PADOVA | Scuderie di Palazzo Moroni | 5-23 settembre 2012
Si chiama Fluctuantia, “cose che fluttuano”, con un latinismo che porta in occidente un concetto tutto orientale, la mostra che il Comune di Padova dedica al giovane Andrea Carpita. Innamorato dell’antica iconografia giapponese “ukiyo-e” (“immagini del mondo fluttuante”, appunto), e in particolare dell’opera di Katsushika Hokusai, Carpita crea nelle sue tele un mondo di acqua e alture, alberi e bonsai, demoni, animali e umani, spesso ibridati in misteriose creature o architetture.
Un’intera generazione di artisti, tra impressionismo e post-impressionismo, subì l’incanto delle rappresentazioni delicate e fantasiose dei grandi incisori giapponesi del primo Ottocento: parlavano di una cultura diversa, radicata con orgoglio nelle proprie tradizioni, di rispetto per la natura e amore per la vita, mostrando una perfetta simbiosi tra forza e poesia in uno scorrere del tempo a un ritmo totalmente nuovo e sconosciuto. Ma oggi, a un secolo dalle avanguardie, può un artista poco più che ventenne lasciarsi affascinare dal japonisme? Se lo chiede Stefano Annibaletto, curatore della mostra, parlando di
“silenziose, intense messinscene – quasi una sorta di personale kabuki – in cui il “mondo fluttuante” della tradizione ukiyo-e lascia spazio anche a una vita interiore già libera di manifestare i propri fantasmi, a una sensibilità pop europea e a tentazioni decorative secessioniste (come dire, Hockney e Schiele).”
In questa personale, la prima in uno spazio pubblico, Andrea Carpita espone una serie di lavori inediti di piccolo formato, direttamente ispirati all’opera di Hokusai, e altri più grandi della produzione recente.
Andrea Carpita. Fluctuantia
a cura di Stefano Annibaletto
Scuderie di Palazzo Moroni
via Municipio 1, Padova
Inaugurazione martedì 4 settembre 2012, ore 19.00
5-23 settembre 2012
Orari: martedì-venerdì | ore 9.00-13.00 | 15.00-19.00; sabato e domenica ore 9.00-13.00 | 15.00-21.00. Chiuso il lunedì, ingresso libero
Info: andreacarpita.blogspot.it