipanti alle feste religiose. Quella religiosità estrema, come raccontato dagli scatti realizzati durante la Festa di Sant’Alfio, Cirino e Filadelfio (1964), o il Venerdì Santo (Enna, 1963), o la Festa della Madonna Assunta (Bagheria, 1964), che lo ha forse portato a guardare fuori dai confini della sua Sicilia. Tutte stampate su carta cotone in unico esemplare, tra le circa trenta foto, sono esposte anche quelle realizzate in giro per il mondo – negli Stati Uniti, in Spagna, in Giappone, in India – che però contengono lo stesso il sapore della sua terra perché – come lo stesso Scianna dichiara – “ho scoperto con gli anni che non si va mai via completamente dalla Sicilia”.
Tutti luoghi, quelli da lui fotografati, raccontano tante storie e, in sintesi, evidenziano che ogni vita può essere vissuta ovunque, senza però mai rinnegare le proprie radici e nonostante nel corso degli anni siano cambiante se non addirittura scomparse, grazie proprio alle fotografie, è possibile mantenere vivo il loro ricordo, che è memoria e non nostalgia.
Sicilia mondo. Ferdinando Scianna
16 maggio – 18 luglio 2014
Galleria Emmeotto
Palazzo Taverna
via di Monte Giordano 36, Roma
Orari: dal lunedì al venerdì 10.30 – 13.30 e 14.30 – 19.30
sabato su appuntamento; chiuso domenica e festivi
Info: +39 06 68901127
info@emmeotto.net
www.emmeotto.net