ROMA | Spazio Gallerie – Chiostro del Bramante | Fino al 7 febbraio 2017
di ILARIA GIACOBBI
Con Hypersymmetrics, presentata lo scorso anno al Kunstmuseum Liechtenstein di Vaduz (Liechtenstein), Jens W. Beyrich propone ora la sua ricerca al grande pubblico italiano esponendo questa mostra, con qualche variazione, presso la prestigiosa cornice dello Spazio Gallerie del Chiostro del Bramante a Roma.
L’artista di origini svizzere crea le sue opere utilizzando una personale tecnica artistica a cui arriva attraverso il calcolo matematico di cui ricerca, inseguito, il fattore estetico: la matematica e le possibilità geometriche dell’arte si uniscono in creazioni in cui il soggetto principale è una combinazione numerica di forme –esagonali e stelle poliedriche – che vengono disposte sulla superficie prescelta con 10126 possibilità diverse.
Ammiriamo stampe multiple in trasparenza, materiali traslucidi e stratificati, sculture sferiche: Jens W. Beyrich realizza opere che si combinano col vuoto creando nuove forme e, osservandole nella totale assenza di luce, sul fondo neutro i colori sembrano galleggiare nel vuoto con un ordine composito insito che è proprio del calcolo matematico presente in ciascun suo lavoro.
Colori, combinazioni numeriche e forme geometriche sono chiari rimandi ai mandala o alle decorazioni arabeggianti in un rimando continuo a numerosi modelli e significati; le creazioni di Beyrich, infatti, fondono l’aspetto apollineo e dionisiaco e in lui arte e matematica diventano due facce di una stessa medaglia, attivando i processi cognitivi e dinamici dell’osservatore che subisce un fascino e un coinvolgimento diretti. Lo spiazzamento iniziale, dato dalla trama geometrica che compone ogni opera, è aumentato da un gioco di illusioni ottiche che mostra differenti forme in base al punto di osservazione.
Le creazioni della serie Hypersymmetrics assumono il principio dinamico del movimento che si palesa sviluppato tridimensionalmente sia nelle sculture che nelle opere stratificate, dove diventano chiari e immediati i rimandi alla Optical Art o alle complesse visioni di Escher. Beyrich si spinge poi oltre, attingendo anche ispirazione dall’arte antica (sua grande passione) di cui riprende, in modo particolare, l’impianto decorativo geometrico dei manufatti preistorici.
Jens W. Beyrich utilizza la forma sferica, simbolo di perfezione geometrica e regolarità assoluta, che sia essa scultura o immagine stampata, su cui imprime ulteriori forme poliedriche accentuando la molteplicità dei riferimenti e delle valenze spirituali e filosofiche che, in ogni opera, sempre si fondono ai principi matematici che stanno alla loro origine.
Jens W. Beyrich. Hypersymmetrics
a cura di Matteo Galbiati
in collaborazione con Kulturstiftung von Thurn und Taxis, Liechtenstein, Philatelie Liechtenstein, Basler Versicherungen, Schaffrath, Sorengo
catalogo Skira con testi di Matteo Galbiati, Anna Boesso e Jens W. Beyrich
7 dicembre 2016 – 7 febbraio 2017
Spazio Gallerie
Chiostro del Bramante
via Arco della Pace 5, Roma
Orario: da lunedì a venerdì 10.00-20.00; sabato e domenica 10.00-21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso gratuito alla mostra Hypersymmetrics
Info: www.chiostrodelbramante.it
www.kunstmuseum.li
www.boessoartgallery.it