VERONA | Studio La Città | 7 dicembre 2013 – 8 febbraio 2014
di SIMONE REBORA
A poche mostre ormai da quota trecento, Studio La Città dedica i suoi spazi (come da tradizione) a due progetti espositivi autonomi, ma legati da sottili corrispondenze. Per la prima volta ospite della Galleria, Paolo Icaro vi porta una selezione di opere diverse nelle tecniche e nei materiali, ma tutte accomunate dal concetto di “tensione”. La fotografia di Vincenzo Castella punta invece nella direzione della “polvere”: una tensione, anch’essa, sostanzialmente irrisolta, che insegue lo scorrere del tempo nelle più minute variazioni atmosferiche.
Degli scatti di Castella si possono apprezzare i tagli inconsueti, l’attenta indagine delle strutture architettoniche (che, dai luminosi scorci urbani per cui è più noto, passano a più intimi dettagli di interni rinascimentali). Ma la sua fotografia diviene anche (e soprattutto) una ricerca sulle potenzialità analitiche del mezzo di cui si serve. Ce lo dimostra l’installazione video che apre la visita, una sorta di perizia ravvicinata della foto scattata, che ne indaga con insistenza margini e particolari.
Ogni immagine nasce da un’esposizione fotografica prolungata fino al limite del cambiamento, per mostrarci non tanto quel che permane (la scultura, la pittura, o forse la storia stessa), quanto invece la fuggevole esperienza che ne consente la percezione. Come afferma Castella (che è anche curatore della mostra), “fotografare significa comprendere la polvere che ci separa dalla cosa che si guarda: è solamente quello, il colore della polvere dell’aria a colorare tutto il resto”.
Il progetto di Paolo Icaro si avvale invece della curatela di Marco Meneguzzo. L’ampio arco cronologico coperto dalla selezione delle opere (dal 1990 a oggi) testimonia la coerenza di una ricerca scultorea che affonda le sue radici nel poverismo e nel concettuale, privilegiando la definizione e misurazione dello spazio, rispetto a ogni manipolazione estetizzante. Le ampie sale della Galleria sono così occupate da molteplici dispositivi per indagare la tensione spaziale nelle sue svariate forme: pressione e distensione, frantumazione e ricomposizione, perdita e continuo recupero dell’equilibrio… Come sottolinea il curatore, l’azione dell’artista sembra essere guidata da “una specie di laica ‘pietas’ – alla latina – nei confronti della vita segreta delle cose”. La ricerca non ha bisogno di trascendere la realtà, perché al suo interno è già racchiusa questa trascendenza. Polvere e tensioni, scultura e fotografia: espedienti complementari per ridare luce a una perduta epifania del reale.
Paolo Icaro. Tensioni
a
A cura di Marco Meneguzzo
Vincenzo Castella. Aiming at the Dust
7 dicembre 2013 – 8 febbraio 2014
Studio La Città
Lungadige Galtarossa 21, Verona
Orari: dal martedì al sabato 9.00-13.00 / 15.00-19.00
Info: +39 045597549
info@studiolacitta.it
www.studiolacitta.it