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TORINO | Palazzo Madama | 4 dicembre 2015 – 29 febbraio 2016

Torino nella sede di Palazzo Madama ospita una mostra che vede protagonista le superbe creazioni di Gio Ponti (1891-1979) negli anni di lavoro per  Richard Ginori.
Dopo le tappe di Palazzo Marini a Firenze e della Triennale di Milano, le opere ceramiche, realizzate da Ponti per la manifattura di Sesto Fiorentino tra il 1923 e il 1933, arrivano nel capoluogo piemontese portando le meravigliose soluzioni proposte dal maestro italiano nel periodo in cui Augusto Richard lo volle alla direzione artistica della sua fabbrica.

Gio Ponti, Urna Archi e corde, 1926 (decoro), 1924 (forma), porcellana dipinta a mano, 49.9 cm di altezza © Associazione Amici di Doccia / Arrigo Coppitz

Sono settantacinque, tra porcellane e maioliche, i manufatti che testimoniano l’ampia selezione di lettere e disegni di Ponti che, provenienti dal Museo Richard-Ginori, testimoniano l’altissimo livello raggiunto dalle sue produzioni. Il visitatore potrà qui cogliere la pienezza della profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all’Art Decò.
Rispetto alle precedenti tappe, a Torino si integra il percorso espositivo con novità come le urne Grottesca e Archi e corde, la coppa Funérailles de Thaïs, il piatto Pontesca, l’alzata con le Attività Gentili, il Bolo Ostiense, la Coppa Fantini e il Grande Vaso con reticolo in rilievo.

Gio Ponti, Vaso Donatella su corde, 1927, decoro, maiolica dipinta a mano, 15.4 cm di altezza © Associazione Amici di Doccia / Arrigo Coppitz

Ponti, forte del legame fra Arte e Industria, seppe modernizzare fortemente le produzioni e portò le ceramiche della Ginori a maturare da uno stile classico e storico a recepire invenzioni moderne e attuali per la sua stessa epoca, aprendolo ad un nuovo mercato internazionale.
Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, al momento chiuso al pubblico, raccoglie nel suo archivio tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve in Europa che, oltre ai documenti, vanta più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e più di 460 opere di Gio Ponti, per un insieme unico al mondo. La serie itinerante di mostre, quindi, oltre a celebrare il maestro del design italiano permette di far conoscere la bellezza delle raccolte del museo in attesa della sua riapertura futura.

Gio Ponti, Coppa Funéraille de Thais, 1925 (decoro), 1923 (forma), porcellana decorata a cromo e dipinta a mano, 19 cm di altezza © Associazione Amici di Doccia / Arrigo Coppitz

Arricchisce il percorso espositivo anche la proiezione di Amare Gio Ponti, primo film-documentario sul maestro che, presentato in anteprima al Milano Design Film Festival, raccoglie materiali storici provenienti dagli Archivi Ponti, dalle Teche Rai e presenta un’intervista a Gio Ponti realizzata nel suo studio di via Dezza.
Il docu-film si completa anche delle testimonianze degli eredi e le interviste ai creativi di oggi come Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson.

Gio Ponti e la Richard Ginori. L’eleganza della modernità
a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Associazione Amici di Doccia
con la collaborazione di Cristina Maritano, Palazzo Madama
il film Amare Gio Ponti è curato da Francesca Molteni
prodotto da Muse
in collaborazione con Gio Ponti Archives
promosso da Molteni&C. 

4 dicembre 2015 – 29 febbraio 2016

Sala Atelier
Palazzo Madama
Piazza Castello, Torino 

Orari: lunedì 10.00-18.00; da giovedì a sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00; martedì chiuso; la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso intero €10.00, ridotto €8.00, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte 

Info: www.palazzomadamatorino.it

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