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MILANO | Carcere di San Vittore | 19 novembre – 12 dicembre 2013

di FRANCESCA CAPUTO

È la prima volta che l’arte di Guido Crepax entra nel Carcere di San Vittore a Milano, con Il sogno tra le sbarre, la mostra-vendita aperta al pubblico dal 19 novembre al 12 dicembre. Le adesioni hanno superato le aspettative e non si esclude l’aggiunta di nuove date a gennaio 2014.

Gli spazi angusti dello storico IV raggio, oggi in disuso e in attesa di restauro, sono ri-animati dai suoi personaggi più noti: Bianca, Belinda, Anita, Dracula, Dr Jekyll, Casanova e, naturalmente, Valentina.
Memorabilia, tracce estratte da recenti mostre prodotte e organizzate dall’Archivio Crepax – a Palazzo Reale di Milano, Guido Crepax: ritratto di un’artista, a Palazzo Incontro di Roma, Valentina Movie – per dare vita a una inedita e speciale esposizione, con un allestimento altamente scenografico e di impatto emotivo.
Sono circa cento le gigantografie, pannelli, sagome a grandezza naturale, copie autenticate delle tavole illustrate. Esemplari unici, anche se riproduzioni. Metà del ricavato delle vendite, per volontà dell’Archivio Crepax, servirà a finanziare le attività della Sartoria San Vittore. Il fashion brand, nato dalla collaborazione tra Cooperativa Alice e la stilista Rosita Onofri, che racchiude un progetto sociale e imprenditoriale. Costituito da laboratori di moda (due interni alle sezioni femminili di San Vittore e Bollate, e uno esterno dove lavorano persone in misura alternativa e a fine pena) che, dal 1992, impegnano detenute ed ex detenute, in percorsi di formazione e produzione sartoriale, reinserendole nel tessuto lavorativo; insegnando loro un mestiere.

È questo il valore aggiunto dell’inconsueta rassegna, frutto di condivisioni e sinergie. Sviluppando un’intuizione della giornalista Francesca Brunati e dell’avvocato Alessia Egidi, la realizzazione si deve a una cooperazione tra l’Archivio Crepax, Sartoria San Vittore e Direzione del Carcere di San Vittore, sensibile all’idea di un carcere aperto.
Le riproduzioni delle opere di Crepax acquistate, potranno essere ritirate a mostra conclusa nella boutique Sartoria San Vittore a Milano, dove, oltre alla collezione del marchio, si può trovare la linea di maglieria e orecchini, creata per l’occasione, che richiama il mondo di Valentina.

Crepax, allestimento "Il sogno tra le sbarre". Foto di Emanuele Bestetti per Archivio Crepax. Per gentile concessione ARCHIVIO CREPAX

La mostra ospitata in San Vittore, trasformando una struttura penitenziaria in sede museale temporanea, innesca un processo di connessione tra mondo interno ed esterno. Il particolare contesto in cui si trovano le opere di Crepax ci insegna a sentire sulla nostra pelle, a guardare per comprendere, come si vive negli ambienti carcerari, cosa significa davvero il sovraffollamento, la chiusura. Innesca un dialogo tra i visitatori e alcuni detenuti, formati dall’Archivio Crepax, che conducono insieme ai figli dell’artista le visite guidate. Determina un’opportunità per la popolazione carceraria di conoscere la sua produzione artistica.

La visita è un percorso di esperienza. Dopo aver depositato carta d’identità e qualsiasi strumento tecnologico, si è accompagnati in gruppo dalle guardie penitenziare. Attraverso un labirinto di cancelli si entra in un ambiente dalle volte amplissime, con affreschi corrosi dall’umidità. Una scala, stretta e fatiscente, conduce al IV raggio.
Appena entrati, è impressionante il cortocircuito tra l’eleganza del segno grafico di Crepax e gli ambienti desolati, le celle claustrofobiche, dove non esiste intimità. Si stenta a credere che, fino a qualche anno fa, questi luoghi fossero vissuti. Sconvolge avvicinarsi alle sbarre delle finestre e vedere altre celle illuminate, abitate.

Crepax, allestimento "Il sogno tra le sbarre". Foto di Emanuele Bestetti per Archivio Crepax. Per gentile concessione ARCHIVIO CREPAX

L’allestimento attiva un gioco di sovrapposizioni percettive e di senso, le opere di Crepax diventano il transfert tra il mondo esterno che si immagina al sicuro e le stratificazioni di cui sono intrise le pareti delle celle. Resti di graffiti, scritte (la più frequente è la parola “libertà”), cartoline, immagini sacre, ritagli sgualciti di riviste (paesaggi, vedute marine, automobili, calciatori, alcune ricette di cucine, qualche donna seminuda) e qua e là grossi fogli di carta sui muri a contenere gli intonaci gonfi.

Una volta fuori, l’immediatezza delle percezioni non si dirada. Al termine di questo sogno tra le sbarre, ci si sente come Valentina al risveglio dalle sue incursioni nel mondo onirico, dove esplora costantemente se stessa. Parte di questo sogno resta impresso alle nostre coscienze. Portiamo con noi la testimonianza della vita dentro.

IL SOGNO TRA LE SBARRE
Memorabilia dalle ultime mostre di Guido Crepax per un’esposizione nel Quarto raggio di San Vittore
a cura di Archivio Crepax

Casa Circondariale di San Vittore
Piazza Filangieri 2, Milano

Visite guidate:
giovedì 21, martedì 26, giovedì 28 novembre

martedì 3 e giovedì 5 dicembre
martedì 10 e sabato 12 dicembre
con la possibilità di aggiungerne altre in gennaio, dopo la pausa natalizia

Ogni visita avrà regole precise, dettate anche da questioni di sicurezza
Per prenotarsi: inviare una mail a crepax.sv@libero.it., con la scansione del proprio documento di identità

Per ulteriori informazioni:
Antonio Crepax – +39 335 298335 – antonio@guidocrepax.it
avv. Alessia Egidi – +39 334 1929576 – alessia.egidi@studiolegalelm.it

A mostra conclusa, per il ritiro delle opere acquistate:
Sartoria San Vittore
Via Terraggio 28, Milano
www.sartoriasanvittore.com

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