Non sei registrato? Registrati.
#LAPRIMAVOLTA

di GIORGIA BERGANTIN

Fermarsi alle impressioni provate/provocate dalla prima visione di un’opera d’arte. Accogliere il primo istinto e tentare di trascriverlo soffocando la necessità di addobbarlo con troppe parole.
Pacare le interpretazioni più complesse, che si potrebbero generare interrogando ripetutamente l’immagine e l’autore della stessa, a favore di una lettura rapida basata sulla personale pulsione nei confronti della specifica visione.
Qui, veloce non è sinonimo di superficiale ma di «prossimo all’impulso»: accorciando i tempi di riflessione, studio e confronto, si emancipa la spontaneità.
Questa è La Prima Volta di Giorgia Bergantin che chiede ad artist* da lei scelti di inviarle una foto di una propria opera inedita (non ancora esposta o pubblicata su cataloghi, articoli, social…) e che si consegna anche a noi, alla nostra visione, per la prima volta, attraverso i canali web e social di Espoarte, per due sabati al mese.

Non le era permesso vedere il mondo: quello piccolo, di quartiere, al mercato il sabato mattina, e quello più grande, delle capitali, delle piazze animate fino a tarda notte. Il suo lusso era incantare lo sguardo dal terrazzo della sua camera da letto, dalla porta della cucina che apriva sul cortiletto, dalla finestra della piccola stanza da bagno. Conosceva a memoria tutte le tinte del cielo, fedele compagno di pensieri nelle sue lunghe giornate afose, temperate e gelide. Non temeva la solitudine: la accoglieva alle prime luci del giorno e la congedava al canto della civetta. Il buon umore era insito in lei; solo raramente la frustrazione dell’abbandono la faceva sprofondare. In quei momenti, fortunatamente brevi, precipitava nel silenzio tombale. Si lasciava placare dal vapore di un bagno bollente e ritrovava la pace nei tre puti danzanti dipinti sulla parete di fronte a lei. Non aveva mai davvero compreso il perché di quelle decorazioni; di quegli angioletti musicisti intenti a scendere una sinuosa scala vegetale, di quel nobile signore con il bastone che senza ritegno la osservava nella sua intimità, di quel pazzo che si dimenava per strada di fronte ad una vecchia signora goffa.
I suoi occhi si perdevano poi nel fine bouquet blu, finto, inodore, inconsistente, che per lei erano tutto.

 


Nicola Bertellotti (1976), fotografo autodidatta, viaggia per il mondo cercando di riscoprire la gloria passata di luoghi dimenticati. Quel che emerge nella sua estetica è la nostalgia del paradiso perduto, espressa nell’amore per le rovine, e la riproposizione in chiave fotografica della poetica decadente. Dal 2013 ha esposto in numerose gallerie e musei in Italia e all’estero. Nel 2021 è stato nel cartellone ufficiale del Brescia Photo Festival con Sipario, un progetto sull’abbandono dei luoghi di cultura. È tra i finalisti del Premio Arte e il prossimo ottobre sarà in mostra a Palazzo Reale di Milano.

www.nicolabertellotti.com

Leggi qui tutte le altre uscite de La Prima Volta: https://www.espoarte.net/tag/laprimavolta/

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •