MILANO | Costantini Art Gallery | 26 maggio – 9 luglio 2016
di ALESSANDRA FROSINI
Da Costantini Art Gallery di Milano sono in mostra le sculture di travertino di Christian Zucconi, figure che mettono in luce il lato nascosto dell’esistere. La notte con la sua oscurità è il tempo della meditazione e dei ricordi, il tempo per fermarsi e ascoltare, nel silenzio, la verità che ci circonda e abita in noi.
Nato a Piacenza nel 1978, Zucconi indirizza la sua ricerca da subito verso il corpo umano: dalle poderose figure dei primi anni a quelle mitologiche e religiose del 2010, fino agli odierni Corpi, veri e propri ritratti di persone comuni ma “anomale”, individualità frante e ricomposte che riflettono sulla frammentazione psicologica, sessuale, culturale ed estetica dell’uomo contemporaneo.
Nella mostra Nocturno appare come un percorso che suggerisce già nel titolo un possibile riferimento al componimento musicale denominato, appunto, “notturno” e che nell’interpretazione di Chopin possiede tematiche contrastanti che coesistono, alternando toni sognanti ad altri cupi. Le figure a dimensione reale sono collocate teatralmente nello spazio, lo dominano creando uno spazio “altro” e, grazie alla loro forza e alla loro intensità, lo conquistano, tanto da diventare inquietanti. Quelle che Zucconi crea sono sculture innervate di segni reali e metaforici, che richiamano la frammentarietà che dilania l’uomo a livello psicologico e culturale e che ne determina la fragilità.
La verità, sembra suggerirci l’artista, è da ricercare nel tempo immobile che si concentra e dilata, nella metamorfosi che tramuta il travertino rosso persiano in pelle dilaniata, ricucita, ricomposta. Così la perfezione della statuaria classica viene mutata nell’imperfezione e nell’anomalia di corpi ricomposti con cicatrici evidenti o che mostrano ciò che nel mondo odierno viene nascosto, per un meccanismo di scissione che non tollera la componente discordante della realtà. Queste anomalie messe in luce (Amelia, Stepan) non ci parlano soltanto di un’evidenza estetica, ma ci richiamano le difformità e le irregolarità del nostro essere, dilaniato e instabile, ma tenuto spesso unito in modo forzoso.
Partendo quindi da forme apparentemente anticoncettuali e antimetaforiche, passiamo in una dimensione in cui ogni fattore, ogni particolare della superficie, ogni dato che ha suggerito quella composizione, diventa un campo mentale e un pretesto per indagare il linguaggio classico della scultura, percorrendo una strada del tutto autonoma. Non sorprende quindi trovare il confronto con una tematica sacra come la Cena in Emmaus che acquista un significato completamente ribaltato, e diviene un episodio bloccato prima del suo compiersi, come metafora dell’uomo contemporaneo incapace di risvegliarsi dal sonno spirituale e morale.
Christian Zucconi. Nocturno
26 maggio – 9 luglio 2016
Costantini Art Gallery
Via Crema 8, Milano
Info: +39 02 8739 1434
costantiniartgallery@gmail.com