ROMA | Spazio D – MAXXI | 4 luglio – 29 settembre 2013
Intervista ad EMANUELA MAZZONIS di Daniela Trincia
“… la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso / e insieme fisso”, “… Ma nulla so rimpiangere: tu sciogli / ancora i groppi interni col tuo canto”.
È con queste parole che Eugenio Montale definisce il Mar Mediterraneo nel 1925. Secondo Francesco Bonami, invece, è “la grande piazza d’Europa”. Mentre il Mare Nostrum, lo chiamavano i Romani. Quel mare che in Viaggio nei progetti (1986) di Mario Schifano circonda i rossi continenti dell’emisfero. E così, quel mare da sempre e profondamente presente nell’immaginario collettivo – come testimoniano film, canzoni, poesie e denominazioni di Fondazioni a esso dedicati – e che bagna quei Paesi in cui un gruppo bancario è operante, è stato il pensiero ispiratore della mostra promossa da BNL Gruppo BNP Paribas per celebrare i suoi cento anni. Ventidue artisti per rappresentare gli altrettanti paesi che si affacciano sul Mediterraneo per the sea is my land – Artisti dal Mediterraneo. Esposizione volutamente distanziata da Cinquanta pittori per Roma nel 2000 idealmente complementare a Cinquanta pittori per Roma voluta da Cesare Zavattini con la commissione di lavori formato cartolina 20×30 tra il 1946 al 1948 ad artisti del calibro di de Chirico, Guttuso e Severini per ampliare la collezione, come illustra Fabio Gallia Amministratore Delegato del gruppo bancario.
In realtà, gli artisti sono ventidue più Rori Palazzo vincitrice del concorso fotografico online indetto sempre dalla BNL. Per un totale di centoquaranta opere, esclusivamente fotografiche ad eccezione di quattro video, tutte di altissimo livello. Inoltre, una giuria internazionale ha selezionato la bellissima Two Palestinian Riders, Ben Shemen Forest dell’israeliano Dor Guez come opera che entrerà nella collezione bancaria. Curata da Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis, la mostra è stata allestita nello Spazio D del MAXXI, sopra la libreria che il Museo concede in affitto. Attraverso un allestimento impeccabile che si presenta con un andamento volutamente labirintico per evocarne i contorni frastagliati e le isole che lo caratterizzano, ma anche gli intrecci socio-politici, moltiplicando altresì l’estensione espositiva, le opere di grande formato raccontano una sigla culturale forte e profonda e, contemporaneamente, offrono una panoramica articolata (intima, politica, sociale, religiosa, economica) e attuale di quest’ampio palcoscenico, da sempre luogo di scambio e di dialogo. Ma approfondiamo con Emanuela Mazzonis…
Dalle opere presenti in mostra sembra che siano stati scelti artisti “impegnati” in tematiche sociali (religione, ambiente, conflitti …): è così? Altrimenti, qual è stato il criterio adottato?
Gli artisti sono stati selezionati per dare un quadro il più completo possibile inerente ai flussi eterogenei che popolano il Mediterraneo. Quindi vi sono tematiche collegate al sociale, alla religione, alle guerre, alla città come centro propulsore di vita e di scambi culturali.
Come mai è stato deciso di invitare solo artisti appartenenti a paesi che si affacciano sul Mediterraneo?
Sono stati scelti ventidue artisti corrispondenti ai ventidue paesi che sono bagnati dal Mediterraneo proprio per rimanere attinenti alla tematica della mostra che è dedicata a questo bacino inteso come una piazza aperta dove si incontrano svariate culture, etnie e religioni.
E perché sono stati scelti come mezzi espressivi esclusivamente la fotografia e il video?
BNL in occasione del suo centenario ha voluto dedicarsi a un progetto culturale legato alla fotografia e ha volutamente richiesto di selezionare artisti che trattassero la fotografia e il video in quanto la Banca è sempre stata attenta a questa tecnica artistica investendo anche in passato in progetti legati a tali mezzi espressivi.
Ha riscontrato tra i lavori degli elementi comuni? Nel caso, quali?
La mostra è divisa in tre macro aree che delineano un percorso espositivo preciso, ma non obbligato. Gli artisti che guardano e studiano la città come luogo di incontro tra culture (Adrian Paci), come centro propulsore di vita, come luogo di scambio tra diverse culture, etnie, religioni (Marie Bovo, Moataz Nasr, Mouna Karray). Gli artisti che analizzano e documentano la guerra con occhio reportistico (Fouad Elkoury, Ammar Abd Rabbo), i conflitti religiosi (Taysir Batniji, Dor Guez) e le atroci inevitabili conseguenze che ne derivano (Mladen Miljanovic). Gli artisti che utilizzano la fotografia come tecnica per manipolare la realtà che li circonda (Arslan Sukan, Stephane Couturier) e gli artisti che orchestrano lo scenario che hanno di fronte per ricreare una nuova identità dello spazio (Mohamed Bourouissa, Panos Kokkinias, Ales Bravnicar e Rori Palazzo).
the sea is my land – Artisti dal Mediterraneo
a cura di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis
organizzazione BNL Gruppo BNP Paribas
Artisti: Ammar Abd Rabbo (Siria), Yuri Ancarani (Italia), Taysir Batniji (Palestina), Mohamed Bourouissa (Algeria), Marie Bovo (Spagna), Aleš Bravničar (Slovenia), Stéphane Couturier (Francia), Fouad Elkoury (Libano), Mounir Fatmi (Marocco), Dor Guez (Israele), Adelita Husni-Bey (Libia), Mouna Karray (Tunisia), Panos Kokkinias (Grecia), Irena Lagator Pejović (Montenegro), David Maljkovic (Croazia), Mark Mangion (Malta), Mladen Miljanović (Bosnia Erzegovina), Moataz Nasr (Egitto), Adrian Paci (Albania), Christodoulos Panayiotou (Cipro), Agnès Roux (Monaco), Arslan Sukan (Turchia) e Rori Palazzo (Italia), vincitrice del concorso BNL.
4 luglio – 29 settembre 2013
MAXXI – SPAZIO D
via Guido Reni 4, Roma
Orari: mar-merc-giov-ven-dom 11.00-19.00; sab 11.00-22.00
Ingresso gratuito
Info: www.fondazionemaxxi.it/2013/05/07/una-mostra-per-i-100-anni-bnl/