MILANO | Manuel Zoia Gallery | 1-30 aprile 2022
di MATTEO GALBIATI
La mostra personale Secret passage, allestita negli spazi milanesi di Manuel Zoia Gallery, permette di confrontarsi e misurarsi con l’esperienza pittorica più recente di Monica Mazzone (Milano, 1984) che deriva da una personale interpretazione, rigorosa ed organica, del principio di astrazione geometrica su cui riflette da diversi anni. La relazione con la pittura che Mazzone ha perseguito nel tempo, con coerenza e dedizione, le ha permesso, infatti, di sviluppare un linguaggio espressivo esclusivo e personale la cui riconoscibilità è da leggersi proprio nella capacità dell’artista di rifondare il rigore apparente delle sue forme e dei suoi colori nella prospettiva di una organicità che si connette con la realtà dell’esistenza.
Attenta all’esattezza della scrittura pittorica, puntuale nella definizione delle forme geometriche, la sua manualità artistica segue una riflessione che determina la risolutezza di emotività individuali e che poi vengono stemperate e rilanciate da forme solide e definite, ma che al contempo, tendono a evolvere confutando, davanti al nostro sguardo, il loro stesso statuto logico. Rigore e libertà si incontrano e si producono in un nuovo atto immaginifico, dinamico e vitale, potentemente capace di accedere ad un sistema emotivo che frange le coordinate assolute che parevano imbrigliare la forza dell’immagine in una logica inequivocabile.
L’architettura logica di Mazzone accede allora a possibilità altre che fluiscono nel tempo-spazio del segno e del colore, che fanno germinare il proprio orientamento nel senso di una visione non costretta e ordinaria. La geometria astratta iniziale intercetta la possibilità (che diventa capacità nell’intenzione dettata dall’artista) di essere contenitore e moltiplicatore, luogo di transito e di accoglienza, un confine che separa e unisce, le variabili del mondo. Quanto sta fuori da noi e quanto è dentro di noi è osservato e analizzato, scandagliato e riassunto in un sistema regolato di forme che prova a definire e ordinare le emozioni per meglio coglierle e sentirle.
Mazzone guarda attraverso questi “passaggi” che, segreti o rivelati, sono soglie di accesso ad un altrove che solo questa pittura, razionale e fortemente costruita, per lei sa aprire: lo spazio logico mentale vive di concerto con quello dell’azione fisica, uno si riflette nell’altra come la meditazione nell’azione, la realtà nell’immaginazione.
Osservare le regole universali del mondo serve a Mazzone per vivere la meditazione perseguita nella sua pittura così da determinare l’anima del ritmo dell’espressività, della comunicazione delle emozioni, per controllare e verificare l’esattezza del sentimento. La misura dell’ordine non si lega allora solo esclusivamente ad un’idea (astratta) delle cose, ma le definisce come necessariamente compromesse con la verità della realtà in cui la precisione “matematica” e “scientifica” occorrono a computarle attraverso l’autenticità indiscutibile espressa dalla sua pittura.
In questa mostra diventano significative, in questo senso, opere come Secret Passage o Sudario che, nate in collaborazione con Colombo Industrie Tessili, misurano la “pittoricità” e l’iconicità dei lavori di Mazzone con materiali diversi, come tessuti filati e tessuti speciali fotosensibili, la cui tattilità non allontana mai lo sguardo dalla sensibilità prodotta dall’artista con il suo pennello, ma l’interpreta con la stessa delicatezza e la fa vivere, con le stesse immagini, in un’estensione differente che sa anche essere spazio architettonico e ambientale, luogo e presenza fisica.
Monica Mazzone. Secret passage
testo di Domenico de Chirico
in collaborazione con Colombo Industrie Tessili
1-30 aprile 2022
Manuel Zoia Gallery
Via Maroncelli 7, Milano
Orario: da mercoledì a sabato 15.00-19.00
Info: +39 333 4914712
info@manuelzoiagallery.com
www.manuelzoiagallery.com