REGGIO EMILIA | sedi varie | 3 maggio – 16 giugno 2013
di CHIARA SERRI
Ad un mese dall’apertura ufficiale di Fotografia Europea, ogni visitatore ha avuto modo di tracciare un proprio itinerario attraverso le quattrocento mostre che compongono la manifestazione, dal circuito istituzionale al ricco sostrato cittadino. Tema dell’ottava edizione: Cambiare. Fotografia e responsabilità. Nell’impossibilità di dare voce a tutti i progetti, abbiamo scelto di raccontarvi il nostro “viaggio”, attraverso una concisa (e pertanto parziale) selezione di mostre che, più di altre, sembrano aprire a diverse culture, oltre i confini italiani ed europei.
Un cambiamento che affonda le proprie radici nel passato e guarda al futuro, con la consueta attenzione alle giovani generazioni. Poche parole per ogni esposizione, raccontata per immagini da Mariangela D’Avino, autrice del reportage fotografico.
Prima tappa, Palazzo Casotti, con la personale di Rinko Kawauchi, a cura di Elio Grazioli. Fotografie abbinate secondo assonanze formali e tematiche, in un allestimento che diviene strumento per esplorare i limiti della percezione.
Seconda tappa, al piano nobile della Galleria Parmeggiani, con l’esposizione di Viktoria Sorochinski, a cura Laura Serani. The wonder-house of Anna & Eve, ossia otto anni di fotografie dedicate alla piccola Eve e alla madre Anna, entrambe di origini russe. Un rapporto cucito di giorno in giorno, tra sradicamento e nostalgia, miti e credenze popolari, alla ricerca di una propria identità. Realizzata in collaborazione con il Multimedia Art Museum di Mosca, la mostra sarà, a nostro parere, ricordata come l’evento di Fotografia Europea 2013, un po’ come era stato per Pentti Sammallahti nel 2007.
Terza tappa, nei Chiostri benedettini di San Pietro, con i progetti di Esko Männikkö, David Stewart, Julia Fullerton-Batten ed Andrea Galvani.
Dal progetto di Männikkö dedicato a Reggio Emilia, con fotografie scattate al Cimitero Monumentale e ai Musei Civici, alle donne fluttuanti di Fullerton-Batten, dal fascino indiscreto del british touch di David Stewart al nuovo lavoro di Andrea Galvani, artista italiano di stanza a Brooklyn. Higgs ocean racconta l’ultima fase di un viaggio per mare, oltre il Circolo Polare Artico, a bordo di un’imbarcazione attrezzata con pannelli fotovoltaici. Giunto a destinazione, Galvani ha “restituito” l’energia attraverso un fascio luminoso di grande intensità, proiettato oltre l’atmosfera terrestre.
Quarta tappa, ai Chiostri di San Domenico, dove oltre ad un omaggio a Carla Cerati, è allestita la personale di Thierry Cohen, che con la serie “Binary Kids” ci pone faccia a faccia con i nativi digitali. Per finire, due mostre collegate: alla Chiesa di San Carlo, la videoproiezione di Filippo Tagliati (fino al 2 giugno 2013), che propone una riflessione sulle possibilità di convivenza in una megalopoli simbolo come Tokyo; alla Galleria VV8 Artecontemporanea, la personale della giovane artista veneta Oriella Montin (fino al 9 giugno 2013), che interviene su vecchie fotografie con ago e filo, coniugando l’antica pratica del cucito a tematiche di grande attualità, come la famiglia e il ruolo della donna. E qui torna il tema della memoria, fondamentale per un approccio consapevole alla società globale in cui viviamo, dove le immagini corrono veloci attraverso la rete e il cambiamento è ovunque.
Reportage fotografico di Mariangela D’Avino (www.flickr.com/photos/mariangela79/sets)
Fotografia Europea VIII Edizione
3 maggio – 16 giugno 2013
Reggio Emilia, sedi varie
Info: Comune di Reggio Emilia – Assessorato Cultura e Università
Segreteria Organizzativa Fotografia Europea
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