MILANO | Teatro Elfo Puccini | Fino al 12 aprile 2016
di MILENA BECCI
È in concomitanza della messa in scena delle repliche di Rosso, pièce di John Logan ispirata alla biografia del maestro americano Mark Rothko che, al Teatro Elfo Puccini di Milano, Gaia Pasi presenta INFRAROSSO, un’interazione tra arti visive e teatro: due forme d’arte si fortificano a vicenda in un contesto, quello della fiera internazionale MiArt, in cui solitamente il teatro non trova spazio. Sul palcoscenico Rosso, racconto della vita di un arrogante e irrequieto Rothko, nel sottopalco Infrarosso, esposizione delle opere di otto artisti che si contraddistinguono nell’attuale panorama nazionale.
L’IR (infrarosso) è un raggio di luce che c’è ma non si vede e l’opera d’arte spesso è ma non si vede, anzi, non si guarda; gli occhi sfuggono l’atto profondo della contemplazione in cui è necessario il coinvolgimento, l’andare sotto il rosso per creare quella predisposizione individuale che permette di assaporare meraviglia e stupore. Tutte le opere in mostra veicolano questa tendenza all’attenzione utilizzando linguaggi diversi e attraendo lo spettatore che si apre all’interazione dinamica.
Presente il fondatore della compagnia teatrale d’avanguardia Socìetas Raffaello Sanzio, Romeo Castellucci, con un dittico realizzato negli anni ʹ80 che ben esprime la volontà dell’autore di creare un’espressività unica e assoluta. Cattura lo sguardo l’arazzo rosso, opera di Giovanni Gaggia, risultato dell’azione performativa all’Abbazia di San Ruffino, Cruoris Factum, durante la quale alcune donne hanno ricamato in contemplazione davanti alla teca del santo un grande giglio dorato. L’occhio si apre quando incontra il lavoro di Alessio de Girolamo realizzato con smalti industriali, apparentemente astratto, ma rivelatore di paesaggi montuosi, aridi e dal sapore post-atomico. Il gioco delle calamite di Pierluca Cetera, nei suoi dipinti ad olio su zinco, ci fa scegliere cosa coprire o svelare di personaggi noti quali Matteo Renzi o Gabriele D’Annunzio.
Attorno allo sviluppo del modulo delle piastrelle di marmo di Vincenzo Marsiglia anche il lavoro di Alessandro Cardinale, Nu Shu, composto da una serie di listelli di legno scolpiti e assemblati in modo che il volto femminile si veda solo da una determinata posizione, gli scatti di Gianluca Panareo, istanti di teatralità notturna e gli intensi autoritratti fotografici di Cristina Gori. Tutto ciò appare a chi ha ancora attenzione da rivolgere alla meraviglia. Mentre gli applausi chiudono lo spettacolo, sotto il Rosso si riapre il sipario.
INFRAROSSO
Artisti: Alessandro Cardinale, Romeo Castellucci, Pierluca Cetera, Alessio De Girolamo, Giovanni Gaggia, Cristina Gori, Vincenzo Marsiglia, Gianluca Panareo
a cura di Gaia Pasi
Organizzazione: Galleria Zak
9 – 12 aprile 2016
Teatro Elfo Puccini | atelier (sottopalco)
Corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: lunedì dalle 20,00 tutti i giorni fino alla chiusura del teatro
Info mostra: infogalleriazak@gmail.com
Info teatro: +30 02 00 66 06 06 / +39 346 943 7211
Galleria Zak
Castello di Monteriggioni
piazza Roma n.13, Monteriggioni (SI)
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