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BOLOGNA | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Fino al 12 gennaio 2025

di ELEONORA BIANCHI e GIULIA ANDREA GEROSA

Una parola può cambiare tutto. No, non parliamo del film Yes Man con Jim Carrey. Al contrario, la parola che abbiamo in mente noi è no. Cosa succederebbe se, un giorno, iniziassimo a dire di no? Le vie da percorrere sarebbero delle più varie, forse ancor più numerose di quelle che avremmo dicendo di sì. Una possibilità è quella di ritrovarci in una situazione simile al 1974, anno di accese manifestazioni femministe, legate in particolar modo al referendum per l’abrogazione del divorzio, diritto istituito solo quattro anni prima e tanto ostacolato da chi ci vorrebbe sempre pronte a dire sì. Proprio nel 1974, le fotografe Anna Candiani e Paola Mattioli documentano quel clima di tensione sociale figlio di quei no, troppo spesso detti alle donne, e di altri no, quelli che le donne hanno imparato a dire.

Anna Candiani, Immagini del No/85Sr, 1974 Courtesy Frittelli arte contemporanea

Dieci pannelli, quattro livelli tematici, due autrici, 134 fotografie per dire no. A cinquant’anni dall’originale Le immagini del no – mostra tenuta presso la Galleria Il Diaframma di Milano, nata dalla collaborazione tra le fotografe, Lanfranco Colombo e Giovanni Anceschi – il reenactment messo in atto nel Foyer del MAMbo si rivela più che mai necessario. Oggi come allora, il dibattito sociale e politico s’infervora sulle stesse tematiche e le rivoluzioni si fondano su quegli stessi ideali che dal Sessantotto a oggi hanno fatto scuotere capi e coscienze.

Paola Mattioli, Lorenzo Balbi, Valentina Rossi

Non banale e inflazionato citazionismo, dunque, ma una riflessione ponderata, un tale e quale che recupera dell’arte la sua funzione politica, nel senso più puro del termine, intesa come attinente alla res publica. Non più una romantica arte per l’arte, né una docilmente asservita alla fruizione, ma un’Arte Maestra, severa quanto basta per generare un impatto reale sul vivere quotidiano.
Nell’allestimento circolare pensato dalle autrici insieme a Lanfranco Colombo, Giovanni Anceschi e Arturo Carlo Quintavalle, e riproposto ora da Valentina Rossi, si susseguono scatti delle manifestazioni femministe che non mancano di indagare anche quegli stereotipi interni al movimento; del dramma dell’occupazione delle case nel Gallaratese; degli eventi legati al referendum e di quelle campagne sociali promosse da gruppi spontanei della sinistra extraparlamentare.

Paola Mattioli, Immagini del No/14r, 1974 Courtesy Frittelli arte contemporanea

La fotografia, da sempre l’arte più democratica, si cala nel suo ruolo meglio riuscito di arte sociale, figlia e genitrice del suo tempo e delle sue rivoluzioni. E noi ci troviamo compartecipi di un vorticoso moto di rivolta: sentiamo le stesse voci, gli stessi slogan urlati nel 1974 e ritroviamo la stessa faim féminine, quella fame di giustizia che accomuna, a distanza di generazioni noi e loro, donne di oggi e donne di ieri.

Immagini del No. Il reenactment. Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli
a cura di Valentina Rossi
promossa da Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

13 novembre 2024 – 12 gennaio 2025

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Giovanni Don Minzoni 14, Bologna

Orari: martedì e mercoledì 14.00-19.00; giovedì 14.00-20.00; venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00-19.00; chiuso lunedì non festivi
Ingresso gratuito

Info: +39 051 6496611
info@mambo-bologna.org
www.museibologna.it/mambo

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