Non sei registrato? Registrati.
MANTOVA ǀ Galleria Arte Contemporanea di Palazzo Ducale ǀ 8 ottobre – 21 novembre 2021

di Mattia Lapperier

L’8 ottobre ha aperto al pubblico la personale di Claudio Olivieri (Roma, 1934 – Milano, 2019), presso la Galleria Arte Contemporanea del Palazzo Ducale di Mantova, città nella quale l’artista ha trascorso l’infanzia e a cui è rimasto intimamente legato per tutta la vita, anche a seguito del trasferimento a Milano, dove ha poi stabilito il proprio studio. Infinito visibile, questo l’iconico titolo scelto per la rassegna, è la prima mostra istituzionale allestita dopo la sua scomparsa. La curatela è a carico dell’Archivio Claudio Olivieri, presieduto da Eleonora Olivieri e composto da Arianna Baldoni, Matteo Galbiati e Gianluca Ranzi. L’archivio si è recentemente formato con lo scopo di tutelare e valorizzare l’intera opera dell’artista, nonché di condurre gli studi e le ricerche sulla sua ricca attività pittorica, attraverso una serie di pubblicazioni e mostre che individuano il loro atto d’avvio proprio a partire da tale evento.

Veduta della mostra Claudio Olivieri. Infinito visibile, ph. Fabio Mantegna

A introdurre la rassegna, una nutrita scelta di cataloghi è a disposizione dei visitatori, a libera consultazione; tra questi, la raccolta degli aforismi (Claudio Olivieri. Del resto. Aforismi e altri scritti 1965-2015, a cura di M. Galbiati) offre la preziosa opportunità di accostarsi alla profondità di pensiero dell’artista-intellettuale che fu Claudio Olivieri. Uno degli aforismi in particolare, quasi fosse una dichiarazione di poetica, campeggia sulla parete d’ingresso:

“È un quadro quella cosa che possiamo trasportare, riprodurre, misurare; sono quadro la base, l’altezza, le tecniche e i materiali. Ed è con la scomparsa di tutto ciò che un quadro diventa un dipinto; perché lo scandalo, la gravità della pittura sono tutti qui: non poter essere niente altro che solamente, puramente visibile”.

Veduta della mostra Claudio Olivieri. Infinito visibile, ph. Fabio Mantegna

Infinito visibile propone una selezione di una trentina di opere, tra oli su tela e tecniche miste su carta, tutte di proprietà dell’archivio. I lavori esposti sono appartenuti all’artista, provengono direttamente dal suo studio, oggi sede dell’archivio e, come sottolinea Matteo Galbiati, sono dunque “di Olivieri due volte”. Le tele che si susseguono nelle sale, allestite prescindendo da un rigido criterio cronologico, ma piuttosto dando luogo a efficaci contrappunti visivi, documentano l’intero percorso dell’artista che si articola dagli anni Sessanta, agli esiti più recenti realizzati negli anni Dieci del Duemila. Dal piccolo formato a tele enormi; da schizzi ottenuti a partire da pochi gesti misurati a compiuti studi su carta, la mostra restituisce la complessità della ricerca di Olivieri che da un segno irrequieto e luminoso, sua personalissima declinazione dell’Informale, procede precocemente, sin dagli anni Settanta, in direzione di quelle ampie campiture cromatiche realizzate a spruzzo, che ancora oggi rendono inconfondibile la sua pittura.

Veduta della mostra Claudio Olivieri. Infinito visibile, ph. Fabio Mantegna

“Ho sempre ricercato la luce. Una luce talmente interna al lavoro che non fosse distinguibile dalla materia, dal gesto, dalle forme che andavano costituendosi”

È quanto affermava Olivieri aggiungendo che, a riprova di tale sorprendente luminosità intrinseca alle tele, quando sopraggiungeva il tramonto nello studio, con il lento scemare della luce naturale, avvertiva che fossero i suoi stessi lavori a emettere luce.

Luce, colore e superficie si fondono in un tutt’uno, non lasciando spazio ad alcun accenno di figurazione. A bagliori improvvisi fanno eco ombre profonde, in un ritmico succedersi di pieni e vuoti. La pittura di Olivieri è mentale, diafana, impalpabile, svincolata dalla materialità dei corpi; essa aspira all’infinito. È come se, idealmente, intendesse estendersi oltre i confini imposti dal supporto, invadendo lo spazio dell’osservatore, al punto da suggerire un effetto immersivo. La sua pittura racchiude dentro sé l’incommensurabilità del cosmo, come alluso da quel pulviscolo atmosferico ottenuto stratificando velature di colore, in virtù di una perizia tecnica affinata in decenni di esperienza.

Veduta della mostra Claudio Olivieri. Infinito visibile, ph. Fabio Mantegna

Infinito visibile offre ai visitatori del Palazzo Ducale il nitido ritratto di un pittore colto, amante della cultura classica, soprattutto di quella greca, conosciuta a fondo – come ricorda Gianluca Ranzi – “tanto nei suoi aspetti apollinei quanto in quelli dionisiaci”; la stessa cultura classica dai risvolti passionali e tormentosi che trasuda dalle languide sculture degli artisti vissuti nel periodo della tarda antichità, uno su tutti Prassitele, particolarmente amato da Olivieri. Echi di tale amore per la grecità si riscontrano peraltro in molti dei titoli delle opere esposte; aperti omaggi a Pentesilea (regina delle amazzoni), Thule (antica isola leggendaria) o persino alla Metempsicosi, grandiosa tela omonima selezionata come immagine rappresentativa della mostra e copertina del catalogo, sono solo alcuni degli esempi più rilevanti di tale prassi che ha da sempre guidato le scelte dell’artista.

Claudio Olivieri, Metempsicosi, 1984, olio su tela, 220×200 cm, ph. Fabio Mantegna, courtesy Archivio Claudio Olivieri, Milano

Al termine dell’evento, sarà presentato inoltre il catalogo della mostra edito da Publi Paolini con prefazione di Eleonora Olivieri e i testi critici di Arianna Baldoni, Matteo Galbiati e Gianluca Ranzi, oltre a una ricca antologica critica che raccoglie alcune delle principali voci che hanno scritto sull’artista, dagli anni Sessanta a oggi.

Infinito visibile, autentico atto d’amore diretto all’artista e alla sua opera, si pone come significativo avvio delle attività dell’Archivio Claudio Olivieri, volto a restituire la giusta dimensione di uno dei protagonisti assoluti della pittura del secondo Novecento.

Claudio Olivieri. Infinito visibile
A cura di Archivio Claudio Olivieri

8 ottobre – 21 novembre 2021

Palazzo Ducale
Piazza Sordello 40, Mantova

Orari: da martedì a domenica, ore 10.00-18.00
Ingresso libero previa presentazione del Green pass ed utilizzo della mascherina

Info: T. +39 339 2201894
archivioclaudioolivieri@gmail.com 
www.claudioolivieri.com

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •