Non sei registrato? Registrati.
Cambiano (TO) | Société Interludio | 1 aprile – 25 maggio 2025

Chi sono i nostri demoni e dove si collocano all’interno delle faccende quotidiane dell’essere umano? È Andrea Barzaghi (Monza, 1988) che s’interroga a riguardo, nella mostra personale Il demone sulle spalle che ha inaugurato il 30 marzo,  in quel di Cambiano (TO), all’interno degli spazi di Société Interludio.

Quando si ha la fortuna di vedere in anteprima un percorso artistico notevole, maturato sia a livello formale che concettuale nel tempo, si ha modo di riflettere sul percorso di vita che ognuno di noi fa, anche in altri ambiti. Barzaghi, pur mantenendo il suo tratto stilistico, insegna come non annoiarsi mai, proponendo in esposizione lavori inediti, non solo dell’ultimo periodo, ma anche risalenti agli anni precedenti, fino al 2022. La mostra, infatti, è un compendio del suo progetto artistico – in questo caso molto importante – verso ciò che sarà la carriera dell’artista lombardo, adottato da tempo dalla galleria di Stefania Margiacchi, costantemente impegnata in una ricerca di (nuovi) talenti da lanciare sul mercato e, possibilmente, nella prossima Storia dell’Arte. Non è un caso, inoltre, che la figura e l’opera di Barzaghi, siano stati notati nel tempo da istituzioni importanti, come la Triennale di Milano che, nel 2023, lo inserisce nella collettiva Pittura italiana oggi.

Andrea Barzaghi, Il demone sulle spalle, 2025, olio su tela, 95×110 cm

Scorrendo i lavori, trascendendo e inserendosi al contempo nel loro contenuto, si percepisce una sorta di (in)sofferenza proprio a livello di produzione. “Altalenante”, la definisce la galleria. E non stupisce, poiché Andrea Barzaghi è un pittore puro, non è possibile associare a lui altre definizioni. Lunghe pause, silenzi, alternate da interminabili sessioni pittoriche. Ciò che da questo periodo è sopravvissuto ha trovato, nei suoi fallimenti, una nuova freschezza e una nuova istintività. Non è l’istinto mosso dal caso ma la pulsione mossa dal demone sulle spalle. Barzaghi rappresenta il daímon, ne ascolta il bisbiglio che motiva e protegge, che inventa ed insiste con ostinata fedeltà: adesso questa presenza mistica appare e accompagna l’artista nelle strade più tortuose del fare pittorico.

Andrea Barzaghi, Incontro, 2025, olio su tela applicata a tavola, 40×45 cm

In un mondo dell’arte dove la sovrapproduzione ed esposizione sono sempre più richiesti, è notevole o, se si preferisce, ammirevole, che un artista si prenda il suo tempo, anche per scacciare il demone e trovare, invece, il suo daímon, la sua vocazione, inteso quindi in senso positivo, come lo paventa, ad esempio, il saggista statunitense James Hillman nel testo Il codice dell’anima (Adelphi). E Barzaghi dimostra ancora una volta di cosa si tratta: la pittura, nella sua totale umanità, tra bellezza, lotta interiore e complessità.
(testo di Ilaria Introzzi)

Andrea Barzaghi, Il Bacio, 2025, olio su tela, 89×75 cm


Andrea Barzaghi. Il demone sulle spalle

1 aprile – 25 maggio 2025

Société Interludio
Via Torino 3, Cambiano, TO

 
Info: +39 3891765360
societeinterludio@gmail.com
http://societeinterludio.com/

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •