ISOLA DI SAN SERVOLO (VE) | Padiglione della Repubblica del Kenya | 1 giugno – 24 novembre 2013
di JACK FISHER
La mia quattro giorni veneziana per la 55. Biennale Internazionale d’Arte non poteva che concludersi in modo migliore. Approdo sull’Isola di San Servolo, e qui trovo il progetto speciale del Padiglione della Repubblica del Kenya, i/o_io È un altro di César Meneghetti (São Paulo, 1964), a cura di Simonetta Lux e Alessandro Zuccari, Commissario Antonio Arévalo e promosso dalla Comunità di Sant’Egidio/laboratori d’arte.
Non si rimane indifferenti di fronte a questa serie di opere video inedite, che vedono coinvolte le persone con disagi mentali della comunità di Sant’Egidio di Roma, più di 200, in quattro anni di lavoro. La location amplifica le emozioni: l’Isola di San Servolo dal 1725 al 1978 ha ospitato uno dei più grandi complessi di reclusione manicomiale del Veneto. Mi trovo di fronte ad un work in progress totalmente aperto ed imprevedibile, dove persone disabili e non, si scambiano i ruoli, facendo così emergere un grande senso di libertà. Guardando queste immagini in movimento, si ha la sensazione che le proiezioni non debbano finire mai. Penso, osservando questa serie di opere, ad un mezzo in cammino, perché no ad un treno, sul quale ad ogni fermata salgono un manipolo di persone, senza distinzione alcuna, colore, religione, fisicità e chi più ne ha più ne metta. Una volta a bordo, tutti entrano a far parte della scatola video di Meneghetti: tutti si muovono e tutti si raccontano. L’osservatore non può rimanere indifferente, è quasi preso per mano dall’autore e portato all’interno dell’opera, diventando così protagonista alla pari degli altri, alla pari di tutti, abbattendo così ogni barriera.
“Nel Museo di Tor Bella Monaca – scrive César Meneghetti – ho conosciuto all’inizio del 2010 un gruppo di persone con disabilità di vario tipo che frequentavano uno dei Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio e realizzavano lavori usando prevalentemente tecniche tradizionali come pittura e scultura. Sin dal primo momento, mi ha colpito moltissimo il fatto che, dentro quel laboratorio creativo, nell’ambito del fare artistico, queste persone erano diverse, come immersi in un liquido che li faceva volare. Quando invece erano sul punto di uscire, iniziavano ad incupirsi al solo pensiero di tornare alla loro quotidianità. Più li frequentavo, più constatavo che il desiderio di ognuno di loro era di partecipare, di appartenere, ma forse soprattutto di poter realizzare qualcosa, qualsiasi cosa per un altro. Questo è in contraddizione con la nostra società odierna e con i luoghi comuni di cui è infarcita. Allora vivevo i ragazzi come “gruppo”. Poco a poco ho imparato a comprendere anche la particolarità di ognuno; a considerarli singole persone che si identificano e hanno empatia con l’altro e manifestano una sorprendente disinvoltura nel dimostrarlo quando entrano in rapporto/contatto. Per toccare questa realtà bisogna vincere il primo impatto che nasce dai paraocchi culturali, dai pregiudizi, dal meccanismo di potere. Questa è la mia sensazione primordiale che ho voluto uscisse intatta in questo lavoro”.
La sensazione descritta da Meneghetti affiora: i ragazzi, le persone sono sì in gruppo, ma si evince bene ogni singola individualità, ogni singola storia, ogni singolo racconto. Lo sguardo con cui l’autore tratta i soggetti ripresi è estremamente poetico e delicato, lontano da ogni pregiudizio come a voler educare alla libertà. i/o _io È un altro è un’opera che abbatte il pregiudizio della diversità: io sono unico, mi dice il titolo, ma sono nel Con-Tempo un altro e parte fondante di un corpus unicum sociale.
César Meneghetti (São Paulo, 1964) Vive e lavora tra San Paolo, Roma e Berlino.
Artista visivo e film-maker, ha esposto i suoi lavori in più di 40 paesi, avendo partecipato alla Biennale di Venezia Evento speciale Padiglione IILA (2005), Biennale Adriatica (2006), Biennale di La Paz (2007), Biennale di Bruxelles (2007), Biennale di Sharjah (2011) e Biennale di Cerveira (2011), Tio Ilar, Atene (2011 e 2012) e a mostre individuali e collettive in vari musei: MIS – Museu da Imagem e do Som de São Paulo (2010), Macro – Museu de Arte Contemporânea di Roma (1996, 2005 e 2011) e MLAC Museo Laboratorio de Arte Contemporanea a Roma (2006, 2008 e 2011). Ha avuto diversi riconoscimenti: Premio FUNARTE de Arte Contemporânea 2011, Prêmio Brasil Arte Contemporânea da Fundação Bienal de São Paulo (2010), premio per la miglior opera nella IV Biennale Inter- Americana di Video Arte a Washington (2009), Nastro d’Argento 1996 e 2004 (SNCCI) e Premio Petrobrás Cultural, Brasile (2002 e 2006). I suoi lavori in film e video sono stati presentati in diversi festival internazionali: Locarno (1998 e 2002), São Paulo (Videobrasil 2001, 2003 e 2007 e Mostra Internacional de São Paulo 2008), FIC Brasília (2005) Festival di Rio de Janeiro (2010), Festival di Nuevo Cinema di Havana (2003) e 69o Festival del Cinema di Venezia (Giornata degli Autori, 2012). Nel 2007, con K_lab (mixed media, Niger, 2008), ha iniziato una nuova fase della sua carriera, allargando la sua ricerca nelle arti visive, cinema e mixed media all’arte relazionale, poi seguono i progetti this_orient (2011) e I\O _IO È UN ALTRO, in mostra alla 55o Biennale di Venezia, Padiglione della Repubblica del Kenya (2013). Vive e lavora tra San Paolo, Roma e Berlino. www.cesarmeneghetti.net
César Meneghetti: I\O E’ UN AALTRO# special project
a cura di Simonetta Lux e Alessandro Zuccari
Commissario Antonio Arévalo
Isola di San Servolo, Venezia
1 giugno – 24 novembre 2013
Orari: da martedì a domenica 11,00 – 18,00 – chiuso il lunedì
(apertura straordinaria lunedì 18 novembre)
Info: www.cesarmeneghetti.net