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MENDRISIO (SVIZZERA) | Museo d’arte di Mendrisio | 2 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017

di MATTEO GALBIATI

La retrospettiva che il Museo d’arte di Mendrisio sta dedicando a Per Kirkeby (1938) – la più importante proposta in area italiana – ha la grande peculiarità di introdurci all’essenza di un autore che, forse poco conosciuto nel nostro panorama artistico, svela una forte e peculiare sensibilità tanto per la lettura del paesaggio e l’interpretazione della forma nello spazio, quanto per la carica espressiva del suo colore e del suo gesto, i quali – rispettivamente nei dipinti e nelle sculture – definiscono e caratterizzano il suo linguaggio, carico di quelle evidenze che rimandano direttamente ad altre culture, a visioni artistiche, il cui imprinting primario denuncia l’area nordica di provenienza ed appartenenza.

Per Kirkeby, Senza titolo, 1999, olio su tela, 200x300 cm Courtesy Galerie Knoell, Basilea

Per Kirkeby, Senza titolo, 1999, olio su tela, 200×300 cm Courtesy Galerie Knoell, Basilea

Per leggere il modus operandi dell’artista danese non ci si deve limitare, però, alla retorica di avvicinarlo alle espressività di Munch o ai richiami romantici nel rapporto uomo-natura di Friedrich che, pur necessari, non danno la definizione esatta del contenuto della sua ricerca, ma si devono assolutamente conoscere le esperienze vissute dallo stesso artista, dai lavori svolti, dalle ricerche condotte, dai luoghi visitati, per avere quell’ulteriore chiarimento indicativo delle riflessioni cui lui approda. Proprio da questo ampio serbatoio di conoscenze, attinge l’artista e da qui ha fatto maturare la volontà del suo impegno artistico.
La personalità dell’artista scandinavo, infatti, è molto più complessa ed articolata di quanto non possa apparire: scienziato, pittore, scultore, scrittore, poeta e regista Kirkeby pone queste sue variegate esperienze come base fondante di un complesso nucleo di riflessioni che non rimandano mai a discipline divise e separate, ma tutte confluiscono unitariamente nella definizione di un grande intellettuale il cui pensiero, seppur articolato attraverso e secondo voci differenti, ritrova i presupposti e gli stimoli per avere una coerenza unica e connotante.

Per Kirkeby. I luoghi dell’anima del grande maestro scandinavo, veduta della mostra, Museo d’arte Mendrisio, Mendrisio (Svizzera)

Per Kirkeby. I luoghi dell’anima del grande maestro scandinavo, veduta della mostra, Museo d’arte Mendrisio, Mendrisio (Svizzera)

Dal cinema sperimentale – si deve sottolineare e ricordare la stretta amicizia e collaborazione con Lars von Trier – ai documentari, dai testi teatrali agli scritti teorici, la ricerca artistica non resta immune dalla positiva ingerenza di queste altre influenze e componenti della sua personalità ed esperienza: proprio i pezzi riuniti in questa mostra condensano, attraverso tele, sculture e acquerelli, la preponderante espressività dell’artista che, sempre, pone la dialettica uomo-natura al centro della sua disamina.
Le tele colme di fendenti cromatici con le loro macchie esplosive, le sedimentazioni e le stratificazioni dense, le concretezze spesse di tensioni delle sculture, la delicatezza conturbante, pur forte, degli acquerelli lasciano scorgere la struggente e incommensurabile bellezza di luoghi e ambienti disumanizzati – ad esempio quelli estremi della Groenlandia che il Kirkeby geologo ha vissuto in svariate spedizioni scientifiche – dove si intercettano le tensioni primordiali della natura che l’artista sa ben interpretare e far collimare con le corrispondenze primigenie dell’esistenza.

Per Kirkeby, Senza titolo (Groenlandia), 2011, gouache su carta, 21x28 cm Courtesy Bo Bjerggaard Galleri, Copenaghen

Per Kirkeby, Senza titolo (Groenlandia), 2011, gouache su carta, 21×28 cm Courtesy Bo Bjerggaard Galleri, Copenaghen

Il paesaggio aspro e forte e le conformazioni geologiche, che raccontano temporalità estranee alla scala umana, decorrono nei loro termini assoluti e vengono catturate nelle sue opere come appunti di un viaggio umano ed esistenziale che da Kirkeby si riflette e riverbera nell’anima di tutti noi.
Le opere che ammiriamo aprono a quelle interrogazioni che denunciano l’atavico smarrimento dello sguardo umano il quale, solo recependo la sintonia e la forza del contesto naturale, può accedere ad altri orizzonti visuali dove la sensibilità si spalanca a quell’accogliente e respingente mistero che è la vita.

Per Kirkeby. I luoghi dell’anima del grande maestro scandinavo
a cura di Simone Soldini
in collaborazione con Galerie Michael Werner (Berlino), Bo Bjerggaard Galleri (Copenaghen)
con il contributo della Galerie Knoell (Basilea)
catalogo con testo critico di Sigfried Gohr, Erik Steffensen 

2 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017

Museo d’arte Mendrisio
Piazzetta dei Serviti 1, Mendrisio (Svizzera)

Orari: da martedì a venerdì 10.00-12.00 e 14.00-17.00; sabato, domenica e festivi 10.00-18.00; lunedì chiuso, tranne festivi
Ingresso intero CHFr 10.00; ridotto CHFr 8.00

Info: +41 058 6883350
museo@mendrisio.ch
www.mendrisio.ch/museo

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