AREZZO | Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea | FINO AL 5 maggio 2024
di FRANCESCA DI GIORGIO
Ad Arezzo la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita il progetto Galleria Aperta ideato da Alessandro Sarteanesi Direttore di Magonza Editore e da lui curato insieme a Marco Pierini, organizzato dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dall’associazione culturale Le Nuove Stanze, con il patrocinio del Ministero della Cultura.
Il progetto nasce con lo scopo di rendere l’arte contemporanea alla portata del cittadino, educato alla bellezza solo dal punto di vista dell’antico − considerati i capolavori che costellano il centro urbano firmati da Cimabue, Piero della Francesca o Vasari, solo per citarne alcuni. Ma alla ricchezza culturale della città contribuiscono la Fiera Antiquaria e la tradizione orafa, tralasciando il contemporaneo e tutte le sue sfaccettature che in questo progetto vengono esposte e raccontate.
Il primo evento, inaugurato il 25 marzo, è la mostra Sergio Lombardo. Una programmatica differenza in cui si omaggia l’artista-psicologo attraverso la selezione di opere che ripercorrono la sua carriera dagli anni Sessanta agli anni Novanta. I curatori, Moira Chiavarini e Simone Zacchini, presentano la figura dell’artista anche con l’esposizione di lavori più recenti, oltre al materiale video e ai documenti provenienti dell’Archivio Sergio Lombardo.
Proseguendo al piano superiore, da aprile, è in corso la mostra di Giovanni Frangi. Le mille vite di Showboat, a cura di Giovanni Agosti, il cui titolo riprende sia la mostra presentata al Castello Sforzesco di Milano nel 2023, di cui in galleria sono esposti una selezione di lavori, sia il titolo del celebre volume del Vasari, per la cui opera teatrale Frangi realizza i costumi di scena.
I due eventi principali prevedono un ricco calendario di giornate di studi e approfondimenti sulle mostre, e poi workshop, laboratori e ulteriori esposizioni. Difatti, al piano terra, espongono artisti che hanno connessioni con il territorio vivendo o lavorando ad Arezzo, ma anche artisti che hanno realizzato progetti nel e per il territorio come Christian Cerrini, Luca Baldassari, Ivano Troisi, Bernardo Tirabosco, Enrico “Drigo” Salvi.
Attualmente visitabile è la mostra personale Ponte di Ivano Troisi, frutto di un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione sulle rive dell’Arno attraversato dal Ponte Buriano.
Da poco tornato pedonale, il ponte che la leggenda attribuisce al dipinto leonardesco della Monnalisa, si inserisce in un contesto naturale che ha ispirato Troisi già nel 2022, di passaggio in bici.
La prima opera che troviamo in galleria è Frammenti velati (ponte) realizzata su immagini del ponte di Buriano, rilegate, realizzate tra il 2022 e il 2024 e, sempre al piano terra, troviamo uno dei suoi rami in ottone che ci introduce in una sala dalle pareti scure dove si trova la macchina del riverbero.
Procedendo verso il primo livello si incontrano Fili d’erba che richiama la vegetazione del luogo e Studi del riverbero, il cui titolo è esemplificativo dell’opera e del processo creativo della macchina che si trova nella sala del piano terra. Infine, affacciandoci verso il terrazzo della galleria, ritroviamo una seconda versione di Fili d’erba che, nati per l’estero, qui brillano al sole e sono mossi dal vento generando suoni inaspettati.
Ivano Troisi. Ponte
nell’ambito del progetto Galleria Aperta
a cura di Alessandro Sarteanesi e Marco Pierini
organizzato dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dall’associazione culturale Le Nuove Stanze, con il patrocinio del Ministero della Cultura e con il sostegno economico di Magonza.
24 aprile – 5 maggio 2024
Apertura straordinaria mercoledì 1 maggio dalle ore 11.00 alle 19.00
Orari: mercoledì 15.00 alle 19.00 e dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 19.00
Info: +39 3496486862
Ig: @lenuovestanze
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