MERANO (BZ) | Merano Arte – Edificio Cassa di Risparmio | 13 novembre 2013 – 6 gennaio 2014
Nell’ambito di Merano Arte, la mostra personale di Walter Moroder (1963) presenta 20 sculture in legno, argilla, gesso o pellets, realizzate negli ultimi tre anni.
In evidenza viene messo il tratto distintivo della sua scultura che si popola di personaggi caratterizzati da sguardi apparentemente assenti che, non vuoti o spenti, guardando l’altrove, lasciano creare attorno a sé un’aura di silenziosa attesa a-temporale. Il senso della vita di queste figure si allontana, quindi, da una dimensione di realtà contingente per trasferirsi in territori ben più astratti e universali. Moroder pone le sue opere in bilico tra due realtà diverse: forza il loro esserci fisico nel tempo presente, mentre la loro dimensione interiore viene spinta verso un’estensione che sfugge un tempo definibile.
L’attenzione di Moroder per la figura umana si lega da sempre all’esperienza formativa maturata negli anni e che trova compimento durante gli studi accademici a Monaco di Baviera. Restano certamente importanti, in questa visione umana della scultura, anche i costanti riferimenti alla tradizione radicata nella sua terra d‘origine: l’ambiente ladino e la grande tradizione della Scuola gardenese.
Moroder lascia prevalere, nelle forme dei suoi corpi, una certa regolarità che tradisce una meditazione attenta sulla forma che non vuole mai essere violenta e irruente o invadere lo spazio attorno in modo deflagrante ma, al contrario, ogni figura si colloca rispettosa dell’ambiente e del luogo in un senso di reciproca ed eterna appartenenza. Le figure sono fisse, rigide: le espressioni vengono celate da un rapporto stretto con la materia tanto da apparire come bozzoli umani pronti a rivelare qualcosa di nuovo, qualcosa che è sul punto di nascere. I tratti salienti della ricerca di Walter Moroder permettono poi di trovare riferimenti e rapporti con la storia: l’arte egizia, Giacometti, l’Azionismo Viennese… Sono questi alcuni dei rimandi con cui facilmente si instaurano, pur nell’autonomia, correlazioni strette con la scultura dell’artista ladino.
Moroder, le cui sculture cercano di sviluppare un confronto più ampio con lo spettatore, tra tradizione e innovazione, segue un percorso che non è mai scontato ma, anzi, che dà luogo a risultati davvero inattesi.
Per tutta la durata della mostra, in collaborazione con Merano Arte, Ensemble Conductus e Biennale Gherdëina, Ortisei, piazza della Rena a Merano ospiterà due opere dello scultore. Tra le iniziative collaterali, giovedì 14 novembre, nell’ambito di Sonora ’13, si terrà il concerto di Lorenzo Cavasanti & Ensemble Conducts che proporranno una combinazione di brani del periodo barocco eseguite su strumenti originali e musiche contemporanee. Nel luogo del concerto, durante la serata, verranno temporaneamente installate due sculture di Walter Moroder. Si genera in tal modo un dialogo tra forme espressive differenti in un percorso ideale tra interno-esterno, tra spazio pubblico e privato; tra le sue opere nella mostra principale a Merano Arte, le due opere in Piazza della Rena e l’esecuzione musicale che avrà luogo nell’antistante Chiesa delle Dame Inglesi.
Walter Moroder. La forma del silenzio
a cura di Valerio Dehò
13 novembre 2013 – 6 gennaio 2014
Edificio Cassa di Risparmio, Merano (BZ)
Info: www.kunstmeranoarte.org